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Programma di riordino territoriale, nuove regole per erogare i contributi alle Unioni

Nuove regole per erogare i contributi a sostegno dell’attività delle Unioni di Comuni, per aumentare, qualificare e rafforzare le gestioni associate di servizi a beneficio delle comunità locali, cittadini e imprese. Sono previste nel nuovo Programma di riordino territoriale 2018-2020 approvato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi. Non più regole uguali per tutti per ottenere i fondi, bensì più risorse là dove la gestione associata si è rivelata maggiormente efficace e, in secondo luogo, a sostegno delle Unioni già avviate (il cui budget con l’assestamento di bilancio appena approvato è stato aumentato di 300mila euro), valorizzando però la progettualità attraverso Piani di sviluppo triennale che le stesse Unioni dovranno presentare.

Il Prt punta a innovare la disciplina sui criteri e le modalità per concedere i contributi annuali alle forme associative intercomunali per le quali la Regione mette a disposizione, già per quest’anno, 17,3 milioni di euro, di cui 9,5 milioni sono risorse regionali e 7,8 milioni fondi statali.

Grazie a un bando già aperto, gli Enti interessati potranno presentare le richieste per accedere ai finanziamenti e farlo entro lunedì 10 settembre 2018: entro il successivo 30 ottobre la concessione dei contributi.

Oggi in Emilia-Romagna sono presenti 43 Unioni di Comuni, che coinvolgono 280 amministrazioni comunali sulle 331 esistenti in regione.

L’indirizzo del nuovo Prt punta a premiare le realtà che promuovono le Unioni, aiutare i territori in difficoltà, valorizzare le Unioni più virtuose e aumentare il grado di integrazione tra i territori e i Comuni stessi.

“Il Programma di riordino territoriale è frutto di un percorso partecipato con gli interlocutori istituzionali e di un lavoro di analisi e approfondimento condiviso con i rappresentanti delle Unioni, Anci e Uncem, ovvero di tutti gli organismi dei Comuni, compresi quelli montani- spiega l’assessora al Bilancio e al Riordino istituzionale, Emma Petitti-. Le novità di questo strumento prevedono innanzitutto incentivi con nuove regole, per i prossimi tre anni, per le attività delle Unioni comunali con l’obiettivo di incrementare e qualificare le gestioni associate e rafforzare le Unioni stesse valorizzando, al contempo, le esperienze dei vari territori”.

Inoltre, nell’attuale contesto “è importante l’azione della Regione- aggiunge Petitti– quale motore fondamentale dell’integrazione territoriale, volta alla gestione dei servizi, ma anche allo sviluppo del territorio. Il Prt è un tassello di un disegno di riordino istituzionale e territoriale complessivo che la Regione Emilia-Romagna sta definendo e portando avanti nell’ambito del piano delle riforme istituzionali”.

Per formulare il nuovo strumento sono stati costituiti, a metà 2017, gruppi di lavoro tematici formati da dirigenti delle Unioni, della Regione e dai rappresentanti delle associazioni degli Enti locali. I gruppi hanno avanzato proposte tecniche sull’impostazione del Prt e sui contenuti essenziali delle gestioni associate: questo lavoro si è successivamente tradotto nelle linee guida per il Prt 2018-2020.

Le novità del Prt

Tre le principali innovazioni del nuovo Programma di riordino territoriale c’è il superamento della precedente impostazione che prevedeva premialità e incentivi alle Unioni di Comuni con regole uguali per tutti, individuando una diversa modalità di sostegno fondata sulla differenziazione, per far crescere e rafforzare il sistema delle Unioni tenendo conto della disomogeneità delle situazioni attuali.

Inoltre, prevede il rafforzamento del criterio premiale legato alla verifica dell’effettività delle gestioni associate e del livello di efficacia raggiunto dalle unioni, attraverso la compilazione di schede-funzione che parametrizzano il punteggio assegnato in relazione all’effettiva operatività delle funzioni.

Con lo strumento si introduce un approccio che valorizza la progettualità, in particolare per le Unioni avviate ma ancora in difficoltà, che sono chiamate predisporre e mettere in pratica un piano di sviluppo triennale avvalendosi di competenze specializzate interne o esterne all’unione, che consenta loro di avviare un percorso di miglioramento ed ampliamento delle gestioni associate.

Incontri nelle Unioni di Comuni in vista dell’approvazione del nuovo Prt 2018-2020

In vista dell’approvazione del nuovo Programma di riordino territoriale (Prt) 2018-2020, nelle ultime settimane si sono svolti, sui territori, 10 incontri tra l’Assessore regionale al Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti e i Sindaci dei Comuni facenti parte delle Unioni cosiddette “avviate”, con le quali il Prt prevede la sottoscrizione di un “patto per lo sviluppo”.

Le Unioni “avviate” sono caratterizzate dal fatto di gestire poche funzioni, non strategiche, spesso collocate in territori svantaggiati. L’obiettivo della Regione è quello di definire un percorso di sostegno e supporto personalizzato, finalizzato a fornire gli strumenti affinché l’Unione possa costruire un piano di rafforzamento organizzativo che consenta di migliorare e ampliare la gestione associata.

L’Assessore Petitti, durante gli incontri, ha sottolineato che le Unioni di Comuni rappresentano una scelta strategica della Regione nonché una pratica diffusa e consolidata perché deriva dal naturale sviluppo di una radicata tradizione di gestioni associate intercomunali. La Regione ha scelto, quasi unica nel panorama nazionale, di puntare nel tempo sempre più allo sviluppo delle Unioni, enti con personalità giuridica e ben strutturati, sia dal punto di vista politico che amministrativo. Tale ente associativo è stato ritenuto il più idoneo a integrare piccoli e grandi Comuni e a programmare interventi e gestioni funzionali a livello intercomunale.

Il grado di maturità del funzionamento delle Unioni è variegato a livello regionale, e si ritiene sia giunto il momento di supportare, anche con risorse finanziarie, quelle realtà che hanno bisogno di fare un salto di qualità. In seguito all’approvazione del Prt verranno sottoscritti dei specifici accordi triennali tra le singole Unioni e la Regione al fine di impegnarsi reciprocamente a utilizzare le risorse regionali per l’attuazione di un efficace programma di potenziamento.

A Novafeltria, con gli amministratori dell’Unione dei Comuni Valmarecchia

A Novafeltria con il collega Patrizio Bianchi e i sindaci dell’Unione della Valmarecchia per affrontare le strategie di sviluppo della vallata e la gestione dei servizi essenziali a cittadini e imprese. Aree interne e Unioni dei Comuni.

Continua il confronto nelle Unioni con la Bassa Val Trebbia e Luretta


Continua il confronto con le Unioni piacentine. A Gossolengo con i sindaci dell’Unione Bassa Val Trebbia e Val Luretta. In previsione del nuovo Programma di Riordino Territoriale si studiano e condivido soluzioni per rendere più efficiente il modello gestionale e organizzativo dell’Unione dei Comuni.

In visita a Travo, nel piacentino, con i sindaci dell’Unione Valli Trebbia e Luretta

A Travo, nel Piacentino. Con i sindaci dell’Unione Valli Trebbia e Luretta per condividere il percorso di rilancio del sistema funzionale e organizzativo dell’Unione dei Comuni, a sostegno delle politiche territoriali.

Mattinata a Forlì, all’incontro con i sindaci dell’Unione della Romagna Forlivese

A Forlì, con i sindaci dell’Unione della Romagna Forlivese, la più grande Unione d’Italia, per approfondire insieme i temi del territorio e rilanciare l’organizzazione futura dell’ente.

Verso il nuovo Prt, oggi abbiamo incontrato i sindaci dell’Unione Terre di Pianura

A Granarolo dell’Emilia, con i sindaci dell’Unione dei Comuni, Terre di Pianura. Andrea Bottazzi, presidente dell’Unione e sindaco di Baricella, Minia Giovannini, sindaco Malalbergo, Daniela Lo Conte, sindaca di Granarolo, e Maurizio Mazzanti, sindaco di Budrio. Un territorio che si mette in discussione, che ragiona sul proprio futuro, sia attraverso le forme associative proprie della Unione che attraverso i percorsi di fusione dei Comuni.

Questa mattina incontro con i sindaci dell’Unione Valli Taro e Cero, nel parmense

Nel Parmense, con i sindaci dell’Unione Valli Taro e Cero. Il sostegno della Regione Emilia Romagna alle Unioni dei Comuni avviate attraverso l’individuazione di un progetto di sviluppo per i prossimi anni e garantire efficienza e qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese.

Verso il nuovo Prt, oggi l’incontro con i sindaci dell’Unione Valconca

A Morciano di Romagna con gli amministratori dell’Unione della Valconca per rilanciare il sistema dell’Unione dei Comuni e individuare con i territori le soluzioni migliori per garantire qualità dei servizi ai cittadini ed efficienza amministrativa. Con il Vicesindaco di Morciano Andrea Agostini, la sindaca di San Clemente Mirna Cecchini, la sindaca di Montescudo Montecolombo Elena Castellari, il sindaco di Saludecio Dilvo Polidori, il Sindaco di Montegridolfo Lorenzo Grilli e il Sindaco di Mondaino Matteo Gnaccolini.

Nuovo Prt, pomeriggio in visita all’Unione di Comuni della Via Emilia Piacentina

Continua il lavoro sulle unioni avviate del piacentino, ad Alseno con i sindaci dell’Unione via Emilia Piacentina, i comuni di Cadeo e Alseno. La Regione sostiene i Comuni che gestiscono in forma associata le funzioni per garantire miglior efficientemento degli Enti e qualità dei Servizi ai cittadini.