Articoli

Donne e Pari opportunità, ne parliamo lunedì nell’ambito della Mostra del cinema di Venezia

Non solo cinema. La 75. mostra del Cinema di Venezia quest’anno affronta il tema delle discriminazioni sulle donne. Nel lavoro e nella società. Il gender gap. Dai provvedimenti normativi, ai movimenti femminili, alle differenze salariali. E la Regione Emilia-Romagna porta la sua esperienza a confronto con registe, politiche ed esperte. Donne e pari opportunità nel lavoro e nella società è il tema del dibattito al quale prenderò parte.

https://www.cinematografo.it/news/about-women-donne-e-pari-opportunita-nel-lavoro-e-nella-societa/

A Rimini per “Le Città visibili”, la violenza sulle donne raccontata attraverso le parole

All’ex macello di Rimini le “Città visibili” affronta attraverso le parole il tema della violenza sulle donne, per rendere sempre più collettivo l’impegno sul contrasto e dare consapevolezza alle ragioni delle differenze. Con “Rompi il silenzio” amiche di viaggio, nell’impegno per le donne.

Sono partiti i lavori del Tavolo regionale permanente per le politiche di genere

Favorire l’accesso al mondo del lavoro conciliando i tempi dell’ufficio con quelli della famiglia: è uno degli obiettivi concreti che saranno affrontati dal Tavolo regionale permanente per le politiche di genere, un organo consultivo presieduto dall’assessora alle Pari opportunità Emma Petitti che ha iniziato oggi l’attività. L’organismo fornirà un quadro della dimensione di genere all’interno delle politiche regionali, analizzando criticità e punti di forza nell’attuazione delle azioni per promuovere la parità.
Oltre ai canali di finanziamento trasversali che coinvolgono anche le politiche di genere, nello specifico, a sostegno delle politiche di settore, la Regione ha emanato due bandi da un milione di euro ciascuno rivolti a Enti locali e Terzo settore: col primo bando (concluso nel 2017) stati finanziati 49 progetti, coinvolte 173 attività, 141 scuole e 24.500 persone. Col secondo bando, per il 2018, sono stati valorizzati progetti realizzati in zone montane e basso ferrarese, con attenzione al contrasto di fenomeni di emarginazione sociale.

Conciliazione: favorire l’occupazione femminile
Un tema centrale, e sul quale l’Assessorato regionale alle Pari opportunità intende orientare la propria azione nei prossimi anni, riguarda la conciliazione. L’obiettivo è favorire l’accesso e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro anche attraverso strumenti che possano garantire il giusto equilibrio tra tempi di lavoro e tempi per la famiglia. Sono diverse le politiche di welfare già poste in essere per favorire la conciliazione (come ad esempio la rete di servizi per la prima infanzia) e le risorse investite: oltre 33 milioni di euro nel triennio 2018-2020 da trasferire ai Comuni per la gestione dei servizi educativi per la prima infanzia; 13 milioni del Fse per il biennio 2018-2019 per i centri estivi; 435 milioni nel 2017 per sostegno a persone anziane e disabili. La Regione ha promosso anche meccanismi premiali per le buone pratiche in tema di responsabilità sociale di impresa. Tra le misure adottate si ricordano anche la flessibilità nell’organizzazione del lavoro, misure a sostegno della genitorialità e lo smart working, il cosiddetto “lavoro agile”, la cui sperimentazione è stata da poco avviata in Regione. Con l’apertura del Tavolo è emerso chiaramente un obiettivo: continuare a lavorare sul tema della conciliazione anche attraverso il coinvolgimento e i suggerimenti dei soggetti attivi nella rete di sostegno alla parità.

Petitti: “Lavoriamo per una parità sempre più efficace”
“L’avvio dei lavori del Tavolo- spiega l’assessora Petitti- è l’occasione per condividere e confrontarci sulle azioni positive territoriali e sulle tematiche che impattano sulla dimensione di genere a livello regionale, per coordinare le attività della Regione con quelle di Enti locali e soggetti attivi nella rete di sostegno alla parità. L’auspicio è che la collaborazione tra le tante realtà che compongono il Tavolo possa rendere la promozione della parità di genere e fra i generi sempre più efficace e capillare nella nostra regione”.
“Come assessorato alle Pari opportunità abbiamo lavorato in questi anni agli impegni assunti sin da inizio legislatura, sia nell’integrare la dimensione di genere nelle politiche regionali, sia nella diffusione di una cultura della parità e nel contrasto agli stereotipi di genere. In questo modo si vuole contribuire anche all’importante obiettivo di prevenire e contrastare la violenza contro le donne, che da tale cultura e stereotipi sessisti trova alimento”.

Mori: “Strumento per azioni concrete”
“Il Tavolo permanente per le politiche di genere attivato oggi non si sovrappone ma completa il quadro di strumenti paritari introdotti dalla legge 6/2014- spiega la presidente della Commissione Parità dell’Assemblea legislativa Roberta Mori-, strumenti che abbiamo pensato, e si stanno in effetti rivelando, potenti e generatori di consapevolezza e cambiamento. Il tema di fondo è infatti culturale e grazie al Tavolo, fortemente integrato alle competenze e protagonismi della Conferenza regionale delle elette e dell’Osservatorio sulla violenza, saremo in grado di tradurre in decisioni e azioni concrete gli obiettivi di sviluppo inclusivo, di eguaglianza sostanziale e rispetto tra donne e uomini”.

Donne, lavoro, conciliazione. I temi affrontati al convegno “Impresa famiglia”

In Philip Morris insieme al sindaco della città metropolitana di Bologna Virginio Merola e ai responsabili più rappresentativi del nostro tessuto economico, sociale e formativo, per confrontarci sui grandi temi della conciliazione vita lavoro e della valorizzazione del lavoro femminile nella nostra Regione.

Siamo la Regione con il più alto tasso di occupazione femminile in Italia (oltre il 61%).
Abbiamo investito molto in questi anni sul sistema di welfare per sostenere il lavoro di cura a carico delle donne. È poi progetti concreti e risorse importanti per la rete dei servizi.

-La Regione Emilia Romagna ha un nido aziendale utilizzato dalle dipendenti e dalle lavoratrici anche fuori dalla regione, sono una buona pratica di conciliazione ma lo sono ancora di più se sono inseriti nella programmazione generale in modo che non sono ad esclusivo beneficio delle mamme dipendenti dalla azienda.
-La nostra regione ogni anno investe circa 12 milioni nei servizi 0/6.
-Un altro esempio di conciliazione che facciamo partire questa estate è la riduzione e in certi casi l’abbattimento dei costi dei servizi estivi, per tre settimane per ogni bambino dai 3 al 13 anni.
-Smart working. Da quest’anno parte la sperimentazione per i dipendenti della Regione. Più flessibilità e responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi.

La strada è ancora lunga ma serve perseguirla insieme, non è una questione solo delle donne ma riguarda la vita di tutti, non è una questione privata dei soggetti o delle aziende ma richiama il coinvolgimento del sistema sociale ed economico nel suo complesso.

“L’ottica di genere nel mondo del lavoro. Missione possibile”. Il convegno oggi a Bologna

Promozione della parità tra donne e uomini, mobbing, molestie ma anche sicurezza e misure per eliminare le discriminazioni nel mondo del lavoro. Sono i temi che abbiamo trattato questo pomeriggio al convegno “L’ottica di genere nel mondo del lavoro. Missione possibile” con Sonia Alvisi, consigliera di Parità regionale, e Roberta Mori, presidente regionale della commissione per le Pari opportunità.

Presentata oggi a Bologna la ricerca di Udi sulle donne della Resistenza

‘La democrazia delle donne’. Di Laura Orlandini.
La storia delle donne ci insegna che il cambiamento avviene solo se è collettivo. E la loro storia cambia se una donna crede a un’altra donna, se da’ valore a un’altra donna. Le donne nella Resistenza hanno saputo fare rete e sostenersi, passandosi la staffetta. ‘Io mi fido di te, della tua parola, della tua azione’. Oggi a Bologna è stata presentata l’interessante ricerca con l’associazione Udi.

A Roma con Towanda Dem: ricostruire il partito con la forza delle donne

Il cambiamento può ripartire dalle donne. Per una nuova agenda politica del centrosinistra che sappia parlare di lotta alle disuguaglianze, lavoro e diritti. E’ l’appello delle donne di Towanda Dem, il movimento che conta centinaia di iscritte a livello nazionale e che punta alla “ricostruzione” del Pd proprio partendo dalla sua rappresentanza femminile. Non si tratta di una nuova corrente del Partito ma di un movimento trasversale che ha come obiettivo quello di lavorare per un centro sinistra coeso. Oggi le donne di Towanda si sono date appuntamento a Roma, alla presenza del segretario reggente del Pd Maurizio Martina.

Strategie di intervento per una genitorialità responsabile. Il convegno a Bologna

Lavorare in via preventiva sugli uomini maltrattanti e offrire sostegno, attraverso i servizi sociali, ai minori che vivono in contesti di maltrattamenti. Sono i temi sviluppati al convegno “Parenting in domestic violence. Strategie di intervento per una genitorialità responsabile”, che si è svolto questa mattina a Bologna. Sono anche gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna che ha già promosso tantissime iniziative per fornire un aiuto concreto alle donne e figli che vittime di violenza: dalle Case rifugio ai Centri antiviolenza, ai Centri per uomini maltrattanti. Fondamentale il lavoro di rete che in questi anni stiamo svolgendo e ci pone tra le regioni più all’avanguardia nel contrasto alla violenza di genere.

 

Contrasto alla violenza: all’Emilia-Romagna assegnati 1,8 milioni di euro

“Con queste risorse può proseguire il lavoro della Regione, garantendo un maggiore sostegno ai 19 centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna, un presidio certo per le nostre donne che si trovino in condizioni di difficoltà e richiedano aiuto. Centri che nel corso del 2018 saliranno a 21 grazie ad un finanziamento dello scorso anno”. Così l’assessora regionale, Emma Petitti, commenta il riparto dei fondi per il 2018 per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità che hanno assegnato all’Emilia-Romagna 1 milione e 778 mila euro. “Una buona notizia- ha aggiunto l’assessora Petitti– sia la conferma delle stesse risorse dello scorso anno, addirittura in lieve incremento rispetto ai fondi del 2017, sia la certezza di poter continuare nella costruzione di quelle reti che sostengono le donne che a causa della violenza sono in maggiore difficoltà e necessitano di un costante e qualificato impegno. La continuità nel sostegno ai Centri e alle case rifugio è essenziale per garantire protezione alle donne e ai loro figli nei percorsi di uscita dalla violenza, di solito molto lunghi e faticosi”. Il parere positivo è giunto oggi da Roma in sede di Conferenza Stato-Regioni, che ha varato il riparto di 20 milioni complessivi, un terzo destinato all’istituzione di nuovi centri antiviolenza e di case-rifugio, gli altri due terzi per finanziare gli interventi regionali già operativi e i centri antiviolenza esistenti.
“Bisogna tenere sempre alto il livello di attenzione sulla lotta alla violenza contro le donne e questo riparto non fa altro che confermare come sul territorio si rafforzino le politiche in tal senso”, ha dichiarato il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Nel 2017, i 19 Centri antiviolenza della rete regionale hanno accolto 3625 donne di cui 2852 accolte per la prima volta e nella maggior parte dei casi con figli. In generale i figli delle donne accolte sono 3.538: in media 1,8 figli per donna. Fra questi coloro che hanno subito violenza sono 1.839, pari al 55,8%1, una percentuale superiore di un punto rispetto al 2016.

Save the date: venerdì 11 maggio dalle 9 convegno sulla “genitorialità”

Quale protezione e supporto per bambini e adolescenti che vivono in contesti familiari di maltrattamenti. Come prevenire, attraverso progetti per uomini maltrattanti, e come assistere e sostenere le donne con figli che subiscono violenza. Sono i temi al centro del convegno dal titolo “Parentin in domestic violence. Strategie di intervento per una genitorialità responsabile” in programma venerdì 11 maggio dalle ore 9 nell’aula magna di via Aldo Moro 30, promosso dagli assessorati alle Pari opportunità e alla Sanità della Regione Emilia-Romagna.