Una mia riflessione sulle vicende politiche riminesi e la candidatura a Sindaco

Le prossime amministrative di Rimini segneranno per il Partito Democratico un passaggio fondamentale: sono le prime elezioni dopo la pandemia e le prime elezioni durante l’avvio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il credito dell’effetto della buona amministrazione degli ultimi 10 anni non basta a farci vincere ed è per questo che è più che mai necessario alzare l’asticella e non accontentarsi del “già fatto”.
Personalmente, non posso nascondere che avrei preferito lo strumento delle primerie nella selezione del candidato o candidata, attraverso un percorso più partecipato e corale auspicato da tante persone e da più parti, che richiamasse alle urne tutti coloro che volevano essere coinvolti in prima persona a questa importante scelta per Rimini e il campo del centrosinistra.
Ma adesso è il momento di guardare avanti, è il tempo del reciproco riconoscimento.
Nelle ultime settimane, insieme a Jamil, abbiamo lavorato alacremente alla costruzione di un documento politico e programmatico per fissare nero su bianco le proposte e le idee focali della Rimini del futuro.
Punti chiari e concreti, fermi nella volontà di dare una spinta innovativa alla città e di saper interpretare con lungimiranza la complessità delle sfide del domani.
La parola d’ordine, filo conduttore dell’agenda, sarà “Partecipazione”.
Vogliamo essere determinati nel costruire un centrosinistra aperto, capace di coinvolgere la città e i cittadini, il mondo dei civici, degli ecologisti, dei progressisti, della sinistra e, se ci dovessero essere le condizioni, anche dei 5 Stelle, con i quali il dialogo è uno step importante.
Tutti, allo stesso modo, devono avere pari dignità nella nuova coalizione del centrosinistra, di cui il Partito Democratico, nella sua unità, ne è il perno.
La scelta di presentarci per la prima volta in tandem (sindaco e vice sindaca) è il segno tangibile dell’unità politica con cui ci prepariamo alle elezioni di ottobre e che ci permetterà di lavorare al meglio per un grande progetto che metta al centro del suo impianto il concetto di “bisogno delle persone”. È su questo elemento che dovranno concentrarsi tutti i nostri sforzi da qui in avanti, con intensità, coraggio e visione, tratti imprescindibili per chi crede nella politica con la P maiuscola.
Un ticket, quello composto da Jamil Sadegholvaad e Chiara Bellini, che unisce il PD; che tiene insieme continuità e rinnovamento; che guarda alla rappresentanza di genere come pure alle visioni critiche che sono affiorate in questo periodo di dibattito cittadino rispetto a diverse tematiche.
Sono stati mesi intensi per giungere a una soluzione condivisa.
Ora ci siamo.
Con le nostre idee, con la nostra passione e sana testardaggine nel perseguire obiettivi comuni che mirino alla prosperità di Rimini.
Forte della mia esperienza politico-amministrativa, accumulata in anni di lavoro, mi ero messa a disposizione della città con un gesto naturale, di generosità e spontaneità, senza mediazioni o calcoli.
Oggi, con lo stesso spirito di servizio, mi rimetto a disposizione per scrivere questa nuova pagina politica di Rimini, rigenerandola con istanze innovative e componenti che chiedono di essere parte di un progetto all’avanguardia.
Un programma ambizioso, che si attua nell’individuazione del tandem, e che si focalizza in temi determinanti, in un insieme di proposte concrete volto a rispondere a esigenze reali:
lavoro, sviluppo, turismo, cultura, ambiente, detassazione, welfare, salute, scuola.
Ora al lavoro, non abbiamo tempo da perdere: la nostra gente ci chiede di cambiare e innovarci, e noi non dobbiamo avere paura di ascoltarla e imprimere una svolta.
Viva Rimini, la città che amiamo!
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