Una mia riflessione sulle manifestazioni di questi giorni degli operatori economici

Le manifestazioni da parte dei ristoratori, degli ambulanti e di chi ha delle attività economiche che si sono tenute in questi giorni nelle diverse piazze delle città italiane, #Rimini compresa, sono comprensibili e non possono lasciare indifferente chi ricopre ruoli istituzionali e decisionali.
Tralasciando i negazionisti e chi trova gusto ad esasperare un clima già di tensione, bisogna guardare a quella platea di lavoratori davvero preoccupati di non arrivare a fine mese e di non poter più rialzare le serrande. Sono tanti, tantissimi, e fa male al cuore pensare che dietro a questi ci sono numerose famiglie e anche giovani che nell’ultimo periodo avevano scommesso nell’avvio di attività in proprio.
E’ chiaro che di fronte a una lacerazione così profonda del nostro sistema produttivo dev’essere garantito un insieme ancora più corposo di misure d’aiuto, a cominciare da un grande sostegno alla #liquidità delle imprese.
Le misure di sostegno devono essere trasformate in #politiche #industriali e gli #ammortizzatori devono essere tarati alle specifiche attività e devono essere estesi con uno sguardo lungimirante, tenendo presenti anche i cambiamenti che si verificheranno una volta finita la pandemia.
Poi abbiamo il capitolo dei costi fissi, come gli #affitti a carico di esercenti e commercianti. In un periodo come questo, in cui si registrano contrazioni di fatturato, è ovvio che l’affitto è una spesa che molto spesso si rivela insostenibile. Qui, a mio avviso, serve una mano ancora più consistente da parte dello Stato. E’ un potenziamento necessario e indifferibile.
Penso poi al tema #dehors. L’esenzione dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico da parte di bar e ristoranti penso che debba non solo essere estesa fino a fine anno, ma anche dopo, per gli anni a venire, quando il virus sarà finito, ma i danni economici avranno comunque lasciato delle ferite aperte che come istituzioni abbiamo il dovere di rimarginare.
Infine, ritengo che per le attività che si possono svolgere all’aria aperta come i #mercati ambulanti, si debba aprire una riflessione su una veloce ripartenza pur mantendo le misure di sicurezza del caso.
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