Un mio intervento sul Summer Pride e la nuova Legge regionale contro le discriminazioni
“Non siamo “contro”, siamo “per”. Il Summer Pride ha rappresentato l’occasione per ribadire insieme, coralmente, in un momento di festa e di colori, che noi siamo per i diritti, per la libertà, per l’amore. Un amore che non nasce tra sessi, ma tra persone. “Possiamo essere liberi solo se tutti lo sono”, diceva un noto filosofo. Questo è il senso profondo del Pride, una manifestazione che ha visto come sempre sfilare tutti coloro che si rendono conto che per costruire una società più giusta, una società dove regna l’uguaglianza, bisogna partire dal difendere i diritti di coloro i quai se li vedono ancora negati o solo parzialmente riconosciuti. Non importa se facciamo parte di quel gruppo oppure no, la battaglia per i diritti di uno è sempre una battaglia di tutti e per tutti.
Ho letto di consiglieri comunali che in questi giorni si sono aggrappati a futili motivazioni per screditare il Summer Pride, bollandolo come un fenomeno circense e così facendo mostrando la loro intolleranza di fondo verso ciò che percepiscono come “diverso” e non rientra nei loro schemi mentali. La vera pagliacciata è non prendere posizione e non condannare chiaramente comportamenti violenti, discriminatori, derisori verso coloro che non si professano eterosessuali. L’idea dell’ostilità tra la comunità LGBT e quella eterosessuale è una stortura, un’invenzione. I diritti non si oppongono tra loro, ma si abbracciano e rafforzano insieme. Si sostengono.
Un episodio che mi è sempre stato d’ispirazione. Durante l’amministrazione Tatcher, nel 1984, furono sequestrati fondi dell’Unione Nazionale dei Minatori per impedire il proseguimento del loro sciopero. In questo momento di crisi si fece avanti il gruppo LGSM (Lesbians and Gays Support the Mainers), che finanziò privatamente il sostegno ai minatori per aiutarli nella loro battaglia. L’anno successivo i minatori cominciarono a sostenere e lottare per I diritti LGBT, prendendo parte a numerosi Pride e portando il partito laburista a inserire per la prima volta tra I suoi obiettivi l’impegno per i diritti omosessuali. Una collaborazione proficua che continua ancora oggi.
Ecco credo che questo sia un chiaro esempio di come i diritti si sostengano a vicenda, a vantaggio di tutti. Un diritto in più per qualcuno, non è mai un meno per qualcun altro.
Proprio la notte precedente l’vento (tra venerdì 26 e sabato 27 luglio) in Assemblea Legislativa abbiamo approvato la nuova Legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Un ulteriore tassello per l’avanzamento dei diritti, su cui si è schierata tutta la maggioranza regionale senza se e senza ma, dando vita a un lavoro di squadra bellissimo e quasi senza precedenti. Insieme ai colleghi della Giunta e a tutti i consiglieri del centrosinistra abbiamo fatto i turni alternati pur di rimanere in aula anche di notte per respingere, uno ad uno, gli oltre 1700 (sì 1700) emendamenti presentati dal centrodestra allo scopo di indebolire il testo e impedirne l’approvazione. Una maratona che è andata avanti diversi giorni perché c’è ancora chi nel 2019 fa ostruzionismo su chi altro non vuole che superare il muro delle discriminazioni e garantire maggiore libertà di scelta (e di essere) alle persone. La legge per la quale abbiamo lavorato e lottato è un inno alla libertà e ci rende ancora più orgogliosi perchè avviene in concomitanza con il Rimini Summer Pride, donando ai nostri sforzi anche un valore simbolico”.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!