Terminata la missione in Assia per il trentennale del gemellaggio tra le due regioni

Assia, rientra la delegazione dell’Emilia-Romagna. Petitti: “Impegno comune per la pace”
I vertici della Regione hanno avuto incontri con i principali rappresentanti del mondo dell’impresa e della cultura, in particolare per quanto riguarda le attività di cyber security sviluppate dal governo tedesco

Si è conclusa la missione istituzionale della delegazione della Regione Emilia-Romagna in Assia in occasione del trentesimo anniversario del gemellaggio tra la nostra Regione e il Land tedesco. Una rappresentanza dell’Assemblea legislativa, composta dalla presidente Emma Petitti, dai vicepresidenti Fabio Rainieri e Silvia Zamboni nonché dal consigliere questore Andrea Costa, si è unita alla delegazione guidata dal presidente della giunta regionale, Stefano Bonaccini, e dall’assessore al Bilancio e Rapporti con l’Ue, Paolo Calvano.

Alle celebrazioni del trentennale hanno partecipato anche le delegazioni della Nouvelle Aquitaine (Francia), della Wielkopolska (Polonia) e della Provincia di Bursa (Turchia). Presenti anche rappresentanti di due comuni emiliano-romagnoli gemellati: San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena) e Vignola (Modena).

I vertici della Regione hanno avuto incontri bilaterali con i principali rappresentanti del mondo dell’impresa e della cultura, in particolare per quanto riguarda le attività di cyber security sviluppate dal governo tedesco.

“Con l’Assia siamo accomunati da tante cose, in primis la volontà di svolgere un ruolo da protagonisti nella continua ricerca di un futuro di prosperità per la nostra Europa e, io aggiungo, anche di pace. Abbiamo bisogno di continuare a costruire tutti insieme un’Europa più forte e coesa. Italia e Germania sono sempre state in prima linea su questo, così come lo sono state le nostre regioni”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti nel saluto ai rappresentanti del parlamento dell’Assia.

“Siamo in un periodo di grandi cambiamenti, trasformazioni e minacce -ha proseguito la presidente- e possiamo affrontarle solo con giuste soluzioni: stando insieme, anche a livello regionale, e il dialogo sociale e la forte partecipazione spiegano il successo delle nostre regioni. L’Emilia-Romagna è sempre stata una regione della conoscenza, una regione che si fonda su una cooperazione innovativa e produttiva, dove l’economia sociale è parte del sistema economico. Oggi il dialogo sociale è necessario come mai prima d’ora, non possiamo permetterci contasti sociali ora. E non è possibile costruire un’economia nuova, innovativa e forte se si fonda su condizioni lavorative non dignitose”.

Nel suo intervento, Emma Petitti, si è soffermata soprattutto sui temi di maggior impatto sociale. “All’interno del nuovo progetto di rilancio e sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna, abbiamo deciso che la priorità dovesse essere quella di realizzare un investimento senza precedenti sulle persone. Ai giovani e alle donne in particolare, e alle loro competenze, è dedicato il primo obiettivo strategico del nostro progetto: Emilia-Romagna, regione della conoscenza e dei saperi. Questo, per non subire il cambiamento ma determinarlo, per generare lavoro di qualità e contrastare la precarietà, per ridurre le diseguaglianze e favorire la mobilità sociale, per innovare la manifattura e i servizi, per accelerare la transizione ecologica e digitale”.

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