Stupri di Rimini. Provvisionale riconosciuta alla Regione destinata a progetti anti-violenza
Diecimila euro di provvisionale riconosciuti alla Regione Emilia-Romagna che si era costituita parte civile nel processo per gli stupri commessi a Rimini nell’agosto scorso. La cifra verrà devoluta a sostegno di progetti contro la violenza di genere. La decisione è maturata dopo la condanna a 16 anni, da parte del tribunale di Rimini, a Guerlin Butungu, uno degli autori delle violenze nei confronti di una coppia polacca e di una cittadina peruviana. “Il fatto che la giustizia abbia fatto il suo corso rapidamente, definendo le responsabilità di violenze così gravi e inaccettabili, è ciò che abbiamo auspicato fin dall’inizio, sebbene nulla possa anche solo alleviare il dolore delle vittime o attenuare le conseguenze di ciò che è successo. È però importante che sia stata riconosciuta la possibilità per la Regione di costituirsi parte civile, entrando nel processo a nome soprattutto dell’intera comunità regionale, compatta nel dire no a qualsiasi forma di abuso, a partire dalla violenza di genere e contro le donne. I fondi, se recuperati, verranno destinati ai centri antiviolenza e a progetti di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, così come previsto dalla legge quadro regionale sulla parità”. Così hanno commentato il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessora alle Pari opportunità Emma Petitti.
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