Regione E. R. ,100 assunzioni in arrivo nei prossimi tre anni.

Turn over garantito con cento assunzioni nei prossimi tre anni, attingendo dalle graduatorie di concorsi pubblici già fatti gli scorsi anni; e poi investimenti sulla formazione dei collaboratori, per continuare a garantire qualità alle politiche di governo della Regione. Non un euro di taglio sulle risorse umane dell’Ente, anzi investimenti in formazione e in strumenti di produttività.

Sono questi i punti al centro del piano triennale per i fabbisogni del personale della Regione Emilia-Romagna, che sarà al vaglio dalla Giunta nei prossimi giorni, dopo il confronto con i sindacati di categoria.

Ieri, intanto, è stato siglato l’accordo sul contratto integrativo 2016 del comparto.

“Con questo piano dei fabbisogni scommettiamo sulle persone, sui lavoratori della Regione, per accelerare in modo deciso sulla qualità del lavoro, per un’amministrazione sempre più efficiente”, sottolinea l’assessore regionale al Bilancio e Personale, Emma Petitti, esprimendo soddisfazione anche per l’esito della contrattazione.

“Inoltre- prosegue Petitti- troviamo una soluzione quasi definitiva per il superamento del precariato, grazie a nuove assunzione dalle graduatorie dei concorsi pubblici vigenti, dove sono presenti anche precari che già lavorano in Regione”.

Nel Bilancio 2017/2018 è programmato uno stanziamento progressivo che permetterà, nei prossimi tre anni, l’allineamento dei livelli della retribuzione legata alla produttività degli ex dipendenti delle Province, transitati nei ruoli regionali quest’anno, con quella degli altri dipendenti della Regione.

Nel documento, sono anche previsti investimenti sull’alta formazione dedicata ai collaboratori della Regione, necessaria sia per dare qualità al lavoro, sia per consentire sviluppi di carriera.

Infine, vengono confermate le risorse per il continuo aggiornamento delle dotazioni tecniche (computer, software, ecc…) e viene stanziato 1 milione di euro aggiuntivo per interventi di messa in sicurezza di tutte le sedi regionali, comprese quelle di recente acquisizione dalle Province.

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