Oltre 200 persone all’iniziativa alla Colonia Bolognese di Rimini
OLTRE 200 PERSONE ALLA BOLOGNESE PER IL DIBATTITO CON SCHLEIN, PETITTI E AUGURUSA
Petitti: “Affluenza altissima che dimostra che nella nostra città e nei territori c’è voglia di confronto e partecipazione”
Nonostante la pioggia, ieri (domenica 27 settembre), sono state oltre 200 le persone che si sono riunite alla Colonia Bolognese di Miramare, riempendo la sala nel pieno rispetto di tutte le regole anti Covid19, per assistere al dibattito tra la Vice presidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein, la Presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e lo scrittore Giuseppe Augurusa, il quale ha presentato il suo nuovo libro edito da Minerva dal titolo Il Secondo Cittadino.
Una bella e partecipata discussione intorno ai temi dell’attualità, della politica e del Governo, con uno sguardo puntato sulle nuove sfide e gli obiettivi che si pongono davanti a chi ricopre ruoli istituzionali e politici, a partire anche dalle trasformazioni legate alle conseguenze economiche e sociale della pandemia, che ha ribaltato l’ordine gerarchico di alcune priorità dell’agenda amministrativa. Un dialogo che ha ripercorso le cose che sono state fatte in questi anni e quelle ancora da traguardare, il tutto, in un luogo simbolico, quello della Bolognese, simbolo di uno spazio abbandonato, ma allo stesso tempo terreno fertile di cultura, pensiero, creazione, voglia di rinascere. Focus, in particolare, sui temi strategici della crescita sostenibile e della giustizia sociale, due delle direttrici su cui la Giunta e l’Assemblea regionale stanno puntando e investendo con convinzione si dall’inizio della legislatura.
“Da queste due linee guida dobbiamo costruire il futuro di Rimini, dell’Emilia-Romagna e del Paese intero – ha detto la Presidente del Consiglio regionale Emma Petitti -. Il centrosinistra si deve candidare a spezzare il bipolarismo tra inclusi ed esclusi che il Coranavirus ha evidenziato ancora di più, senza distogliere l’attenzione dalle nuove sfide ambientali e del presente. In questo senso, le risorse del Recovery Fund rappresentano un’enorme opportunità. Come ha anche spiegato Papa Francesco, peggio di questa crisi ci sarebbe soltanto il dramma di sprecarla, di non cogliere le opportunità che ogni momento buio porta con sé. Credo si debba partire da qui, per ripensare ad alcuni obiettivi, rinnovarci e cambiare, in meglio. L’alta affluenza a questa iniziativa, è la dimostrazione concreta che c’è desiderio di confrontarsi, di partecipare, di condividere, di unire le proprie forze e sensibilità. Penso si tratti un dato importante, da non trascurare, che fa emerge il fatto che nella nostra città e nei territori c’è dinamicità e fervore, insieme alla voglia di un avvicinamento tra le stanze del potere e le comunità, le esigenze reali della gente. Ed è lungo questa rotta che Rimini dovrà camminare anche in futuro, facendo della cultura, del dialogo e della partecipazione le sue migliori energie”.
Molto applaudita anche la Vice presidente della Regione Elly Schlein che ha ribadito la necessità e l’urgenza di coordinare gli interventi politici con una valutazione degli impatti ambientali a loro collegati, al fine di lavorare verso una piena sostenibilità ambientale e sociale che non lasci indietro nessuno. “Questione ambientale e sociale sono due elementi inscindibili l’uno dall’altro, due facce della stessa medaglia – ha detto la Schlein -. I giovani e giovanissimi, se guardiamo anche ai recenti movimenti che si sono formati autonomamente, da quelli per il clima a quelli per i diritti umani, ci stanno mostrando una via di ricostruzione del nostro Paese e dell’Unione europea su basi ben precise. C’è voglia di imprimere una determinata direzione al futuro che ci dà speranza e fiducia e che è entrata in maniera dirompente nel dibattito pubblico, a partire dal bisogno di lavorare sulla tutela delle risorse ambientali e contro il cambiamento climatico, che, è bene ricordare, ha delle serie ripercussioni sulla nostra vita e sui settori dell’economia. Se la politica vuole provare a riallacciare i fili con la società, lo deve fare con l’umiltà di ritrovare l’ascolto, riavvicinandosi ai bisogni e alle richieste delle persone, per costruire un progetto comune e condiviso. Tra la gente c’è un fermento straordinario, ed è l’occasione giusta per rivoluzionare seriamente il campo progressista e ambientalista”.
L’autore del libro ‘Il Secondo cittadino’ Giuseppe Augurusa ha presentato il suo romanzo, che vede come protagonista Joseph, un uomo che da sempre coltiva la passione per l’impegno politico e che diventerà il sindaco della sua città, dovendo fare i conti con i cambiamenti in atto e con la corruzione dei costumi, in un viaggio tra passato, presente ed esperienze personali.
A moderare l’incontro, organizzato da il Manifesto contro l’odio e le discriminazioni, Libertà e Giustizia, Coordinamento Democrazia Costituzionale, Le Città Visibili, i giornalisti Mirco Paganelli ed Enea Conti.
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