È legge il riordino delle società partecipate in house: da 7 scendono a 4
Un risparmio stimato di 5 milioni di euro, con le sole operazioni di fusione, e 7 società partecipate in house che scendono a 4, senza che un solo posto di lavoro venga messo a rischio. L’Assemblea legislativa, martedì 13 marzo, ha approvato la legge regionale firmata dalla Giunta che dà il via al ridisegno del panorama delle partecipate in Emilia-Romagna nel nome sia della razionalizzazione della spesa sia della ulteriore valorizzazione delle competenze, tutelando professionalità e occupazione. A tal proposito è stato siglato un protocollo di intesa condiviso con le organizzazioni sindacali che prevede un ulteriore confronto nelle fasi di attuazione della norma.
“Un risultato- commenta l’assessora regionale al Bilancio e Organizzazione, Emma Petitti– che va ben oltre quanto imposto dalla legislazione vigente, per un’autonoma scelta politica finalizzata a un unico obiettivo: costituire un sistema societario strategico per l’innovazione e lo sviluppo, che risponda sempre meglio ai bisogni dei cittadini e delle imprese, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse. Il tutto tutelando posti di lavoro e professionalità. Il passaggio in Assemblea è l’atto finale di un percorso che nel quale abbiamo creduto e che abbiamo condiviso con le organizzazioni sindacali. Stiamo rispettando gli impegni e, più in generale, dimezzeremo le partecipate”.
Fusione Aster-Ervet e Cup200-Lepida
Tra le società in house, saranno creati due poli specializzati: il primo nel settore della programmazione e valorizzazione territoriale con la fusione fra Aster Scpa ed Ervet Spa, previa acquisizione del ramo di azienda di pertinenza regionale di Finanziaria Bologna Metropolitana Spa; la nuova società si chiamerà “Arter”. Il secondo polo nel comparto dell’Ict – Information and communications technology, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, digitale e web -, con la fusione tra Cup2000 Scpa e Lepida Spa, attraverso l’incorporazione della prima nella seconda e il rafforzamento, fra gli altri, di due obiettivi: l’implementazione dei servizi sanitari e di welfare attraverso le nuove tecnologie (basti pensare al sistema informatizzato di prenotazione di visite, esami e prestazioni, e al Fascicolo sanitario elettronico) e l’infrastrutturazione digitale dei territori.
Confermate le partecipazioni regionali in Fer Srl e Apt Servizi Srl, peraltro già coinvolte in un processo di razionalizzazione organizzativo e gestionale delle funzioni trasversali.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!