La mia lettera aperta a tutte le scuole di ogni ordine e grado dell’Emilia-Romagna

Carissime e carissimi,

dopo oltre due anni di restrizioni per la pandemia finalmente ripartono le lezioni in condizioni di normalità anche in Emilia-Romagna. Il ritorno in classe di quest’anno assume un valore ed un significato completamente diverso, quasi fosse un nuovo inizio, una nuova era da cui ripartire con un ritrovato slancio.

Gli studenti e le studentesse che faranno ritorno sui banchi di scuola sono oltre 540.000 mila nella nostra regione dicono gli ultimi dati dell’Ufficio scolastico regionale. Con loro ci saranno quasi 60.000 docenti a guidarli in questa fase dove si respira già un’aria diversa: niente mascherine, niente Dad e finalmente basta con quella distanza fisica, che si è tradotta in molti casi anche in distanza sociale. Questo 15 settembre sarà un vero giorno della ripartenza per tutte e tutti: studenti, insegnanti, personale non docente, personale amministrativo e dirigenti scolastici.

Un percorso di accompagnamento è fatto anche di contatto, di relazioni, di vicinanza, per poter esprimere le proprie emozioni attraverso lo sguardo. Coglierne i dubbi e la speranza. La voglia di futuro. Il ruolo della scuola, in sinergia con la famiglia, è fondamentale per la crescita ed il progresso di un Paese. Un ruolo di propulsione e rinnovamento che va custodito, protetto, alimentato.

La complessa situazione che abbiamo vissuto in questi anni, il virus, la guerra, i nuovi equilibri sul piano internazionale, ci ha messo a dura prova.

Noi come Istituzione abbiamo fatto la nostra parte per garantire il corretto proseguimento delle lezioni, e per sostenere in maniera efficace il sistema scolastico. E mi piace ricordare che con questo anno scolastico ripartono in presenza anche i “Viaggi della memoria e attraverso l’Europa”, una importante attività di collaborazione tra le istituzioni scolastiche e gli Istituti storici regionali che, da oltre un decennio, vede l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna stanziare risorse per aiutare le scuole che portano i propri studenti a visitare i luoghi simbolo del ‘900, dai lager alle foibe, dai Balcani alla Berlino divisa in due dalla Guerra fredda. Bentornati studenti e studentesse, bentornati a viaggiare con noi.

L’anima più profonda di questa ripartenza è sicuramente la vostra: il vostro modo di sentire e di concepire un momento così difficile a livello emotivo, nell’apprendimento, nelle relazioni. Per questo dal profondo del cuore voglio dirvi grazie. Per l’impegno, per la passione che avete continuato ad alimentare. Perché è con la vostra passione ed il vostro spirito, accompagnati da uno straordinario corpo docente e non docente che voglio anch’esso ringraziare, che contribuiremo a disegnare il futuro della nostra comunità, della nostra scuola finalmente tornata alla normalità. Buon anno scolastico a tutte e tutti.

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