La mia lettera al Ministro Lamorgese sulla manifestazione dei negazionisti

Gentilissima Signora Ministra Lamorgese,

Le scrivo in merito alla questione delle manifestazioni annunciate dai cosiddetti “negazionisti Covid”, coloro che rinnegano le evidenze scientifiche e le conseguenze di un’emergenza sanitaria che continua a persistere su tutto il territorio nazionale. Credo sia mio dovere morale e istituzionale, nella mia veste di Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, chiedere di vietare queste iniziative programmate, prima a Roma e poi a Rimini. Lasciare piazze e voce a infondate istanze “negazioniste” rischia di creare danni all’intera collettività e di pregiudicare le politiche di informazione e prevenzione che le Istituzioni stanno conducendo fin dall’inizio della pandemia. I contagi sono in aumento, dappertutto. In Emilia-Romagna, in Italia e negli altri Paesi. Si sta chiedendo maggiore attenzione alle persone, per non vanificare gli sforzi e i sacrifici che tutti noi abbiamo fatto in questi mesi con grande senso di responsabilità per tutelare la salute pubblica e arginare la diffusione del Coronavirus. Oggi siamo più attrezzati rispetto a prima, è vero. Abbiamo investito per potenziare le strutture ospedaliere, aumentare il personale, avere più macchinari, ma non basta. Serve cautela da parte di tutti, nessuno escluso. Non è retorica quando si dice che questo virus lo si sconfigge soltanto insieme. Mascherina, distanziamento, igiene, sono fondamentali. Non è pertanto tollerabile, a mio avviso, che un gruppo di “negazionisti” decida di manifestare, a Roma sabato, e a Rimini prossimamente, contro le misure di sicurezza richieste, a totale dispregio dei beni costituzionalmente rilevanti della vita, della salute e della pubblica incolumità. Credo sia irrispettoso verso chi in questi mesi ha perso un proprio caro, parente, familiare. È irrispettoso verso le persone più fragili, più esposte. È irrispettoso per i lavoratori che hanno dovuto stringere i denti chiudendo le loro attività, per il bene del Paese e della collettività. Non possiamo permetterci di vanificare lo sforzo straordinario delle Istituzioni e dei cittadini.

Emma Petitti

Presidente Assemblea legislativa

Regione Emilia-Romagna

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