La mia intervista al Resto del Carlino Rimini sulla situazione politica

In attesa che si concludano anche le elezioni amministrative con i ballottaggi di diversi Comuni, e archiviate le europee, ora la sfida che ci aspetta è quella delle elezioni regionali in Emilia romagna.

Un PD unito e riconoscibile, che in Regione riparte da 10 anni di buon governo
Il voto europeo ci consegna un PD più unito e con una identità solida. L’ottimo risultato ottenuto grazie alla guida di Elly Schlein, insieme a quello delle preferenze individuali di Bonaccini, va ora capitalizzato in vista delle elezioni regionali. Non partiamo da zero, perchè 10 anni di buon governo regionale, rendono riconoscibile e credibile la nostra proposta.

No a fughe in avanti, Bologna e policentrismo urbano da valorizzare
Per questo non servono fughe in avanti, ma lavorare per declinare il cambiamento, continuando a garantire stabilità e fiducia sul futuro. Questa regione ha un grande capoluogo riconosciuto, Bologna, insieme alla forza data dalla diversità di ogni territorio, grazie al suo policentrismo urbano; entrambi andranno valorizzati. Serve garantire attraverso il PD regionale, un percorso trasparente e fidarsi del Partito come comunità cooperante e partecipativa; prima dei nomi, ora intempestivi, serve lavorare sui programmi ed investire sulla coalizione, con generosità. Occorre uno sforzo di maturità e consapevolezza di tutto il campo democratico.

Non è una gara tra noi, il pericolo è l’astensionismo. Ripartiamo da giovani e donne
Dobbiamo ricordarci che il primo ‘partito’ alle elezioni europee è stato quello dell’astensione, ecco perché non ci serve scivolare sulla personalizzazione e sul liderismo; non è una gara tra noi, occorre invece puntare sulla partecipazione, io propongo di partire da giovani e donne. Alle europee il PD è stato il più votato dai giovani sotto i 30 anni, un dato da mettere a valore nella complessità della società Emiliano Romagnola, declinandolo anche in protagonismo e investimenti in formazione, ricerca, diritto allo studio, lavoro. Un esempio? In Regione nell’ultimo bilancio abbiamo inserito 37 milioni di euro per il diritto allo studio universitario con borse di studio coperte al 100%.
La polarizzazione Schlein, Meloni ha favorito una maggior attenzione verso le donne, ma questa va calata nel concreto sul territorio, a partire dal contrasto al gender gap (l’Italia scende di sette posizioni, dal 79° all’87° posto nel World Economic Forum, per disuguaglianze di genere salariali e nella rappresentanza). L’Emilia-Romagna cresce e va meglio, grazie anche ai recenti 42 progetti, per 1,5 milioni di euro, che la Regione ha messo in campo per favorire l’ingresso delle donne, la stabilità contrattuale e le reti di welfare aziendale per la conciliazione con i tempi di vita. Bene, ma non basta, Il PD dovrà porre queste temi chiave nell’agenda elettorale, aprendo una riflessione sui territori.

Il 27 giugno l’ultima seduta dell’Assemblea. Sanità, occupazione, istruzione, ambiente e post-alluvione la nostra eredità
Il 27 giugno si terrà l’ultima seduta di questo mandato dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna. In questa Regione possiamo continuare a fare la differenza, come abbiamo dimostrato sia nella programmazione, attraverso investimenti mirati sui territori, che nelle difficoltà, prima con il terremoto dell’Emilia, poi con il Covid e con l’alluvione in Romagna del Maggio 2023. la provincia Rimini è stata protagonista e continuerà ad esserlo. Cito solo alcuni degli ultimi investimenti del bilancio 2024, come i 10 milioni per gli Ospedali di comunità di Rimini e Cattolica, le Case della comunità di Bellaria, Riccione, Morciano, Santarcangelo, Novafeltria. Il 2024 sarà anche l’anno di completamento degli interventi principali del post alluvione, che nel riminese significano ad esempio 4 milioni milioni per la sicurezza del Marecchia e dellUso, insieme al Marano e Ventena.

C’è ancora tanto lavoro ma, ne sono certa, costanza e dedizione non mancheranno. Questa comunità, sempre unita, continuerà ancora a fare la differenza.

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