Incontro sulla sicurezza urbana di martedì 9 aprile a Sant’Aquilina di Rimini
Sicurezza urbana: a Sant’Aquilina l’installazione di telecamere per la video-sorveglianza sarà integrata con progetti di coesione sociale e buono vicinato. Raccogliendo le esigenze manifestate dai cittadini, intervenuti numerosi (circa 150 i presenti) all’incontro pubblico che si è tenuto presso la parrocchia (con la partecipazione della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Rimini e promosso dal Comitato di zona), si è ritenuto di dare risposte a un’esigenza che non riguarda unicamente il bisogno di contrastare fenomeni di microcriminalità, ma di creare le condizioni affinché nel quartiere siano sempre più frequenti le occasioni di socializzazione tra i cittadini, in particolare i giovani. La Regione, nell’ambito di un piano complessivo riguardante l’intero territorio riminese, destinerà oltre 100mila euro per concretizzare questo progetto.
“E per il 2019, la Regione Emilia-Romagna raddoppia gli stanziamenti dell’anno scorso per la sicurezza nelle città, mettendo a bilancio oltre 2 milioni di euro. Risorse che saranno destinate soprattutto alle periferie”. È quanto ha annunciato ieri sera all’incontro l’assessora regionale al Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti.
“Rimini, insieme a Bologna – ha sottolineato Petitti – sono le due province su cui si è investito di più negli ultimi 2 anni: con progetti di illuminazione per la spiaggia, progetto di video sorveglianza a San Vito e vari progetti di telecamere nelle periferie del riminese tra cui Sant’Aquilina. È importante investire sulle periferie, implementando anche nel territorio riminese i progetti per la sicurezza con attività sociali e culturali che coinvolgano tutta la comunità. Affrontare il tema delle “politiche per la sicurezza urbana” implica da sempre per la Regione Emilia-Romagna considerare le attività di attori istituzionali e sociali differenti che agiscono su materie diverse, ma con una medesima finalità: promuovere e sviluppare la qualità della vita della comunità, per garantirle il miglior livello di sicurezza possibile”.
Presente alla serata anche l’assessore alla Sicurezza urbana del Comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad, il quale ha ribadito: “Quello che entrerà in funzione entro l’anno sarà un sistema di video-sorveglianza di ultima generazione, che ci permetterà la lettura delle targhe delle vetture in transito e quindi di poter redigere una black list dei mezzi sospetti che potranno essere monitorati con grande efficacia. È uno strumento innovativo, che vuole svolgere prima di tutto una funzione deterrente per fenomeni criminosi e vandalici e che ci permetterà un monitoraggio in tempo reale dei movimenti ‘anomali’ che si verificano sul territorio. L’Amministrazione comunale ha scelto di investire nell’implementazione di un sistema tecnologico che sta divenendo centrale per la tutela dei centri urbani e che sarà integrato con altre azioni mirate per le aree del forese, alcune delle quali saranno calibrate anche sulla base delle indicazioni che sono arrivate dal confronto propositivo con i residenti della zona. Penso ad esempio ad interventi sulla sicurezza stradale e per il contrasto del degrado urbano”.
Oltre alla questione della video-sorveglianza, durante la serata sono emersi temi riguardanti l’illuminazione pubblica (in particolare i punti luce sulla via vicinale Burgazzano vicino all’ex Bar Sole, per la quale è stato richiesto il passaggio a strada comunale), la necessità di emettere un’ordinanza del Comune rivolta ai privati proprietari di case abbandonate della zona da mettere in sicurezza murando ingressi e finestre e pulendo le specifiche aree, la messa in sicurezza della via Santa Aquilina, considerando il disagio per il passaggio di mezzi pesanti e tra cui quelli di Hera diretti all’impianto di compostaggio di San Martino in XX. Infine, i cittadini hanno chiesto di approfondire eventuali progettualità riguardanti l’ex Pastificio Ghigi, ormai da troppo tempo abbandonato.
Impegno della Regione Emilia-Romagna per la sicurezza urbana durante la legislatura
Dall’inizio dell’attuale legislatura ad oggi sono stati sottoscritti 80 accordi di programma o protocolli di intesa orientati alla prevenzione integrata, con un impegno finanziario della Regione di oltre 4,3 milioni di euro. Sono 53 i progetti, finanziati dalla Regione dal 2014 ad oggi, che prevedono la creazione o il potenziamento di impianti di videosorveglianza, spesso accanto ad altre misure di prevenzione, in 28 Comuni e 7 Unioni. Tra questi, 6 sono in provincia di Rimini (Rimini, Riccione, Cattolica, Bellaria-Igea Marina e Coriano). I gruppi per il controllo di vicinato accompagnati dalla Rer sono 79, ma quelli attivati autonomamente in tutto il territorio regionale sono molti di più. Inoltre, da inizio legislatura la Regione Emilia-Romagna ha investito 1.381.468,76 euro per la qualificazione del proprio sistema di polizie locali e delle relative dotazioni. Tra 2017 e 2018 sono stati finanziati 45 progetti in attuazione della L.R. 24/2003 con 34 amministrazioni comunali, 10 Unioni e 1 con l’Università di Bologna, con un finanziamento regionale complessivo di oltre 2.330.000 euro. Le tipologie di intervento maggiormente ricorrenti riguardano il miglioramento qualitativo dello spazio pubblico urbano (illuminazione, marciapiedi e passaggi pedonali, verde pubblico e privato aperto al pubblico, piste ciclabili, fermate del trasporto collettivo), lo sviluppo di sistemi di videosorveglianza e di telesoccorso, lo sviluppo di azioni sociali di animazione dello spazio pubblico, di socializzazione fra gruppi di popolazione diversi.
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