Incontri nelle Unioni di Comuni in vista dell’approvazione del nuovo Prt 2018-2020

In vista dell’approvazione del nuovo Programma di riordino territoriale (Prt) 2018-2020, nelle ultime settimane si sono svolti, sui territori, 10 incontri tra l’Assessore regionale al Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti e i Sindaci dei Comuni facenti parte delle Unioni cosiddette “avviate”, con le quali il Prt prevede la sottoscrizione di un “patto per lo sviluppo”.

Le Unioni “avviate” sono caratterizzate dal fatto di gestire poche funzioni, non strategiche, spesso collocate in territori svantaggiati. L’obiettivo della Regione è quello di definire un percorso di sostegno e supporto personalizzato, finalizzato a fornire gli strumenti affinché l’Unione possa costruire un piano di rafforzamento organizzativo che consenta di migliorare e ampliare la gestione associata.

L’Assessore Petitti, durante gli incontri, ha sottolineato che le Unioni di Comuni rappresentano una scelta strategica della Regione nonché una pratica diffusa e consolidata perché deriva dal naturale sviluppo di una radicata tradizione di gestioni associate intercomunali. La Regione ha scelto, quasi unica nel panorama nazionale, di puntare nel tempo sempre più allo sviluppo delle Unioni, enti con personalità giuridica e ben strutturati, sia dal punto di vista politico che amministrativo. Tale ente associativo è stato ritenuto il più idoneo a integrare piccoli e grandi Comuni e a programmare interventi e gestioni funzionali a livello intercomunale.

Il grado di maturità del funzionamento delle Unioni è variegato a livello regionale, e si ritiene sia giunto il momento di supportare, anche con risorse finanziarie, quelle realtà che hanno bisogno di fare un salto di qualità. In seguito all’approvazione del Prt verranno sottoscritti dei specifici accordi triennali tra le singole Unioni e la Regione al fine di impegnarsi reciprocamente a utilizzare le risorse regionali per l’attuazione di un efficace programma di potenziamento.

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