Giustizia più vicina ai cittadini con la rete degli Uffici di prossimità
Comuni e Unioni di Comuni in Emilia-Romagna possono candidarsi ad essere sede degli Uffici di prossimità. Si tratta di un’iniziativa importante per avvicinare la giustizia e i cittadini e dare il via ad una rete regionale di queste strutture. Non sarà più necessario, infatti, recarsi nei tribunali per le pratiche riguardanti servizi quali tutele, curatele etc, a vantaggio soprattutto di quanti risiedano in territori periferici rispetto alle sedi centrali delle amministrazioni.
Grazie a risorse del Pon (Programma operativo nazionale – Governance 2014-2020) alla Regione Emilia-Romagna sono stati assegnati 2.153.262 euro per attivare fino a un massimo di 64 Uffici di prossimità. Finanzieranno l’allestimento delle sedi, la formazione del personale, l’informatizzazione e la campagna di comunicazione sul territorio.
I Comuni e le Unioni interessate possono avanzare la propria candidatura entro 30 giorni dalla pubblicazione della manifestazione di interesse sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert), prevista per il 2 maggio 2019.
A questo link le modalità per presentare la manifestazione di interesse: https://fondieuropei.regione.emilia-romagna.it/piani-programmi-progetti/patto-per-la-giustizia
Il Patto regionale e le competenze degli uffici
Gli Uffici di prossimità rappresentano solo una delle possibili applicazioni del Patto regionale “Per una giustizia più efficiente, integrata, digitale e vicina ai cittadini” tra Ministero della Giustizia e Regione Emilia-Romagna. L’obiettivo è consentire alla Regione di posizionare e dimensionare tali uffici nella maniera più efficace ed efficiente rispetto alle necessità dei territori.
Sarà possibile, per esempio, ottenere informazione e consulenza su tutele, curatele e amministrazioni di sostegno, reperire la modulistica adottata negli uffici giudiziari, avere un supporto per preparare atti che non necessitino dell’ausilio di un legale e depositarli in via telematica. Un nuovo servizio, dunque, a tutela dei diritti dei cittadini e del loro benessere, ma anche un’opportunità per tutta la pubblica amministrazione che in questi uffici integrerà competenze diverse e fino ad oggi distanti.
Sarà anche un fattore di competitività e attrattività per le imprese, oltre che garanzia per i diritti dei cittadini e della forza amministrativa delle autonomie locali. Un’iniziativa nel solco di quelle che la Regione in questi anni ha promosso e sostenuto in accordo con gli uffici giudiziari, come il progetto Justice-ER e il Protocollo per l’assegnazione temporanea del personale regionale agli uffici giudiziari, rinnovato lo scorso settembre.
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