Costituito in regione l’Intergruppo di amicizia con il popolo Saharawi

Saharawi. Nuovo Intergruppo di Amicizia, si rinnova l’impegno dell’Assemblea.

Sono sedici i consiglieri che, con la presidente Petitti, faranno parte dell’Intergruppo nato per sensibilizzare la comunità regionale sulla causa del popolo del deserto e sostenere il suo diritto all’indipendenza.

Si è ricostituito in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, l’Intergruppo di Amicizia con il popolo Saharawi, costituito da consiglieri regionali di vari gruppi per promuovere la corretta conoscenza delle vicende del Sahara Occidentale e realizzare attività di sensibilizzazione per il “popolo del deserto”.

L’Intergruppo, istituito dall’Ufficio di presidenza, è composto dalla presidente dell’Assemblea, Emma Petitti, e da 16 consiglieri: Andrea Costa, Palma Costi, Matteo Daffadà, Marco Fabbri, Francesca Maletti, Antonio Mumolo, Nadia Rossi e Luca Sabattini del Partito DemocraticoGabriele Delmonte della LegaFederico Amico e Igor Taruffi di Er CoraggiosaMichele Barcaiuolo di Fratelli d’ItaliaValentina Castaldini di Forza ItaliaStefania Bondavalli di Lista BonacciniMarco Mastacchi di Rete Civica e Silvia Zamboni di Europa Verde.

Si rinnova così l’impegno dell’Assemblea legislativa che, da oltre trent’anni, sostiene il diritto all’autodeterminazione del popolo Saharawi che vive nei campi profughi in attesa di un referendum richiesto anche dall’Onu per la propria indipendenza. La guerra, durata 15 anni con il Marocco, si è conclusa nel 1990, ma i conflitti non si sono mai arrestati e, anzi, a novembre dello scorso anno si sono acuiti. Nel corso di questi anni, l’Assemblea ha approvato numerosi atti di indirizzo politico sia per sostenere le iniziative di cooperazione realizzate da enti e associazioni regionali a favore del popolo del deserto, sia per tutelare i suoi diritti fondamentali.

L’Intergruppo di amicizia è stato costituito dal 2015 proprio per sensibilizzare sulla causa Saharawi e si inserisce nell’ambito della legge regionale sugli “Interventi per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo”. Ad oggi sono tre le missioni svolte nel deserto africano da alcuni consiglieri dell’Intergruppo per monitorare il lavoro di cooperazione.

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