Concorso unico regionale per la Polizia Locale

Polizia Locale. In Emilia-Romagna si cambia: concorso unico regionale per 138 agenti da assumere in Comuni, Unioni e Province. Formazione di alto livello e costi abbattuti: risparmio di oltre un milione di euro. Bonaccini-Petitti: “Ruolo fondamentale, valorizziamo figure professionali al servizio di tutti i cittadini”
Venti gli enti locali interessati: per selezionare ogni singolo nuovo operatore il costo sostenuto sarà, in media, di 6.000 euro contro i 14.500 spesi quando ogni Comune faceva la propria selezione. Domani 6 dicembre il bando del corso-concorso regionale. Il supporto della Scuola Interregionale di Polizia Locale di Modena
Bologna – Per la prima volta sarà indetto dalla Regione un concorso unico per l’assunzione di 138 agenti di Polizia locale, che dopo il periodo di formazione prenderanno servizio in 20 Amministrazioni locali tra Comuni, Unioni di Comuni e Province dell’Emilia-Romagna.
Domani 6 dicembre verrà pubblicato il bando per partecipare alla selezione, strutturata con la formula del corso-concorso, che si concluderà nel luglio 2020, con l’approvazione della graduatoria finale.
La novità consentirà di reclutare personale altamente qualificato con un risparmio senza precedenti. L’intera procedura costerà infatti alla Regione e agli Enti Locali coinvolti circa 850mila euro, contro gli oltre 2 milioni di euro che sarebbero stati necessari per una selezione su base territoriale, fatta cioè dai singoli Comuni che hanno necessità di assumere agenti di Polizia locale.
Dunque, si tratta di risparmio netto superiore al milione di euro. In altre parole,per selezionareogni singolo nuovo agente il costo sostenuto sarà, in media, di 6.000 euro contro i 14.500 spesi quando ogni Comune bandiva un proprio concorso.
Saranno impegnate, nella procedura, diverse strutture della Regione e anche la Scuola Interregionale di Polizia Locale di Modena, per il supporto alle fasi operative e di formazione.
“Un risparmio di costi per oltre un milione di euro e un percorso innovativo per l’assunzione e l’inserimento lavorativo di 138 agenti di Polizia locale- commentano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessora regionale al Bilancio e Risorse umane, Emma Petitti- sono i punti di forza di questa procedura che proprio in questi giorni verrà bandita dalla Regione. Si tratta di un percorso cui hanno contribuito in modo determinante i comandanti delle Polizie locali, l’Anci e le Organizzazioni sindacali, che hanno fornito un apporto fondamentale alla realizzazione delle basi che hanno permesso la redazione del bando”.
“Sappiamo bene il ruolo fondamentale che ha la Polizia locale. Per questo abbiamo voluto puntare sulla valorizzazione e sulla formazione di figure professionali che saranno al servizio di tutti i cittadini emiliano-romagnoli. Formazione- chiudono Bonaccini e Petitti- che terrà conto di tutte le esigenze di assistenza e sicurezza delle nostre comunità, e di presidio del territorio, nell’ambito ovviamente delle competenze che abbiamo come Regione ed enti locali e in stretta collaborazione con le autorità di pubblica sicurezza e le forze dell’ordine. Oltre alla conferma del nostro impegno sulla razionalizzazione della spesa, liberando risorse che i Comuni potranno investire nei territori stessi”.

La riforma della Polizia locale, tra risparmi ed efficienza
Con il corso-concorso unico per 138 agenti Entra così nel vivo la riforma della Polizia locale in Emilia-Romagna introdotta dalla Legge regionale 13 del 2018.
Fino a oggi, per entrare in Polizia locale, si doveva aspettare che i Comuni bandissero un proprio concorso, con un aggravio di costi per le amministrazioni e di tempo per gli interessati. Una volta vinta la selezione, spesso dopo diversi tentativi e in varie località, il candidato avrebbe seguito un corso di prima formazione, per poi imparare il mestiere in servizio con l’aiuto dei colleghi.
Oggi cambia tutto. Perché ci sarà un unico bando, un unico percorso di selezione, prove fisiche, selezione psico-attitudinale, visita medica e una formazione accasermata obbligatoria di un mese in cui gli aspiranti agenti studieranno e faranno pratica in una sorta di full immersion prima dell’esame finale.
Un concorso rivolto a chi non abbia ancora compiuto i 35 anni di età e che mette al centro i candidati che potranno scegliere, in ordine di arrivo nella graduatoria finale, il Comando di Polizia locale di destinazione tra quelli indicati nel bando.
Un percorso che vuole portare a una nuova figura di agente di Polizia locale altamente professionale e in grado di affrontare i compiti e le sfide più ambiziose di una società complessa, che impone solide conoscenze e attitudini per consentire alle polizie locali di essere realmente al servizio del territorio.
Gli Enti locali convenzionati con la Regione per il corso-concorso unico regionale per Agente di Polizia Locale:
Comuni: Bologna, San Lazzaro e Valsamoggia (Bo); Codigoro, Goro e Lagosanto (Fe), Modena; Parma e Noceto (Pr), Piacenza; Reggio Emilia.
Province: Forlì-Cesena, Reggio Emilia.
Unioni di Comuni: Unione Bassa Val d’Arda e fiume Po, Unione Distretto Ceramico, Unione Rubicone e Mare, Unione Terre d’Acqua, Unione Terre d’Argine, Unione Tresinaro Secchia, Unione Valconca.

Il lavoro delle Polizie locali
Si tratta di una attività fortemente rivolta al territorio: gli agenti hanno fermato solo nel 2018 quasi 700.000 autoveicoli per controlli dei mezzi e dei conducenti di cui 65 mila per alcool test, rilevato oltre il 70% degli incidenti stradali con feriti accaduti in Emilia-Romagna, effettuato 36 mila controlli a pubblici esercizi, recuperato circa 800 veicoli rubati e risposto a oltre 600 mila chiamate di assistenza alle centrali operative.
Oltre un quinto degli agenti è destinato in pianta stabile alla vigilanza nei quartieri e nelle frazioni e a questi si aggiungono quelli che si dedicano a mantenere i contatti con i gruppi di controllo di vicinato.
Questo è uno dei fenomeni più innovativi degli ultimi anni, con la presenza di gruppi di cittadini connessi tra di loro e con la Polizia Locale via WhatsApp in 116 comuni sui 330 dell’Emilia-Romagna.

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