Colloquio col Direttore dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati alle mafie

Legalità. Assemblea legislativa e Agenzia nazionale per i beni sequestrati alle mafie a confronto per una collaborazione sempre più stretta

Petitti: “L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, già in prima linea nella lotta alle infiltrazioni mafiose, collaborerà con l’Agenzia con la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa per rafforzare l’impegno di contrasto alla criminalità organizzata”

 L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e l’Agenzia nazionale per i beni sequestrati alle mafie puntano a rafforzare la collaborazione con la prospettiva di sottoscrivere un Protocollo d’intesa per coordinare al meglio la gestione e destinazione dei beni sequestrati o confiscati nel territorio regionale.

Ne hanno parlato oggi (mercoledì 4 novembre) la presidente dell’Assemblea Emma Petitti e il direttore dell’Agenzia, il prefetto Bruno Corda. Ferma restando l’evoluzione della situazione sanitaria, è intenzione organizzare un’iniziativa ad hoc per firmare il Protocollo insieme ai due Presidenti (Assemblea e Giunta) nei prossimi mesi, in occasione della “Settimana della Legalità”. L’auspicio, è che la Regione Emilia-Romagna con questo accordo possa fare da apripista anche per le altre Regioni.

La Presidente Petitti, nel sottolineare l’impegno della Conferenza delle Assemblee legislative sul tema della legalità, ha chiesto inoltre che un rappresentante della Conferenza stessa possa entrare a far parte del Comitato consultivo d’indirizzo presieduto dal prefetto.

“Il Protocollo d’intesa – ha sottolineato la Presidente Petitti – getterà le basi per costruire un lavoro di rete tra enti locali e associazioni e potenziare i sistemi di raccolta dei dati relativi ad assegnazione, destinazione e gestione dei beni sequestrati e confiscati nel territorio regionale. Il tutto è in coerenza con la legge regionale 18 del 2016 che tra le varie azioni già prevede lo scambio d’informazioni tra soggetti pubblici e privati, al fine di creare un sistema informativo delle aziende sequestrate o confiscate nel territorio, e promuove la costituzione di cooperative di lavoratori finalizzate alla gestione dei beni confiscati. Valorizzare la sinergia tra legalità e partecipazione è il punto di forza di questo progetto”.

 

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