Centri e case delle donne in Italia, e anche in Emilia-Romagna, oggetto del volantinaggio oltraggioso da parte dell’associazione Evita Peron

“Quello di Forza Nuova è l’ennesimo attacco squadrista, che ha il solo scopo di avvelenare ulteriormente il clima di odio alimentato da una certa parte politica. Dichiarare strumentalmente solidarietà a vittime di femminicidio ponendo domande retoriche e provocatorie, come hanno fatto con le loro locandine, è solo un pretesto per colpire ancora una volta le politiche migratorie e di accoglienza”.

Lo afferma l’assessora regionale alle Pari opportunità Emma Petitti, condannando il blitz messo in atto da Forza Nuova davanti a centri antiviolenza e case delle donne in varie città italiane tra cui, in Emilia-Romagna, anche Bologna, Parma, Modena e Rimini. Alcune militanti del movimento di estrema destra, sotto la sigla dell’associazione Evita Peron, hanno affisso locandine con i volti di Pamela Mastropietro, Desirée Mariottini, Asia Bibi, Ahed Tamimi e Gianna Jessen, e la domanda “loro non meritano il vostro interesse?”, alludendo al fatto che sono state uccise da stranieri.

“Da parte mia va la piena solidarietà ai centri antiviolenza- aggiunge la  Petitti- che quotidianamente, col loro lavoro, danno un aiuto concreto alle vittime di violenza. E come ci confermano i dati, nel nostro paese, le violenze sulle donne sono commesse nella maggior parte dei casi per mano di uomini italiani. Quindi, voler puntare il dito contro l’accoglienza e le migrazioni cavalcando l’onda emotiva di queste tragedie è ancora più vile. A maggior ragione perché a strumentalizzare la violenza contro le donne sono a loro volta donne. Sappiamo bene che il lavoro e l’impegno delle operatrici impegnate nei centri della nostra regione travalica qualsiasi questione ideologica, perché il vero obbiettivo è aiutare le vittime di violenza. Concretamente, senza cavalcare paure immotivate”.

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