Alle Giornate Rosso Quadrato organizzate da Cgil Rimini per parlare di sanità

Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, ha preso parte nel pomeriggio di giovedì 6 ottobre all’incontro dal titolo “Il PNRR per finanziare il diritto alla salute” in dialogo insieme a Isabella Pavolucci, segretaria generale CGIL Rimini, in occasione dell’ultimo appuntamento delle Giornate Rosso Quadrato organizzate dalla CGIL di Rimini.

«Sembra scontato ma noi vogliamo ribadire che il diritto alla salute è un diritto costituzionale – ha ricordato Emma Petitti nel corso dell’incontro –.  La Sanità deve saper mettere al centro la persona e deve farlo, ad esempio, attraverso due proposte concrete: destinare alla spesa sanitaria il 7% del PIL e riconoscere già da oggi alle regioni la possibilità di reggere l’urto dell’aumento dei costi esponenziali dell’energia riconoscendo anche le spese sostenute e accertate per far fronte all’epidemia Covid».

 

«Su questo come Emilia-Romagna dobbiamo e possiamo continuare a essere punto di riferimento – continua la presidente –. In Emilia-Romagna, grazie a un lavoro capillare fatto molto rapidamente insieme ai territori, siamo pronti a dare concreta attuazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza per la parte salute, una opportunità unica di crescita e rafforzamento del nostro servizio sanitario regionale. La pandemia ha confermato il valore universale della salute e la forza di un sistema capace di non lasciare indietro nessuno e di prendersi cura di tutti. Ora vogliamo fare ancora di più: attraverso soprattutto il potenziamento dei servizi territoriali, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi sociosanitari. L’obiettivo è chiaro: rendere la sanità più vicina ai cittadini e portarla nelle comunità locali, per intercettare da subito nuove fragilità e bisogni.

Va in questa direzione il nuovo Decreto ministeriale 77 del 2022 sull’assistenza territoriale, che completa il percorso già tracciato a beneficio di tutti i cittadini con una integrazione sempre più stretta tra ospedale e territorio, valorizzando la domiciliarità e l’infermieristica di comunità, la telemedicina e l’attività delle Centrali operative territoriali».

Riguardo al tema della carenza di personale sanitario in Emilia-Romagna (medici di medicina generale e infermieri in particolare nel comparto dell’emergenza-urgenza) «occorre poi aumentare le buste paga e migliorare gli avanzamenti di carriera. La qualità del lavoro deve essere una priorità. Non basta realizzare nuove strutture, se poi non si ha il personale per poter a garantire i servizi – aggiunge Petitti –. La Regione già da inizio 2022 ha posto le basi per il rafforzamento del sistema sanitario pubblico, con una mole importante di investimenti per oltre mezzo miliardo di euro (529 milioni di euro di cui 431 di finanziamenti PNRR). Tra questi 133 milioni sono destinati ad Ausl Romagna».

 

 

 

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