Al liceo ‘Einstein’ di Rimini una bella iniziativa di LIBERA sulla lotta alle mafie
La presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna all’iniziativa
“Rotte antimafia” promossa da Libera Emilia-Romagna
Petitti: “Stimolare giovani generazioni a una conoscenza critica”
Ha fatto tappa questa mattina al liceo scientifico ‘A. Einstein’ di Rimini il progetto “Rotte antimafia” promosso da Libera Emilia-Romagna in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil, Legambiente, Anpi, Avviso Pubblico e Arci Emilia-Romagna e realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
A partire dal tema “A scuola, contro le mafie. Da dove parte il cambiamento?” le studentesse e gli studenti hanno incontrato Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Daniele Paci, magistrato e rappresentante dell’associazione Sport e Legalità, e il regista Daniele Biacchessi di cui è stato proiettato il film “Le mani in pasta”.
«Iniziative come quella di oggi sono fondamentali per la diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza attiva e ringrazio quindi Libera Emilia-Romagna e tutte le realtà che ne hanno permesso l’organizzazione – ha sottolineato Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna –. La Regione Emilia-Romagna è da sempre attenta a queste tematiche. Lo ha dimostrato istituendo la Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile che poi è diventata la Settimana della legalità. O ancora quando l’Assemblea legislativa ha approvato nel 2016 il Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili».
«C’è un motivo se tendiamo a rivolgerci alle scuole nel nostro lavoro – continua Petitti –. Il fine infatti è quello di stimolare le giovani generazioni allo studio e alla conoscenza critica del fenomeno mafioso nei suoi vari aspetti e di acquisire autonomia di pensiero e di atteggiamento verso le mafie e fenomeni similari, e questa attività viene svolta in collaborazione con gli istituti superiori, ma anche con gli Atenei. Quando incontriamo gli studenti e le studentesse c’è un messaggio forte e chiaro che vogliamo che giunga ed è proprio quello relativo al fatto che la regione è, prima di tutto, il parlamento degli eletti, e quindi il luogo nel quale esercitare la potestà conferita dai cittadini, ma è anche la casa della democrazia aperta alla sua frequentazione e conoscenza, in particolare da parte dei giovani cittadini. Per questa ragione il nostro consiglio regionale investe nel rapporto con gli studenti, affinché comprendano l’importanza della responsabilità, che è presidio dei valori civici, del senso di comunità.
Non girare la testa da un’altra parte di fronte ad un sopruso, difendere la capacità di interpretare la realtà per dire la propria opinione, sapere che il proprio contributo lascia un segno all’interno di una collettività, sono gli investimenti che la nostra Assemblea legislativa rivolge ai suoi giovani cittadini, del cui punto di vista e della cui visione del mondo ha bisogno».
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