A Rimini insieme ai lavoratori delle Officine Grandi Riparazioni
“Sono accanto alle lavoratrici e ai lavoratori delle Officine Grandi Riparazioni di Rimini”.
Come già accaduto in altre occasioni, anche oggi Emma Petitti, presidente dell’Assemblea Legislativa Emilia-Romagna, ha preso parte all’assemblea pubblica indetta dai sindacati FILT CGIL Rimini – FIT CISL Romagna – UILT Grande Romagna, che ha dato il via a una serie di azioni come lo sciopero previsto per domani 27 gennaio per far luce sulla situazione dei 230 lavoratori attualmente in servizio nello stabilimento riminese.
Le organizzazioni sindacali ritengono imprescindibile che Trenitalia rispetti gli accordi, procedendo all’assunzione di personale e a effettuare gli investimenti necessari per riqualificare il sito produttivo riminese al fine di renderlo adeguato ai mutati sviluppi tecnologici a fronte anche di un’immediata disponibilità da parte dei lavoratori rispetto a un nastro orario lavorativo più ampio. Tutte queste richieste vengono avanzate per scongiurare la chiusura dello stabilimento ex OGR Rimini.
“Come richiesto dalle organizzazioni sindacali alle istituzioni, ho ribadito anche in questa occasione la mia attenzione e il mio sostegno nei confronti di questa situazione – continua Petitti –. È necessario che l’azienda confermi gli accordi presi sugli investimenti previsti e dia delle risposte concrete ai tanti timori dei lavoratori. OGR Rimini è una realtà preziosa e indispensabile per la competitività del nostro territorio grazie agli importanti servizi che offre, da tutelare e salvaguardare. Non possiamo permetterci ridimensionamenti, licenziamenti o mancati interventi, perché significherebbe andare a colpire al cuore un settore tanto strategico come quello della manutenzione dei rotabili e soprattutto rischiare che tante persone si ritrovino da un giorno all’altro senza un lavoro. Scenario che dobbiamo evitare con tutte le nostre forze. Rinnovo nuovamente il mio impegno a una collaborazione costante con le rappresentanze sindacali. L’obiettivo al quale vogliamo guardare è prima di tutto la difesa dei lavoratori e la messa in pratica degli accordi, che competerebbe un vantaggio in termini di competitività per tutti: Rimini, l’Emilia-Romagna e il Paese intero”.
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