Con Emma Petitti per l'Emilia-Romagna
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La sanità nella nostra Regione è un’eccellenza, frutto di scelte politiche ma anche dell’impegno e della dedizione di medici, infermieri e di tutto il personale sanitario. Dall’Emilia Romagna è sempre giunta una spinta propulsiva al resto del paese per rafforzare e valorizzare il servizio sanitario nazionale anche attraverso proposte di legge per riportare la spesa sanitaria nazionale al 7,5% del PIL.
Per continuare a garantire servizi di qualità e rispondere alle crescenti esigenze è cruciale investire in infrastrutture e risorse umane. Sanità territoriale, Cau e Case di Comunità, cure primarie e di prevenzione, tutela e valorizzazione delle professioni mediche e infermieristiche ed innovazione. Sono questi i nuovi orizzonti della nel settore sanitario su cui continuare a lavorare.
CONCRET* E CORAGGIOS*
- 15 milioni in cinque anni per la sanità territoriale nella nostra provincia
- +20% di risorse al Fondo per la non autosufficienza entro la fine della legislatura
- Copertura, entro il 2027, nei comuni più grandi, di un presidio di sanità territoriale per quartiere e, nelle comunità di vallata, potenziare i servizi delle Case della comunità, rivalutandoli anche come presidi ospedalieri di base.
- Continuare con l’innovazione dei Cau migliorandone la strategicità nei rapporti con pronti soccorso e medicina di base
- Allargare platea e punti per gli screening oncologici intervenendo sulla prevenzione, sugli stili di vita e sull’attuazione dei programmi di screening oncologici.
- Implementare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella sanità pubblica per ridurre le liste d’attesa e snellire
- Rimini polo della formazione infermieristica regionale, grazie al potenziamento del corso nel Campus riminese.
- Chirurgia robotica in ospedale. Allargare l’utilizzo del robot chirurgico “Da Vinci”, attivo all’Infermi di Rimini, ad altri reparti e ospedali del territorio riminese
La cultura non è solo un valore in sé, ma il collante di ogni società civile e il fondamento di ogni comunità. Il nostro patrimonio artistico-monumentale e naturalistico deve essere manutenuto, valorizzato e accessibile a ogni cittadina e cittadino, che lo devono sentire come proprio.
Rimini polo della creatività regionale, con l’incremento del 15% per i fondi della cultura, sostegno ai beni storici e ai luoghi della cultura. Rafforzamento delle infrastrutture culturali, investendo anche sulla rigenerazione degli spazi.
La nostra provincia deve contare di più nelle programmazioni regionali in materia di cultura, dai festival culturali alle stagioni teatrali e musicali, passando per la ricchezza rappresentata dal grande valore paesaggistico, storico e museale del nostro entroterra.
Sostegno allo spettacolo dal vivo come volano per la creatività giovanile.
CONCRET* E CORAGGIOS*
- aumento del 15% dei fondi per la cultura
- Sostegno allo spettacolo dal vivo come volano per la creatività giovanile.
La scuola è il primo e fondamentale strumento per dare vita a una società autenticamente democratica che consenta ad ogni cittadina e cittadino di istruirsi, formarsi, scoprire e valorizzare le proprie inclinazioni, per poi diventare un valore aggiunto nella società.
Avere lo sguardo rivolto al futuro, oltre che al presente, richiede un impegno concreto di investimenti nel sistema scolastico.
Nidi gratuiti e accessibili, obbiettivo 50% di copertura. Partiamo da una copertura regionale passata in dieci anni dal 35% al 45%, con Rimini che registra l’aumento più importante.
Normalizzare il gap di servizi tra aree interne ed esterne.
L’Inclusione scolastica è un diritto. Quintuplicano in dieci anni le certificazioni per bimbe e bimbi con bisogni speciali nella provincia di Rimini, non le risorse governative agli enti locali per finanziarli. Serve un vero federalismo che dia alle Regioni il coordinamento degli enti locali, soprattutto quelli più piccoli (a rischio default con qualche segnalazione in più) e il coinvolgimento attivo dell’associazionismo, a partire da quello dei famigliari.
Diritto allo studio. Aumentare almeno del 20% in cinque anni l’importo in Borse di studio universitarie al 100%, implementando proporzionalmente le beneficiarie e i beneficiari, 40% di posti letto convenzionati in più per studenti fuori sede
Campus di Rimini. Investire sulle infrastrutture per potenziare numeri di iscrizione e tipologie di corsi. Internazionalizzazione dell’offerta. Potenziamento di infermieristica e professioni della salute e prevenzione. Aumento platea soci di Unirimini. Ampliare il Tecnopolo coinvolgendo le aziende locali
CONCRET* E CORAGGIOS*
- Nidi gratuiti e accessibili, obbiettivo 50% di copertura.
- Aumentare risorse per inclusione scolastica
- Patti territoriali per il contrasto alla povertà educativa
- Aumentare almeno del 20% in cinque anni l’importo in Borse di studio
In Emilia-Romagna vogliamo dare solide basi ad una parità di fatto e liberare l’energia delle donne, che ancora troppo spesso sono costrette a scegliere tra famiglia e lavoro, sono oggetto di discriminazioni basate sul sesso o, peggio, sono vittime di violenza.
Il lavoro di cura famigliare rappresenta uno di quei fattori che più influenza le scelte delle donne rispetto alla loro realizzazione personale e professionale. È importante quindisottolineare che la Regione ha aumentato l’indice di copertura dei nidi che è passato dal 35% al 45% e raggiunto risultati importanti con progetti pilota per la conciliazione tempi di vita e di lavoro, la parità retributiva, il contrasto agli stereotipi di genere.
La violenza contro le donne è un problema che vorremmo relegare in un passato patriarcale e invece purtroppo resta un dramma di attualità quasi quotidiana. Molto si sta facendo per la prevenzione e per aiutare, soprattutto le giovani generazioni, a liberarsi di pregiudizi discriminatori alla base della sopraffazione. Poi c’è l’impegno sull’assistenza e il supporto alle donne vittime di violenza. Sono più di 1.500 le donne accolte oggi nei centri antiviolenza, attivi grazie ai finanziamenti regionali. Lavoriamo per aumentare i posti letto, le tutele e i servizi.
CONCRET* E CORAGGIOS*
- Promozione di un fondo regionale sull’imprenditoria femminile per le aree più fragili del nostro territorio.
Rimini può e deve essere lo snodo della Romagna per connessioni su ferro, gomma e aereo per far correre 3 volte più veloce la nostra Romagna.
Valorizzazione del “Fellini” di Rimini per la sua vocazione turistica, valutando le migliori opportunità in un contesto regionale in cui ogni singola realtà trovi il proprio spazio e potenziamento. Qui servono investimenti per l’adeguamento, la messa in sicurezza e l’ottimizzazione dell’accessibilità dello scalo, oltre che dei terminal.
Trasporto su rotaia da ammodernare a partire dalla linea che da Viserba passando per Torre Pedrera e Bellaria prosegue verso Ravenna.
L’alta velocità adriatica Bologna – Bari è la prospettiva in tempi medi, con l’avvio dei cantieri nei tratti regionali in grado di portare a Rimini l’indotto turistico dalla mitteleuropa, in grande espansione.
Snellimento della viabilità interna urbana e montana, con piena rimessa operativa delle strade danneggiate dall’alluvione. Necessario anche lo sviluppo di ciclovie turistiche per potenziare questo tipo di mobilità.
Metromare: l’obiettivo per i prossimi anni sarà dunque quello di un collegamento unico da Cattolica fino a Santarcangelo, con tempi di percorrenza per attraversare l’intera provincia inferiori all’ora.
CONCRET* E CORAGGIOS*
- Proseguimento a nord e a sud del Metromare
- 15 milioni di investimenti in coesione e sviluppo territoriale per le nostre valli: vivere in Valmarecchia e in Valconca per far vivere le nostre comunità
Partecipazione, ascolto e concertazione devono essere alla base delle politiche sociali da attuare. Bisogna intercettare persone fuori dal radar dei servizi, spesso ai margini del territorio, per garantire parità di accesso e coesione sociale; individuazione di nuovi strumenti per rispondere ai nuovi bisogni di benessere individuale; massima flessibilità tra sfera sociale e sanitaria, con il coinvolgimento di tutte le forze in campo.
Fondo per la non autosufficienza e servizi per persone non autosufficienti e disabilità sono due pilastri da difendere e innovare insieme a un nuovo sistema di accreditamento per aumentare i posti nelle strutture residenziali socio-sanitarie.
Per quello che riguarda la casa dobbiamo aumentare la platea dei beneficiari del fondo affitti, con particolare attenzione ai più fragili e aumentare le abitazioni in edilizia residenziale sociale; ridurre inoltre gli immobili sfitti implementando il fondo del “Patto per la casa” per coprire rischi di morosità.
Serve una nuova legge regionale per l’edilizia pubblica, ferma al 2001. Occorrono manutenzione e ottimizzazione del patrimonio residenziale pubblico, con spazi adeguati alle tipologie famigliari di oggi. È necessario riformare il sistema di assegnazione degli alloggi garantendo maggior ricambio e introducendo criteri di temporaneità.
CONCRET* E CORAGGIOS*
- Fondo per la non autosufficienza e servizi per persone non autosufficienti e disabilità
- Nuovo sistema di accreditamento per aumentare i posti nelle strutture residenziali socio-sanitarie
- Aumentare la platea dei beneficiari del fondo affitti, con particolare attenzione ai più fragili
- Serve una nuova legge regionale per l’edilizia pubblica, ferma al 2001
- Manutenzione e ottimizzazione del patrimonio residenziale pubblico
Il mondo del lavoro è in una fase di piena trasformazione. Le innovazioni tecnologiche cambiano le modalità e i tempi del lavoro, fanno nascere nuove professioni e richiedono una formazione continua.
Oggi la sfida si sposta sempre di più sulla qualità dell’occupazione, sui salari, sull’occupazione femminile, sulla tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, sul contrasto all’illegalità e al lavoro sommerso.
Una occupazione dignitosa e non precaria, “lavoro” e “povero” non devono più stare nella stessa frase. Da qui passa anche la salute delle nostre imprese, a partire da quelle del turismo, settore che non può prescindere dalla qualità occupazionale dei lavoratori per competere su scenari internazionali
C’è, inoltre, l’esigenza diffusa di un lavoro che non sia solo un mezzo di sostentamento economico ma che permetta lo sviluppo della persona, la sua formazione continua, la creazione di legami umani. Dobbiamo guardare avanti con quell’ottimismo e quell’intraprendenza che hanno reso grande questa terra: davanti ai cambiamenti gli emiliano-romagnoli si sono sempre rimboccati le maniche e assieme ne ha tratto occasioni di crescita economica e sociale.
Negli ultimi 5 anni gli occupati in Regione sono 130 mila in più (+6,9%) e il numero delle persone in cerca di occupazione è sceso di 68 mila unità (-39,2%). L’obiettivo sono altri 200mila posti di lavoro, arrivando a 300 milioni di investimenti sul territorio.
CONCRET* E CORAGGIOS*
- +200mila posti di lavoro in Regione
- 300 milioni di euro di investimenti sui nostri territori
- Raggiungere l’obiettivo di 1 lavoratore su 5 nei settori di green e blue economy
- Dare attuazione alla legge regionale di attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti
- Promuovere nuove formule di conciliazione vita-lavoro.
Il settore del commercio è in forte mutamento e sconta anche una crisi sistemica dovuta allo sviluppo dei grandi portali di e-commerce, motivo per cui è importante sostenerlo con misure e stanziamenti concreti.
L’obiettivo delle soluzioni da mettere in campo è accrescere l’attrattività turistica e commerciale del territorio riminese e rilanciare l’economia urbana attraverso l’innovazione gestionale e il miglioramento dei sistemi di vendita e dei servizi, anche introducendo avanzate tecnologie digitali e informatiche. Ma anche l’allestimento, la riqualificazione, la ristrutturazione e ampliamento dei locali dove sono svolte le attività.
Occorre dare sostegno alle reti di prossimità all’economia urbana tramite l’applicazione delle nuove normative regionali per il sostegno ali esercizi commerciali.
Un altro aspetto importante è la valorizzazione del ruolo del Confidi per il sostegno a iniziative di crescita e ricambio. Fondamentale è poi aiutare e stimolare le imprese giovanili e le start-up.
CONCRET* E CORAGGIOS*
- Sostegno alle reti di prossimità all’economia urbana
- Valorizzare il ruolo del Confidi
- Aiutare e stimolare le imprese giovanili e le start-up
Il settore turistico vale il 16% del PIL regionale, nel territorio riminese il turismo non è solo un valore economico ma è parte integrante della nostra identità collettiva. Non è più rinviabile una regolamentazione equa delle concessioni balneari è necessaria arrivando a una legge quadro nazionale che stabilisca alcuni punti fermi per promuovere i bandi.
Particolare attenzione deve riguardare la salvaguardia delle caratteristiche gestionali delle nostre spiagge fatte da micro e piccole imprese (di conseguenza devono essere messi a bando piccoli comparti di arenile), la salvaguardia ambientale, la continuità del posto di lavoro e della qualità del lavoro e tutti quegli elementi che possono garantire una gestione qualificata delle nostre spiagge.
Da un turismo esclusivamente balneare/estivo a uno che abbraccia l’intero arco dell’anno. Serve destagionalizzare attraverso l’investimento in infrastrutture ed eventi culturali e sportivi. La via è quello dell’ampliamento del quartiere fieristico riminese con una struttura innovativa, polifunzionale e in grado di ospitare eventi sportivi e musicali di livello internazionale. Strutturare la positiva sinergia tra Regione e riviera adriatica per i grandi eventi sportivi, dai motori alle due ruote, passando per la ginnastica e la danza.
CONCRET* E CORAGGIOS*
- Regolamentazione equa delle concessione balneari
- Destagionalizzazione attraverso infrastrutture e ampliamento quartiere fieristico
- Consolidamento con la regione dei grandi eventi sportivi.