Auguri di un felice e sereno 2019
Vorrei cogliere l’occasione di questa ultima newsletter annuale per porgere a tutti un augurio speciale affinchè l’anno che è alle porte possa essere foriero di soddisfazioni. Mi piace pensare che ognuno possa realizzare i propri progetti, quelli che appartengono alla sfera dei desideri personali o famigliari.
Vorrei però anche volgere lo sguardo a quello che dovrebbe essere un augurio che tutti dovremmo fare a noi stessi in quanto individui appartenenti ad una società: fare in modo che torni alla ribalta con forza una grande idea di comunità, di valori collettivi riconosciuti da tutti, al di là di quelle che possono essere differenze di visioni o di appartenenze politiche. Noi amministratori in questo abbiamo un ruolo rilevante, lo ha la politica in generale e lo ha la classe dirigente in particolare. Tutta la classe dirigente, non solo quella che governa le istituzioni politiche. E’ classe dirigente chi rappresenta le organizzazioni sindacali, quelle economiche, le associazioni di categoria piuttosto che il mondo universitario, della scuola e delle professioni. Nessuno escluso.
L’obiettivo deve essere quello di accrescere ulteriormente il livello di coesione sociale della nostra comunità. Le istituzioni devono sempre guidare e supportare questo processo. Viviamo in una terra, l’Emilia-Romagna, che storicamente ha avuto nel benessere economico e nella coesione sociale due dei pilastri fondanti della propria crescita. Questi elementi ci hanno aiutato anche in questi anni difficili per il paese; anche la nostra regione non è stata indenne dagli effetti negativi della crisi economica che ha colpito duramente l’Italia. Però gli indicatori ci hanno sempre rivelato che avevamo più di altri le condizioni per uscirne prima e meglio, e così è stato. Ma non è sufficiente, si può e si deve fare meglio.
Nei giorni scorsi abbiamo approvato il bilancio 2019 della regione, l’anno di conclusione del governo dell’ente da parte della nostra amministrazione. Abbiamo voluto fortemente impostare la manovra su alcuni cardini imprescindibili, che non voglio citare qui perché si può approfondire il tutto in un apposito articolo della newsletter. Mi sta a cuore rilevare su tutte le scelte fatte in campo sociale e sanitario, perché rappresentano il modo più immediato e concreto per aiutare chi ha bisogno. In primis il consolidamento e il potenziamento degli interventi sullo stato sociale e le politiche di contenimento tariffario, attraverso il fondo per la non autosufficienza e con l’intervento a sostegno del reddito e di contrasto della povertà per le famiglie in situazione di grave difficoltà economica. Poi l’abolizione dei superticket sanitari e del ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite per i nuclei con almeno due figli a carico; e ancora, gli oltre 400 milioni del fondo regionale per la non autosufficienza che vanno a supportare tutte le attività a sostegno delle persone più fragili e delle loro famiglie. Cito queste misure perché sono quelle che mi stanno più a cuore, perché penso davvero che una società migliore sia quella che prova con tutte le forze a non lasciare indietro nessuno.
E’ con questo spirito che voglio rivolgere a tutte e a tutti con affetto il mio più sincero e sentito augurio di un buon 2019.
Emma Petitti
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