Primo giorno di votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica
È iniziata la settimana politica più importante della legislatura, quella per l’elezione del Presidente della Repubblica. Per me è sicuramente un onore prendere parte alla votazione tra i grandi elettori designati per l’Emilia-Romagna.
Non è facile descrivere l’atmosfera che si respirava ieri all’arrivo alla Camera. Perché questa non è una votazione paragonabile a quelle passate: il contesto storico e sociale che stiamo attraversando e tutte le implicazioni legate alla pandemia, fanno sentire ancora più forte il carico di responsabilità. Che non è una votazione uguale alle altre lo si capisce già all’arrivo in Parlamento, con le giuste e inevitabili misure di sicurezza anti Covid che rendono tutto molto veloce e limitano i contatti umani. Le espressioni che ho letto negli sguardi delle colleghe e dei colleghi lasciano trasparire quel pizzico di tensione inevitabile in passaggi cruciali della vita del Paese come lo è questo.
L’emozione più forte per me? Sicuramente quella di vedere arrivare la senatrice Liliana Segre per esprimere il voto. La sua pacatezza, il suo profondo senso del dovere in un momento in cui molti hanno perso fiducia nelle istituzioni mi hanno trasmesso delle sensazioni positive. Quasi alla vigilia del Giorno della Memoria, vederla, mi ha fatto pensare che nonostante gli orrori vissuti sulla propria pelle la senatrice Segre ha dimostrato una forza incredibile per guardare avanti e continuare a credere in un valore, in un ideale senza mai perdere la fiducia e la speranza in un futuro migliore. Ecco, credo che il suo insegnamento in questi giorni sia fondamentale.
Per il resto penso che le grandi emozioni siano solo “posticipate” di qualche giorno. Ieri è stata la giornata delle schede bianche in attesa di individuare un Presidente della Repubblica o una Presidente con il più largo consenso possibile. Sono ore di incontri serrati, di confronti in transatlantico e fuori dal Parlamento.
La scelta deve essere in grado di dare autorevolezza al Paese e di rendere protagonista la Politica.
La stabilità è un tratto fondamentale, anche dal punto di vista del sostegno ampio a un ‘governo di responsabilità’, con dentro quasi tutte le forze politiche. Nel pieno della quarta ondata e con la gestione del Pnrr, servono una politica e delle istituzioni in grado di essere all’altezza delle esigenze del momento.
Il centrosinistra compatto sta chiedendo unità e individuazione di una figura super partes al centro destra. Potrebbe servire qualche votazione ma non sarebbe sicuramente tempo perso, l’importante è concorrere tutti insieme all’individuazione della figura del Capo dello Stato, perché questa unità sarebbe di garanzia per tutti.
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