La mia lettera aperta in occasione del 25 aprile, Festa della Liberazione

Il #25Aprile è ormai alle porte, e siccome purtroppo non lo potremo festeggiare nelle piazze come siamo sempre stati abituati a fare, ho deciso, in quanto Presidente del Consiglio dell’Emilia-Romagna, di scrivere una #lettera aperta ai #ragazzi e alle #ragazze della Regione per ricordare l’importanza di preservare la memoria della Liberazione.
Ecco qui il testo:
“Care ragazze e cari ragazzi
come per tutte le ricorrenze pubbliche e private di questo periodo, scandito dai bollettini sul Coronavirus, anche la Festa della Liberazione sarà celebrata in modo del tutto inedito e a distanza nella piazza virtuale del web. Per noi adulti che siamo cresciuti riconoscendo nel 25 aprile la data fondativa della democrazia nel nostro Paese non sarà come al solito. Non potremo ritrovarci nelle piazze e nei teatri a celebrare la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e dalla dittatura e a cantare Bella ciao. Anche gli ultimi testimoni, donne e uomini che hanno vissuto la Liberazione, rimarranno chiusi nelle loro case. I nostri anziani sono i soggetti più a rischio e molti di loro ci hanno lasciato proprio in questi giorni senza nemmeno poter ricevere l’ultimo saluto e un pubblico tributo di riconoscenza. Il pensiero di questa generazione che se ne va in silenzio mi rattrista profondamente.
La Resistenza fu un movimento ampio e plurale, impossibile da racchiudere in categorie. E’ evidente che i protagonisti in prima linea furono i partigiani, ma senza l’appoggio di larga parte della popolazione civile, la loro azione avrebbe rischiato di rimanere vana o comunque di parziale efficacia. Vinse l’unità.
Cogliere l’eredità di diritti e libertà consegnataci con tanto sacrificio è per noi un dovere.
L’Assemblea legislativa da anni promuove iniziative per le scuole come il percorso sulla cittadinanza attiva conCittadini, i viaggi della memoria e i viaggi per l’Europa con il contributo scientifico degli istituti storici provinciali e di altre importanti istituzioni del nostro territorio, nonché di importanti Istituzioni internazionali come lo Yad Vashem di Gerusalemme, il Memorial de la Shoah di Parigi e l’Anne Franke di Amsterdam che si occupano di studiare le vicende del secolo scorso e preservare il ricordo di quanto accadde.
Oggi anche queste nostre proposte “sul campo”, come le vostre lezioni in aula, sono state sospese. Non si deve invece arrestare lo studio della storia che ci rende cittadini più consapevoli e quindi più liberi.
A questo proposito, mi è particolarmente caro ringraziare, le Istituzioni universitarie, l’Ufficio scolastico regionale, tutte le scuole, i docenti e il personale scolastico, per l’impegno e il ruolo fondamentale che stanno svolgendo in questa delicata fase di emergenza.
Per questo festeggiare la Liberazione quest’anno avrà, credo, un valore speciale e potrà farci sentire ancora più uniti e consapevoli delle preziose conquiste civili che ci sono state consegnate.
In questa difficile fase che stiamo vivendo l’Italia ha bisogno, oggi più che mai, proprio di unità, di speranza, e tenacia. Sono certa che progressivamente supereremo la difficile condizione di questi giorni e seppur lentamente, torneremo a vivere le nostre vite in piena libertà, parola che oggi ha un significato che ci sembra più che mai autentico.
A voi ragazzi e a tutti gli emiliano-romagnoli buon 25 aprile! Nella speranza di tornare a festeggiarlo il prossimo anno come questa ricorrenza merita che sia fatto.
Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna”
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