Iniziativa sulla legalità con gli studenti dell’istituto ‘Marco Polo’ di Rimini
Il mio intervento di saluto
Sono davvero molto contenta di essere qui oggi per questa iniziativa.
Con la dirigente scolastica Chiara Balena, che ringrazio per l’invito, ci siamo confrontate qualche settimana fa circa l’opportunità di proporre questa iniziativa sui temi della legalità, e mi fa piacere che oggi insieme a noi ci siano gli esponenti dell’associazione ‘Libera’, che è in prima linea per quanto riguarda le attività di sensibilizzazione sul tema e che voi ragazze e ragazzi abbiate l’opportunità di ascoltarli.
Io voglio rubare poco tempo, ci tengo però a sottolineare alcune cose.
Innanzitutto il lavoro sul tema della legalità che come Assemblea legislativa portiamo avanti.
La regione ha istituito la Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile, per promuovere l’educazione, l’informazione e la sensibilizzazione in materia di legalità su tutto il territorio.
La giornata regionale è diventata negli ultimi anni la Settimana della legalità, sette giorni di incontri, in collaborazione con comuni, associazioni, scuole per parlare di cittadinanza attiva, esperienze e buone pratiche, per riconoscere e contrastare le mafie.
C’è un motivo se tendiamo a rivolgerci alle scuole nel nostro lavoro.
Il fine infatti è quello di stimolare le giovani generazioni allo studio e alla conoscenza critica del fenomeno mafioso nei suoi vari aspetti e di acquisire autonomia di pensiero e di atteggiamento verso le mafie e fenomeni similari, e questa attività viene svolta in collaborazione con gli istituti superiori, come oggi, ma anche con gli Atenei.
Quando incontriamo i ragazzi, gli studenti come voi, c’è un messaggio forte e chiaro che vogliamo che vi giunga, anche oggi, ed è proprio quello relativo al fatto che la regione è, prima di tutto, il parlamento degli eletti, e quindi il luogo nel quale esercitare la potestà conferita dai cittadini, ma è anche la casa della democrazia aperta alla sua frequentazione e conoscenza, in particolare da parte dei giovani cittadini.
Per questa ragione il nostro consiglio regionale investe nel rapporto con gli studenti, affinché comprendiate l’importanza della responsabilità, che è presidio dei valori civici, del senso di comunità.
Non girare la testa da un’altra parte di fronte ad un sopruso, difendere la capacità di interpretare la realtà per dire la propria opinione, sapere che il proprio contributo lascia un segno all’interno di una collettività, sono gli investimenti che la nostra Assemblea legislativa rivolge ai suoi giovani cittadini, del cui punto di vista e della cui visione del mondo ha bisogno.
Lo facciamo promuovendo appunto la diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza attiva partendo ad esempio dal raccontare e dal portare a conoscenza i profili di figure e persone esemplari. Cercando di far imparare a riconoscere i fenomeni mafiosi e corruttivi e ad avere maggiore consapevolezza su come le mafie si siano insediate anche in Emilia-Romagna.
E poi coinvolgendo i giovani in un percorso di conoscenza delle regole e della valorizzazione delle stesse, nei diversi ambiti di vita mettendo in evidenza le migliori esperienze di protagonismo attivo.
Altro tema al quale vorrei accennare è quello relativo al Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili, approvato dall’Assemblea legislativa nel 2016, una legge in cui sono confluite tre leggi precedenti in materia.
Il Testo Unico non ha solo finalità di coordinamento e di semplificazione ma ha anche offerto l’opportunità di inserire e disciplinare nuove modalità di prevenzione e di contrasto. Gli ambiti di intervento, la promozione di azioni e iniziative volte a contrastare i fenomeni d’infiltrazione e radicamento di tutte le forme di criminalità organizzata, sono tutte declinate nella prospettiva della prevenzione per agire da freno e da correzione allo sviluppo di tali fenomeni.
Nel Testo Unico una particolare attenzione viene dedicata a tutte le iniziative sviluppate d’intesa con i diversi livelli istituzionali. Vi sono inoltre misure specifiche con riguardo:
-al sostegno per il recupero di immobili confiscati ed il loro riutilizzo a fini sociali e per la salvaguardia dei livelli occupazionali delle aziende sequestrate;
-all’assistenza alle vittime dell’usura e del racket ed alle vittime innocenti delle organizzazioni criminali ed iniziative di prevenzione del fenomeno dell’usura;
-alla prevenzione dei fenomeni di corruzione ed illegalità a partire dal settore degli appalti pubblici, ma anche nel settore dell’autotrasporto e facchinaggio, con il potenziamento dell’attività ispettiva e di controllo negli ambiti della logistica, e in quelli del commercio, turismo, agricoltura e della gestione dei rifiuti, anche al fine di contrastare i fenomeni del caporalato e dello sfruttamento della manodopera;
-al contrasto del gioco d’azzardo patologico.
Ultimissima cosa e mi avvio a concludere.
Il periodo che stiamo vivendo è molto particolare e questo elemento a mio avviso non è avulso dal tema della legalità.
Mi spiego.
Abbiamo avuto a che fare (vorrei essere ottimista e parlare al passato) con una crisi pandemica e poi con un conflitto che si è scatenato nell’est Europa, ancora ahimè in corso.
Entrambe queste situazioni hanno significato anche crisi sociale ed economica, ed è risaputo che durante le crisi economiche, ma anche in quelle sanitarie, il pericolo di infiltrazioni criminose nei tessuti territoriali economici, territoriali e sociali è ancora più di quello che già esiste.
Ecco perché noi dobbiamo sostenere ogni giorno chi si batte per prevenire ed estirpare la presenza e il consolidamento di mafie e criminalità organizzata, ma nella quotidianità questo intento deve essere accompagnato dall’impegno di tutti, istituzioni e cittadini, per il rispetto e la promozione della legalità e del convivere civile.
Noi siamo un territorio appetibile per la criminalità, perché qui c’è una forte economia turistica, e dobbiamo stare molto attenti a ogni segnale che ci può dare l’idea di soggetti che vogliano infiltrarsi da noi per arricchirsi in maniera fuorilegge.
Dobbiamo tutti fare squadra per difendere la nostra comunità.
A tutti rivolgo il mio grazie e a voi, ragazze e ragazzi, l’invito a seguire attentamente ciò che oggi vi verrà raccontato, perché diventi patrimonio
di riflessione nel vostro percorso di crescita, che oltre che con le lezioni del vostro piano formativo, passa anche da momenti come questo.
Grazie
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