In videocollegamento con studenti di Parma per parlare di legalità
Il mio intervento
Buongiorno a tutte e tutti,
mi dispiace non poter partecipare in presenza a questo evento organizzato da Upi Emilia-Romagna con la Provincia di Parma e il coinvolgimento dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, che ho l’onore di presiedere.
Ci tenevo comunque a intervenire e portare un mio contributo su una tematica che mi sta particolarmente a cuore sia a livello istituzionale che personale.
Innanzitutto, saluto e ringrazio tutti i partecipanti.
- Andrea Massari – Presidente UPI Emilia-Romagna e Presidente Provincia di Parma
- Francesco De Vanna – Assessore lavori pubblici, legalità e sicurezza Comune di Parma
- Maurizio Bocedi – Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale
- Giuseppe Ayala – Autore del libro, già Magistrato della Procura di Palermo
Un saluto caloroso agli studenti che partecipano.
Proprio a voi, ragazze e ragazzi, ci tengo a dire che l’Assemblea legislativa investe nel rapporto con gli studenti, affinché essi comprendano l’importanza della responsabilità, che è presidio dei valori civici, del senso di comunità.
Non girare la testa da un’altra parte di fronte ad un sopruso, difendere la capacità di interpretare la realtà per dire la propria opinione, sapere che il proprio contributo lascia un segno all’interno di una collettività, sono gli investimenti che questa Assemblea rivolge ai suoi giovani cittadini, del cui punto di vista e della cui visione del mondo ha bisogno.
Lo facciamo promuovendo appunto la diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza attiva coinvolgendo soprattutto i giovani in un percorso di conoscenza delle regole e della valorizzazione delle stesse, nei diversi ambiti di vita, mettendo in evidenza le migliori esperienze di protagonismo attivo.
A breve partirà il programma della Settimana della legalità, un’iniziativa a cui la Regione Emilia-Romagna tiene particolarmente e che anno dopo anno si fa sempre più ricca di appuntamenti. Dedicare a questo tema una singola giornata non era abbastanza, abbiamo deciso di ampliare e amplificare il nostro messaggio nell’arco di un’intera settimana raggiungendo diverse città del territorio e coinvolgendo esperti e realtà costantemente impegnati nella difesa e nella trasmissione della legalità.
Anche questo libro di Giuseppe Ayala, che ringrazio per il suo prezioso impegno in prima linea, è un’importante testimonianza e riflessione che, partendo dalle esperienze dirette vissute dall’autore ci porta a rivivere momenti significativi della storia del nostro Paese. Da Capaci a via Palestro, da Tangentopoli alla Seconda Repubblica, dalla cattura di Bernardo Provenzano alle infiltrazioni della mafia al Nord, passando per le mancate riforme della giustizia, Ayala riflette su una stagione che si estende sino agli anni più recenti e ci svela che Cosa Nostra, anche se ha rinunciato al tritolo, non è morta. Anzi, lontano dai riflettori, ha ritrovato il suo habitat naturale mimetizzandosi in un’area grigia protetta da silenzi e omissioni.
L’obiettivo di tutti noi, insieme, è quello di continuare a mantenere viva l’attenzione e di portare sempre la luce laddove vogliono prevalere le ombre e le oscurità del sistema.
Ed è per questo motivo che presentiamo questo libro a voi studenti, perché proprio voi in primis rappresentate il futuro della nostra comunità.
A tutti quindi rivolgo un buon lavoro affinché questa iniziativa sia davvero proficua, perché questo è lo spirito che ci ha mosso nell’organizzarla e nel proporla a tutti voi.
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