Oggi in Regione Emilia-Romagna ho aperto i lavori di un importante incontro che aveva l’obiettivo di promuovere un confronto tra i rappresentanti istituzionali di livello europeo, nazionale e regionale e i firmatari del 𝐏𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐂𝐥𝐢𝐦𝐚.

Oltre al presidente Stefano Bonaccini erano presenti il Commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando

Il Patto per il Lavoro e per il Clima rappresenta una peculiare esperienza di proficua collaborazione nata nel 2015 e improntata ad un metodo di lavoro fondato sul confronto e sulla condivisione, con la finalità di rafforzare ulteriormente democrazia e coesione istituzionale, territoriale e socioeconomica, in particolare per quanto riguarda il generare lavoro di qualità, contrastare le diseguaglianze e accompagnare l’Emilia-Romagna nella transizione ecologica, contribuendo a raggiungere gli obiettivi dell’𝐀𝐠𝐞𝐧𝐝𝐚 𝟐𝟎𝟑𝟎 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐨 𝐒𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐒𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞.

𝐈𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟑 𝐬𝐚𝐫𝐚̀ 𝐥’𝐀𝐧𝐧𝐨 𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚, incentrato sull’importanza dell’istruzione e della formazione per affrontare la ripresa dalla pandemia, i processi di transizione digitale ed ecologica, grazie anche al contributo del Fondo sociale europeo plus ed è proprio in tale quadro che si colloca il ruolo della regione in termini di sviluppo delle competenze e di attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti.