In Assemblea legislativa il cordoglio per la terribile morte di Grazia Cecchettin

Il bilancio dei femminicidi in Italia è spaventoso, un’ecatombe che lacera le persone, le famiglie, la società, le Istituzioni. Ci confrontiamo con un’emergenza sociale e culturale che tramortisce le coscienze di tutte e tutti e che ci impone una riflessione profonda.
La morte della giovanissima Giulia Cecchettin e l’altrettanto giovane età del suo assassino ci mostra come nemmeno le nuove generazioni siano al riparo da una violenza che ha origini lontane, che non accenna a diminuire e che origina in una visione patriarcale della società ancora profondamente radicata. 𝗔𝗱 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗶𝘁𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗲, ‘𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗶’ 𝗱𝗶 𝘃𝗼𝗹𝗲𝗿 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗲𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶𝗮𝗿𝗲, 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝗿𝗲, 𝗰𝗵𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲, 𝗰𝗵𝗶 𝗮𝗺𝗮𝗿𝗲.
Una realtà che in molti non vogliono vedere, relegandola a episodi ‘individuali’, e che invece 𝗿𝗶𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗰𝗶 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗮 𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘃𝘃𝗲𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘂𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶, consapevoli che alle istituzioni ed alle agenzie formative è possibile attribuire solo parte delle responsabilità, perché 𝗶 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀.
𝗘𝗱𝘂𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶, 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀, 𝗮𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 per superare i tossici retaggi culturali di carattere patriarcale, gli atteggiamenti ossessivi e prevaricatori e la concezione violenta e possessiva del corpo e della vita delle donne. Mettiamo in campo tutti gli strumenti necessari a liberare le donne dalla paura e dalla disparità anche economica che sono costrette ad affrontare quotidianamente.
Quest’oggi apriamo i lavori d’aula dell’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna con questi impegni.
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