Il mio messaggio in Assemblea legislativa sul ritorno di Patrick Zaki
In apertura dell’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna ho voluto dedicare un momento a Patrick Zaki, tornato libero, a Bologna, per poter ricevere la pergamena del Master Erasmus Mundus GEMMA dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
Gentilissime Consigliere e gentilissimi Consiglieri,
prima dell’apertura dei lavori dell’odierna seduta di Assemblea legislativa, vorrei condividere con voi un momento di gioia, la fine di un incubo durato più di tre anni: Patrick Zaki è tornato in Italia, è tornato a Bologna, da uomo libero.
Dopo il calvario giudiziario che si è concluso con la concessione della grazia da parte del Presidente egiziano Al-Sisi, Bologna, tutte le cittadine e tutti i cittadini, hanno potuto riabbracciare Patrick che, circondato dall’affetto, ha potuto finalmente ricevere dal Rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, e dalla sua relatrice, Rita Monticelli, la pergamena di laurea meritatamente conseguita lo scorso 5 luglio, concludendo brillantemente il percorso di studi del Master Erasmus Mundus GEMMA – Women’s and Gender Studies. Con il conferimento del titolo di dottore dell’Università di Bologna, Patrick ha dimostrato determinazione e volontà di continuare a studiare nonostante le difficoltà. Un esempio di abnegazione per tutte le studentesse e gli studenti.
La liberazione di Patrick rappresenta una vittoria della democrazia e per i diritti umani; non può che riempire di orgoglio tutte e tutti noi il ruolo che hanno svolto anche le Istituzioni, compresa l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, che – dall’inizio della carcerazione di Patrick a febbraio 2020 – ha messo in atto ogni possibile azione di sensibilizzazione per la liberazione di Patrick. Per questo, oggi possiamo dire che “non abbiamo lottato invano”, che questa battaglia è stata vinta.
E come avviene sempre per i grandi risultati, si è trattato di un impegno civile e istituzionale collettivo: unendomi alle stesse parole di Patrick, a nome dell’Assemblea legislativa, vorrei – quindi – ringraziare il Governo italiano per l’impegno istituzionale e diplomatico profuso, la Città di Bologna nella persona del Sindaco Lepore, l’Ateneo bolognese con il Rettore Molinari, il precedente Rettore Ubertini e tutte le studentesse e gli studenti che hanno sempre dimostrato vicinanza e affetto per Patrick, Riccardo Noury e Amnesty International Italia per aver sempre tenuto alta l’attenzione su questa delicatissima vicenda, tutte le Istituzioni, il mondo dell’associazionismo, e tutte le cittadine e i cittadini che, in modi diversi, hanno contribuito alla liberazione di Patrick e, quindi, all’affermazione – ancora una volta – dei diritti umani.
Ma non possiamo fermarci qui: come più volte ci ha ricordato lo stesso Patrick, non possiamo smettere di chiedere “verità e giustizia” per Giulio Regeni. Sono troppe le ombre, troppi i silenzi sulla morte di questo ragazzo.
Solo attraverso l’impegno di tutte e tutti noi, il dialogo, la cooperazione e la diplomazia, possiamo sperare che le persone vivano libere.
Grazie.
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