I miei auguri di un felice e sereno Natale e di un buon 2022

Esattamente un anno fa, in Italia iniziavano a vaccinarsi per proteggersi dal Covid-19 i primi operatori sanitari. Da quel momento il ritmo della somministrazione delle dosi di vaccino è aumentato in maniera costante e considerevole e ha riguardato di fatto la gran parte della popolazione italiana.

Oggi la situazione è nettamente migliorata, anche se l’incombere delle varianti del virus deve farci tenere la guardia sempre e comunque alta. Dobbiamo seguire attentamente le raccomandazioni del Ministero della Sanità, per contenere l’espansione del contagio e fare in modo che i nostri ospedali non tornino a riempirsi in maniera preoccupante.

A tal proposito mi sento di esprimere un ringraziamento a tutti gli operatori sanitari che in questi due anni di crisi pandemica hanno tenuto in piedi un sistema di sanità pubblica in maniera encomiabile.

E un pensiero non può che andare a tutte quelle famiglie che hanno perso un proprio caro, un famigliare o un amico per colpa di questo terribile nemico invisibile.

Tutti auspichiamo che il 2022 possa essere l’anno della svolta, di una normalizzazione che tutti ci auguriamo possa essere il prima possibile totale, di una ripartenza vera, che sarà possibile anche grazie all’ingente mole di risorse che nel nostro paese arriveranno grazie al Next Generation UE e che ci permetteranno di realizzare il nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Un pensiero particolare lo voglio rivolgere a Patrick Zaki, che passerà le festività con i propri cari, a seguito della sentenza di rilascio del tribunale egiziano; la sua battaglia è sempre stata anche la nostra battaglia. Ma non è finita, perché vogliamo che si affermi la verità assoluta e il conseguente scagionamento di Patrick da ogni accusa.

Pesano invece ancora come un macigno, arrivando a causare quasi un senso di impotenza, due piaghe di questo tempo: i femminicidi e le morti sul lavoro.

L’attenzione delle istituzioni su questi due fenomeni infausti non può mai venire a mancare. Urgono misure urgenti, da un lato di tutela delle donne minacciate e dall’altro dei lavoratori, la cui vita troppo spesso è spezzata a causa di condizioni lavorative non conformi alle normative.

Infine un saluto, seppur virtuale, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che tra quasi due mesi terminerà il proprio mandato al Quirinale. Un settennato il suo caratterizzato da un grande rigore istituzionale e da una testimonianza di vicinanza alla comunità nazionale fuori dal comune. Un Presidente che resterà nella storia del Paese e nei cuori di tutti noi.

Con la speranza che l’anno che verrà possa essere quello della definitiva rinascita, voglio porgere a tutte e a tutti i miei più sinceri auguri di buon Natale e felice anno nuovo.

Emma Petitti

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