All’istituto ‘Panzini’ di Rimini per la conclusione del progetto “Keep in Touch”
Il mio saluto
Buongiorno a tutte e a tutti,
sono molto felice di portare oggi il mio saluto per questa iniziativa a nome mio e dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, che dal 2008 è sede del Centro Alberto Manzi, nato insieme a Rai Cultura per riproporre l’esperienza didattica dell’uomo che fece della tv la sua cattedra e degli italiani i suoi allievi.
Alberto Manzi è entrato nella storia italiana grazie alla trasmissione televisiva Non è mai troppo tardi che andò in onda in Rai dal 1960 al 1968, ed è stato una delle figure preminenti in Italia in ambito educativo.
Il materiale conservato dal Centro Manzi viene valorizzato in collaborazione con l’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze dell’Educazione, la Rai-Radiotelevisione italiana e il MIUR. Il Centro opera per far conoscere il materiale prodotto da Manzi e farlo diventare pietra angolare per progetti e iniziative per studenti, insegnanti, associazioni, istituzioni locali, nazionali, internazionali. Dal 2008 tutte le attività realizzate sono state finanziate dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
L’obiettivo del Centro Alberto Manzi è quello di far meglio conoscere una storia di vita capace di essere punto di riferimento coerente e alto negli ideali, nutrendo quei valori necessari alla realizzazione di una società coesa e solidale, democratica e attenta ai bisogni, ai diritti e ai doveri delle persone.
L’attenzione per il mondo dell’infanzia, per il welfare e le politiche giovanili è sempre alta per la Regione Emilia-Romagna e lo testimoniano i fondi e i progetti destinati a questi aspetti.
Sono diverse le iniziative messe in campo dalla Regione per creare una rete in grado di avvicinare, conoscere, sostenere e coinvolgere il microcosmo adolescenziale.
A partire da Youz, il primo forum dei giovani dell’Emilia-Romagna, voluto dalla Regione per creare un ponte fra generazioni e raccogliere le proposte dei più giovani per la definizione partecipata delle future politiche regionali. Giunto alla sua seconda edizione il forum ha coinvolto oltre 3400 giovani e 180 realtà giovanili in 18 tappe che hanno toccato tutto il territorio regionale.
Un altro fronte di intervento sono le recenti Linee guida per prevenire e contrastare il fenomeno del ritiro sociale tra gli adolescenti (i cosiddetti hikikomori). A sostegno delle quali la Regione, attraverso uno specifico Programma, ha investito 3 milioni e 200mila euro nel biennio 2020-2021 e un milione nel 2022. Si stima che siano stati oltre 26mila gli adolescenti coinvolti dalle azioni del Progetto nel 2021.
In particolare, è stata ampliata l’offerta degli sportelli d’ascolto, anche online, si interviene per servizi di aggancio scolastico nelle situazioni a rischio dispersione e abbandono scolastico, a forme di sostegno socioeducativo anche attraverso laboratori esperienziali, attività di gruppo, educativa di strada, outdoor education, promozione di forme di partecipazione e di cittadinanza attiva e in generale in una rete di collaborazioni con i soggetti attivi sul territorio.
Sono state, inoltre, realizzate iniziative di appoggio all’inclusione per adolescenti disabili e di aiuto alle competenze genitoriali.
Decisiva è anche la collaborazione con la scuola che ha contribuito alla costruzione delle Linee di indirizzo, che cura la diffusione del questionario della ricerca da un paio d’anni, che contribuisce alla rilevazione degli spazi d’ascolto scolastici e che rappresenta un interlocutore strategico nell’attivazione di processi virtuosi a favore dell’adolescenza.
A completare questo quadro di azioni il bando destinato al privato sociale al quale vengono riservati dalla Regione 600mila euro per la realizzazione di interventi in favore di adolescenti e preadolescenti. Sono 192 i progetti, realizzati da associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, oratori e parrocchie di tutto il territorio, che hanno ricevuto un contributo nel 2022 e propongono opportunità educative per il tempo libero, orientamento scolastico e diverse forme di aggregazione attraverso il coinvolgimento diretto dei ragazzi e delle ragazze.
Alcuni sono finalizzati a promuovere un uso più consapevole delle nuove tecnologie e a prevenire il bullismo, anche in ambito informatico.
Non mancano, poi, interventi volti a sostenere i giovani nell’affrontare e superare le difficoltà legate all’emergenza Covid e progetti legati all’Agenda Globale 2030 per lo Sviluppo sostenibile.
Grazie davvero a tutte e tutti voi per la partecipazione a iniziative così preziose che puntano a coltivare la risorsa più grande che abbiamo: i nostri ragazzi e ragazze che rappresentano il nostro futuro ma anche il nostro presente.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!