All’ipercoop di Rimini alla presentazione del libro ‘Io contro il Duce’
Visto il tema del libro mi collego al fatto che l’Assemblea legislativa promuove e sostiene la realizzazione di iniziative, rivolte alle giovani generazioni, per preservare e diffondere la Memoria del ‘900 e sviluppare una maggiore consapevolezza sui diritti di cittadinanza.
Tra queste, il bando sui “Viaggi della Memoria e Viaggi attraverso l’Europa” che prevede un cofinanziamento per le scuole dell’Emilia-Romagna per progetti di viaggio che, partendo da luoghi, eventi, personalità, simboli, opere letterarie ed artistiche, portino gli studenti a riflettere sul valore della memoria e sull’importanza del processo d’integrazione europea, con le vicende che hanno caratterizzato la storia del Novecento.
Ancora, ci tengo a sottolineare il protocollo d’intesa tra l’assemblea legislativa della regione Emilia-Romagna e gli istituti storici provinciali per lo sviluppo di azioni in materia di memoria, storia e cittadinanza attiva ed europea.
Giusto per fare due esempi.
E poi c’è l’attualità.
Gli assalti alla sede Cgil di un paio di anni fa da parte degli esponenti di Forza Nuova, i raduni all’Acca Larentia, le manganellate inspiegabili ai ragazzi a Pisa che stavano manifestando pacificamente…… anche qui giusto per citare alcuni casi che mi fanno dire che c’è un’aria poco bella nel nostro Paese. Io non voglio evocare regimi totalitari perchè sono straconvinta che la nostra democrazia sia forte e piena di anticorpi. Però lo sarà sempre? … Quando tornano in auge certi progetti di riforma costituzionale che puntano ad avere l’uomo forte al comando con pieni poteri io raddrizzerei le orecchie e farei molta attenzione.
Tra l’altro a maggior ragione quando questo ‘vento di destra’ sta soffiando in tanti paesi, addirittura primeggiando: Austria, Francia, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia. Ma sono forti anche altrove. E questo in vista delle elezioni europee dovrebbe preoccuparci.
Lo dico perché penso oggi, nel 2024, non è retrò definirsi antifascisti, anzi. Io credo che vada ribadito a tutta forza.
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