Al Fulgor di Rimini iniziativa sui temi delle energie rinnovabili con Simona Viola e Andrea Gnassi
Il mio intervento
grazie per essere presenti al Cinema Fulgur perché oggi parliamo di un argomento di estrema importanza per il nostro futuro: le rinnovabili.
Insieme a me e alle associazioni del territorio che operano nel settore di riferimento ci sono, Andrea Gnassi, candidato al collegio uninominale della Camera di Rimini, e, Simona Viola, candidata al collegio uninominale del Senato di Rimini, Forlì, Cesena, Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura, Tommaso Barbetti, fondatore di Elemens, Matteo Leonardi, co-fondatore e direttore esecutivo di ECCO Climate, e Francesco Rinaldi, amministratore delegato del Gruppo Ubisol e presidente di Co.E.So, Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare.
Insieme faremo il punto su una delle tematiche che ci più ci dovrebbero fare riflettere, perché coinvolgono la vita di ognuno di noi e la salvaguardia del nostro Pianeta.
GAS
L’impennata del prezzo del gas, che mette già dura prova sia le famiglie che le imprese, ci costringe nell’immediato a pensare ad una soluzione per far fronte all’aumento.
In settimana la Commissione europea ha approvato il suo ultimo pacchetto d’emergenza per affrontare l’emergenza del gas, anche se per approvarlo in via definitiva servirà un altro vertice. Il provvedimento principale è legato ai risparmi dell’energia elettrica, il 5% nelle ore di punta ed un complessivo 10% nell’arco di un mese. Non potranno più funzionare insieme lavatrici, condizionatori, lavastoviglie, si chiede quindi uno sforzo a tutti i cittadini che dovranno cambiare le proprie abitudini.
Non c’è ancora un accordo tra i 27 Paesi Ue sul tetto del gas.
Accordo che dovremmo sollecitare appellandoci al senso di unità, e farlo attraverso il meccanismo del disaccoppiamento, separando cioè in bolletta il costo delle fonti fossili da quello proveniente dalle rinnovabili che, se una volta aveva il vantaggio di incentivare la diffusione degli impianti green, garantendo margini di guadagno maggiore, oggi si ripercuote sul prezzo dell’elettricità prodotta anche da rinnovabili.
Dovremo inoltre entrare in una fase di prezzi amministrati se non vogliamo che le microimprese e le famiglie a reddito medio basso vengano pesantemente colpite. L’introduzione di una “bolletta sociale” ad esempio, sul modello di quanto sta già facendo l’Austria, potrebbe essere la soluzione. Misura che andrebbe finanziata attraverso gli extra profitti delle imprese energetiche.
Una spinta necessaria per cercare di sanare una situazione che sta precipitando verso in una grave crisi energetica, mettendo a rischio la tenuta di un intero Paese a livello economico e sociale.
ENERGIE RINNOVABILI
La prospettiva della transizione ecologica, anche per questo, dovrà subire un’accelerazione: se vogliamo raggiungere l’obiettivo zero emissioni nette del Green Deal europeo, affinché l’UE diventi neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, dobbiamo per forza pensare alle rinnovabili come soluzione.
Un basso impatto ambientale, sin da ora, permetterebbe di raggiungere non solo l’obiettivo in tempo utile, ma anche di raggiungere prima la tanto discussa indipendenza energetica.
Una soluzione come quella del rigassificatore di Ravenna, in questa fase emergenziale, ci mette nella condizione di dipendere meno dall’estero per l’energia, ed è necessaria se vogliamo non lasciare indietro imprese, famiglie e lavoratori.
Ma la prospettiva deve essere proiettata a soluzioni che puntino soprattutto su eolico e fotovoltaico. I due parchi eolici previsti al largo delle coste in Romagna, e quindi poco visibili, ci permetterebbero di produrre energia pulita nel pieno rispetto dell’ambiente; insieme a uno di fotovoltaico e di centrali per produrre idrogeno dall’acqua salata. Gli iter burocratici e la caduta del Governo Draghi hanno fermato il progetto, mi auguro che il nuovo esecutivo, qualunque esso sia, ci faccia portare avanti un impianto necessario alla transizione ecologica.
Il mutato contesto internazionale e l’aumento delle bollette fanno sentire questa visione ancora più prioritaria, l’Italia dovrà agire allineandosi con gli altri Paesi europei, seguendo logiche che non sono più rimandabili. Allo stesso tempo il messaggio dovrà essere trasmesso ai cittadini e alle cittadine, senza ambiguità e senza che il populismo trovi terreno fertile per lanciare messaggi allarmistici e fuorvianti che negano l’ambiente come questione prioritaria.
Il nostro obiettivo sarà far capire alle persone l’importanza di ottenere energia attraverso le rinnovabili, e i futuri vantaggi che questo apporterà in termini economici e, perché no, anche occupazionali, e quanto la salvaguardia dell’ambiente possa apportare solo benefici per le future generazioni.
Il solare, l’eolico, idroelettrica, da biomassa e geotermica sono energie economicamente competitive e che ci permetterebbero di abbandonare progressivamente l’uso dei combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale) come fonte di energia primaria, riducendo l’aumento dell’anidride carbonica e di altri gas serra nell’atmosfera, che sono principali fattori di origine di riscaldamento globale e cambiamento climatico, la dipendenza della fornitura da Paesi instabili e la tendenza all’esaurimento dei combustibili fossili. Affrontando così finalmente il problema del cambiamento climatico.
L’unica reale soluzione è pensare alla sostituzione dei combustibili fossili con energie rinnovabili in modo da incrementare l’efficienza energetica e fornire energia a settori come i trasporti e l’edilizia.
National Geographic
“L’energia pulita ha molti più vantaggi che la rendono raccomandabile, al di là dell’essere “verde”. Questo settore in crescita crea posti di lavoro, rende le reti elettriche più resilienti, amplia l’accesso all’energia nei paesi in via di sviluppo e aiuta a ridurre la bolletta della luce”.
Oggi le fonti di energia rinnovabile sono diventate indispensabili, l’energia prodotta costa meno. Occorre fare un passo in avanti e realizzare appieno la transizione.
COMUNITÀ ENERGETICHE – LEGGE EMILIA-ROMAGNA
Energia pulita e sostenibile grazie alle comunità energetiche. Il 24 maggio scorso l’Assemblea legislativa ha approvato in aula all’unanimità il progetto di legge “Promozione e sostegno delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) e degli autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente”. Legge che ha come obiettivo quello di offrire uno strumento concreto a livello regionale al fine di agevolare e disciplinare le comunità energetiche, cioè gruppi di autoconsumatori (cittadini privati, enti, imprese) di energia da fonti rinnovabili che si riuniscono per produrre energia pulita e abbattere i costi. Il progetto di legge, composto di nove articoli, prevede che si sostengano i cittadini per sviluppare le comunità di energia rinnovabile che dovranno produrre, consumare, immagazzinare l’energia green.
Il progetto di legge ha accorpato tre distinti progetti di legge a firma di Lega, Movimento 5 stelle e giunta; come testo base è stato individuato quest’ultimo.
La Regione metterà a disposizione contributi e strumenti finanziari dalla fase di costituzione delle comunità energetiche, alla fase di predisposizione di progetti fino alla fase di acquisto e installazione degli impianti energetici. Non mancherà, poi, una campagna di comunicazione e informazione.
Per il Partito democratico “questo progetto di legge si inserisce in un settore sempre caro alle politiche della nostra Regione, perché la transizione ecologica rappresenta un fattore di competitività. Non è un caso se il Patto per il lavoro è diventato Patto per il lavoro e per il clima. Grazie alle direttive europee è stato possibile affinare questo progetto che è aggiornato alle norme più recenti. Molto positivi il confronto e la partecipazione dei portatori di interesse grazie ai quali abbiamo colto spunti e proposte costruttive a dimostrazione della grande attenzione per questi temi”. Evidenziato inoltre il fatto che “le comunità energetiche daranno risposte in ambito sociale per cui è giusto allargare il confronto e il coinvolgimento con gli enti locali: dovranno diventare un pezzo del nuovo welfare di questa Regione per eliminare o ridurre la povertà energetica. Importante come si scriveranno i bandi per la concessione di finanziamenti per avviare e gestire le comunità energetiche. Con questo pdl siamo pronti per accogliere le risorse finanziarie che ci metterà a disposizione il Pnrr”. Apprezzato il fatto che la legge ha “un testo chiaro e comprensibile per chiunque, condiviso e con tempistiche rapide. La sfida è quella di sposare un modello culturale nuovo: i cittadini da semplici fruitori di energia diventeranno produttori”.
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