A Roma alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il Piano nazionale antiviolenza

Oggi alla Presidenza del Consiglio con il Sottosegretario con delega alle #PariOpportunità Vincenzo Spadafora, abbiamo fatto il punto come #Regionisul #Pianonazionale contro la #violenza alle #Donne. Ho sottolineato l’importanza che ha per la Regione Emilia-Romagna una regia complessiva capace di dare continuità alle risorse nazionali e che investa sulla governance regionale, perché le Regioni sono più vicine ai territori e possono indirizzare le risorse rispetto alle esigenze e ai bisogni. Serve che l’osservatorio nazionale che monitora il fenomeno sia coordinato con gli osservatori regionali dove sono presenti come nella nostra Regione.
#Protezione#Prevenzione#Formazione#Emergenzaabitativa e #lavorativa.
Per noi è fondamentale che la rete dei centri antiviolenza, case rifugio, sportelli e rete sociosanitaria possa avere continuità di azione con risorse nazionali e regionali.
Vogliamo che il lavoro educativo nelle scuole venga seriamente preso in considerazione in ogni territorio. La nostra esperienza di questi anni continuerà, vogliamo radicare un lavoro complesso ma indispensabile, capace di parlare sopratutto ai più giovani.
È indispensabile poi proseguire con i progetti di formazione rivolti ai formatori, il personale della rete di riferimento ospedaliera e territoriale sanitaria e sociale.
Le donne vanno accompagnate in un percorso di rinascita che tenga conto del sostegno all’emergenza abitativa e lavorativa con fondi speciali dedicati.
Chiediamo che quello che è stato impostato e attivato in questi anni prosegua e si potenzi. E che i 32 milioni che nel 2019 vanno ripartiti tra le Regioni possano presto vedere la loro destinazione, perché è giusto non lasciare i territori nell’incertezza.
Non abbasseremo la guardia e collaboreremo per realizzare ogni passo avanti. Perché come diciamo sempre, la violenza sulle donne non è un fatto privato ma una sfida culturale e sociale che deve riguardare indistintamente tutti noi.

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