A Rimini in Piazza Cavour alla cerimonia ufficiale della Festa della Repubblica
Qui di seguito il mio messaggio ufficiale.
“La Festa della Repubblica Italiana è uno dei momenti più alti per il nostro Paese e porta con sé un grande valore simbolico, dato dall’affermazione della democrazia, della libertà, della parità di diritto e di voto tra donne e uomini, della pace e della solidarietà che un tempo segnarono un nuovo inizio per la storia d’Italia”. Questo l’inizio dell’intervento della presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Emma Petitti, per celebrare il 2 giugno.
“Pensando- afferma la presidente- a quel desiderio di riscatto, di riaffermazione dei diritti e di conquiste per tutte e tutti, proprio ieri ho letto con grande emozione la testimonianza di Romilda Mirri, centenaria bolognese che quel pezzo di storia l’ha vissuta sulla propria pelle. Ha raccontato che il 2 giugno 1946, quando aveva 25 anni, andò a votare per la prima volta e le sembrava una festa, dopo le sofferenze della guerra. Votò per la Repubblica e sentì in parte anche sua quella vittoria. Capì che attraverso l’espressione del proprio voto ognuno di noi può fare la differenza. Perché la differenza, in questo Paese, l’hanno sempre fatta le battaglie di civiltà, le battaglie di popolo. Come la Resistenza. Che ci ha permesso di tornare un Paese libero e ha posto le fondamenta per far nascere la Nostra Repubblica. A muovere quelle generazioni che si sacrificarono, a volte a prezzo della stessa vita, fu la volontà di costruire un futuro migliore”.
“Oggi come allora- sottolinea Emma Petitti- dobbiamo difendere con forza questi principi. Il momento delicato che stiamo ancora attraversando a causa della pandemia, ci ricorda molto bene che solo attraverso inclusione, eguaglianza e giustizia sociale potremo affrontare le importanti sfide che ci attendono nei prossimi mesi. Dobbiamo affermare i valori della Costituzione, il diritto al lavoro e il diritto a tutele fondamentali, garantite attraverso lo stato sociale, l’accesso universale a una sanità pubblica che funzioni e continui a non escludere nessuno. La crisi, o meglio le crisi, quella economica prima, e quella sanitaria poi, hanno messo in discussione questi valori. C’è stata una perdita di fiducia nelle istituzioni. Molte persone si sono impoverite e non hanno più visto una Repubblica in grado di rimuovere gli ostacoli che oggi producono disuguaglianze. Le disuguaglianze sociali hanno allontanato le persone dalla politica, dalla partecipazione, dalle istituzioni”.
“La generazione che, grazie alla Resistenza, uscì dal dopoguerra- evidenzia la presidente del Consiglio regionale- si riconobbe e si salvò proprio attraverso la solidarietà, punto di forza di piccole e grandi comunità. Nessuno si salva da solo e abbiamo bisogno di unirci come popolo e riscoprirci italiani solidali ed europei per progettare un futuro comune di crescita e benessere. l Covid ci ha messo a dura prova e, come istituzioni, ci ha imposto di gestire i cambiamenti in tempi rapidi e con risposte certe. Ora, con la campagna vaccinale a buon punto e i dati incoraggianti sulla diffusione del virus che ci stanno arrivando nelle ultime settimane, sembra di poter intravvedere la luce in fondo al tunnel. Ma restano ancora da risolvere diverse criticità, in primis a livello sociale ed economico”.
“Per questo- conclude la presidente Petitti- è il momento di rimboccarci le maniche, come fecero 75 anni fa le nostre madri e i nostri padri, ritrovandosi tra le mani un Paese da ricostruire. Io credo che unendo le forze, ricordando sempre gli insegnamenti di quelle generazioni che ci consegnarono un paese libero, riusciremo a superare gli effetti di questa battaglia che ci vede impegnati da più di un anno a questa parte. Con un pensiero a chi non c’è più, a chi in questi mesi ha combattuto in prima linea per gestire l’emergenza, la mia speranza è che questo sia l’inizio di un futuro più sereno per tutte e tutti, con una nuova consapevolezza e più attenzione verso gli altri. Auguro, infine, che questa celebrazione sia un’opportunità per condividere tutti quei valori che sono e saranno sempre l’anima del Paese, della Nostra Repubblica. Buon 2 Giugno a tutte e tutti”.
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