A Rimini con gli studenti che hanno partecipato a un percorso di educazione ambientale

Questa mattina al parco Marecchia di Rimini ho partecipato alla 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐩𝐥𝐨𝐦𝐢 alle scuole 𝑇𝑜𝑡𝑖, 𝑂𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑛𝑎, 𝐴𝑞𝑢𝑖𝑙𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑙 𝑀𝑎𝑟𝑒.
Gli studenti di queste scuole hanno fatto un bellissimo percorso di educazione ambientale, grazie al lavoro quotidiano: un insieme di conoscenze che diventa cultura, una cultura che costituisce parte integrante della formazione più profonda di ogni cittadino e che costituisce una condizione di un futuro migliore e sostenibile.
IL MIO MESSAGGIO AGLI STUDENTI

L’educazione ambientale diventa, grazie al lavoro quotidiano con le scuole e il sociale, anche educazione alla legalità: un insieme di conoscenze che diventa cultura, una cultura che costituisce parte integrante della formazione più profonda di ogni cittadino e che costituisce una condizione di un futuro migliore e sostenibile

La Regione c’è e Rimini oggi dimostra che questa è una strada che va continuata insieme.

Avete fatto una cosa grande: ripensamento degli stili di vita, condivisione, riutilizzo, riparazione e riciclo dei materiali in contrasto con l’idea predatoria del produrre, utilizzare e gettare propria dell’economia lineare.

A volte basta partire da domande come quelle che vi siete fatti voi:
È possibile eliminare dalle nostre vite tanta inutile plastica usa-e-getta? Si può…e se domani sarà migliore lo sarà anche per quello che state imparando oggi. Sapevate che alcuni vestiti si possono realizzare a partire dai pneumatici, dagli imballaggi o dalle bucce d’arancia? Cosa significa “pensare verde” e in che modo, concretamente, possiamo diventare paladini della sostenibilità ambientale?

Provo a dare io una prima risposta…abbandonando la convinzione di essere individui separati, prendere la consapevolezza di essere insieme, connessi in classe, in città, nel pianeta. Lo dico prendendo in prestito le parole di Don Milani:’I care’, ne ho cura, mi interessa.

Guerre e violenze intasano giornali e tv, l’allarme e la preoccupazione e grande… ma sembra che stia scorrendo sotto traccia, inarrestabile, un’energia nuova fatta di un lavoro quotidiano forse meno visibile, che fa meno rumore, ma che costruisce con la pazienza dell’educazione la speranza che voi oggi rappresentate. Complimenti a voi e a chi ha reso possibile questo percorso

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