A Rimini alla presentazione del nuovo brand del GAL Valli Marecchia e Conca

IL MIO INTERVENTO

Ringrazio la Presidente Ilia Varo (e con lei tutto il cda del GAL) per l’invito alla giornata di oggi, che per voi rappresenta un momento importante della vita della vostra società. Ogni step che si fa è una conquista per la vita associativa di un’organizzazione; in questo caso la presentazione del nuovo brand.

Sapete tutti quanto siano stretti (e sono certa proficui) i rapporti tra la Regione e i GAL che insistono sul territorio emiliano-romagnolo. E tra l’altro in questo caso davvero possiamo parlare di rapporto virtuoso tra il pubblico e il privato:

  • tra la Regione il GAL per il finanziamento con fondi PSR (Piano di Sviluppo Rurale) dell’attività della vostra società;
  • e tra i soci dello stesso GAL, perché all’interno della compagine societaria convivono sia gli enti pubblici che le organizzazioni private in rappresentanza dei soci imprenditori.

In questo caso per davvero il concetto del quale ogni tanto si abusa del FARE SISTEMA calza invece a pennello per la vostra realtà.

So che state procedendo nella realizzazione delle attività per le quale avete ricevuto il finanziamento previsto dal Piano di Sviluppo Rurale, e quella di oggi è una delle tante azioni del vostro programma. Tra l’altro sappiamo quanto importante sia per le regioni la redazione dei PSR, che a loro volta sono strumenti di attuazione della Politica Agricola Comune europea.

Siamo quasi giunti al termine dei sette anni nei quali è in vigore l’attuale PSR, che è partito nel 2014 e terminerà nel 2020. La nuova legislatura europea, che inizierà dopo le elezioni del 26 maggio, sarà quella nella quale si discuterà del nuovo Piano 2021-2027 e ovviamente anche in quel caso le regioni avranno un ruolo fondamentale nella gestione delle istanze territoriali.

L’attuale Programma investe su conoscenza e innovazione, stimola la competitività del settore agroindustriale, garantisce la gestione sostenibile di ambiente e clima e favorisce un equilibrato sviluppo del territorio e delle comunità locali; inoltre offre numerose opportunità sia nell’ambito degli aiuti e degli investimenti che in quello della conoscenza e innovazione, con particolare riguardo per giovani, produzioni sostenibili e di qualità, aree rurali con problemi di sviluppo.

Il PSR 2014-2020 ha a disposizione una dotazione finanziaria di 1 miliardo e 190 milioni di euro, ammontare che è così ripartito: 512.990.000 euro come quota FEASR (pari al 43,1%), e 676.689.963 euro come quota Nazionale (pari al 56,9%). Quest’ultima si compone a sua volta di una quota Statale – 473.624.200 e di una quota Regionale 203.065.763.

Le risorse riconosciute al Gal Valmarecchia e Conca ammontano a € 9.554.376

Voi avete ben definito la vostra Strategia di Sviluppo Locale, che è basata su “Paesaggio, Identità e Sviluppo” ed è finalizzata a stimolare e sostenere il cambiamento nei territori delle due valli, che in comune hanno il fatto di essere caratterizzate dalla presenza di due fiumi: il Marecchia e il Conca e avete deciso di farlo con con azioni innovative tese a curare tutelare e valorizzare il paesaggio, difendere il suolo e la biodiversità.

Anche seguendo le cronache di queste settimane ci accorgiamo di come ci sia una nuova sensibilità su questi temi e a mio avviso la cosa più incoraggiante è che questa richiesta di cambiamento arrivi proprio dai giovani. Da questo punto di vista occorre a mio avviso non lasciar cadere questa ‘tensione positiva’ e le istituzioni hanno l’obbligo di incanalare positivamente questa energia che si è sprigionata su questi temi, che tra l’altro riguardano molto da vicino anche le tematiche da voi affrontate: prolungare l’uso produttivo dei materiali, riutilizzarli per aumentarne l’efficienza, rafforzare la competitività, ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di gas e creare nuovi posti di lavoro; l’UE ha stimato in circa 600mila i potenziali nuovi posti

Anche l’entroterra riminese presenta una sua forza economica basata sull’agricoltura e sul manifatturiero, pur riconoscendo il turismo costiero come motore dell’economia locale. Ma la sfida per voi sta proprio qui: aspirare ad uno sviluppo autonomo e distinto dai comuni costieri, sviluppo incentrato sulla valorizzazione del tanto che già c’è (i prodotti tipici, la cultura, il patrimonio artistico) ma anche creando ulteriore sviluppo del territorio, sempre nel solco delle priorità che vi siete dati, provando quindi a svolgere azioni volte all’innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, forestali, artigianali e manifatturieri).

Qui ci sono anche i temi relativi alla ricerca e sviluppo, alle start-up, al turismo appunto, al patrimonio paesaggistico, naturalistico e storico.

Quindi, in conclusione, non mi resta che farvi da un lato i complimenti per il lavoro svolto e per quello che presentate qui oggi; dall’altro l’augurio di buon lavoro per quello che vi attende, sapendo che abbiamo davanti sempre nuove sfide, ma che il vostro dinamismo e la vostra voglia di fare, che è quella tipica di noi romagnoli, renderanno questo lavoro sicuramente proficuo e fruttuoso.

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