A Riccione (RN) ad un convegno sull’internazionalizzazione degli Istituti Alberghieri

Il mio intervento di saluto

Buongiorno a tutti e permettetemi di ringraziare per l’invito a questo importante convegno di approfondimento; un grazie particolare lo voglio rivolgere al Dirigente scolastico Giuseppe Ciampoli, non solo per l’invito, ma anche perché ne ammiro e apprezzo la passione con la quale svolge il suo lavoro, come se fosse una missione oggi lo voglio sottolineare in questa occasione.

So che il progetto “Made in ltaly” ha come finalità la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche e alimentari italiane, nonché la diffusione del modello italiano di accoglienza e turismo ecosostenibile, con l’obiettivo di svolgere attività formative e promozionali in Italia e all’estero riguardanti le tematiche citate sopra, con consistenti ricadute a favore delle scuole, degli studenti e dei propri territori di riferimento.

Quando si parla di valorizzare la cultura italiana, scegliendo come ambito di diffusione e promozione il settore enogastronomico e il patrimonio agroalimentare, nonché il modello di accoglienza e di turismo ecosostenibile, ci riferiamo a obiettivi sui quali anche noi come istituzione regionale abbiamo lavorato in questa legislatura che si sta andando a concludere.

Il far incontrare esperienze anche diverse di valorizzazione del settore enogastronomico e agroalimentare e dei suoi prodotti di eccellenza e le diverse realtà scolastiche e formative con l’obiettivo di implementare successive proficue collaborazioni è un qualcosa che va nella direzione giusta.

Creare opportunità formative all’estero per gli studenti, condividere i metodi e i materiali didattici utilizzabili in contesti formativi diversi; e ancora, promuovere il turismo l’enogastronomia italiana come elementi fondanti del “Made in ltaly“, sono attività che vanno sostenute perché ci consentono di aprirci un orizzonte nuovo nel quale intravedere nuove opportunità.

Mi raccontava qualche giorno fa il Dott. Ciampoli di eventi svolti in Vietnam, Hong Kong, Thailandia, Canada, Giordania, M a r t i n i c a, Stati Uniti, Malesia, Singapore, con presentazione delle eccellenze enogastronomiche italiane, nonché dimostrazioni di cucina italiana utilizzando prodotti selezionati. E so di quanto siano stati protagonisti gli studenti in tutto questo.

Abbiamo sempre di più il bisogno di apportare innovazione nella nostra scuola, ad ogni ordine e grado, ma soprattutto nelle nostre scuole superiori, che sono, soprattutto per quanto concerne gli istituti professionali, l’ultimo step prima dell’introduzione nel complesso mondo del lavoro qualora si decida di non intraprendere gli studi universitari.

In particolare, quando parliamo di istituti alberghieri è evidente che non si può non parlare di turismo, settore che nella nostra provincia, nonostante la fase economica molto difficile, rimane ancora oggi l’elemento trainante della nostra economia.

Siamo nel pieno di anni di mutamenti, anche per quanto riguarda le abitudini delle persone nel fare vacanza e questo ha prodotto cambiamenti anche nella nostra offerta turistica.

Si è cercato, soprattutto negli ultimi venti anni, di infrastrutturare ancor di più la riviera, penso ai palazzi dei congressi nati a Rimini e Riccione, ma anche a come sono cambiate le nostre città con la creazione in molti luoghi dei lungomari pedonali e poi alla nuova fiera. Tutti elementi che ci hanno consentito anche di destagionalizzare in modo importante la nostra economia turistica.

Tutto questo è avvenuto anche in contemporanea a mutamenti che hanno gioco forza riguardato il mercato del lavoro. Il tema dell’apprendistato, quello dei ragazzi che hanno bisogno di provare a lavorare per mettersi anche in gioco ma che a volte si scontrano con impedimenti burocratici e amministrativi limitanti, vedi il cosiddetto ‘decreto dignità’.

Il tutto in un mondo del lavoro che chiede sempre più competenze e preparazione di qualità elevate.

E penso che voi con il vostro lavoro cercate proprio di rispondere a queste esigenze.

Quindi non solo il lavoro quotidiano che fate per migliorare la vostra scuola e la formazione che offrite, ma anche lo scambio di esperienze con altre realtà internazionali, che permette proprio di aprire nuovi orizzonti e magari anche ‘imparare’ da ciò che fanno altri.

Proprio su questo tema dell’internazionalizzazione abbiamo lavorato tanto in questi anni, mettendo in campo partnership con paesi esteri e realtà anche lontane come la Cina e il Canada ad esempio, che hanno permesso alle nostre imprese, sia del settore manifatturiero che di quello enogastronomico, di allacciare contatti e rapporti con importanti partner esteri; lo abbiamo fatto ad esempio non solo tramite la partecipazione a fiere di settore ma anche sostenendo economicamente tramite bandi annuali, quelle imprese che hanno deciso di intraprendere un percorso di internazionalizzazione della propria attività.

Per questo dico che è importante ciò che voi fate e che poi approfondite e mettete a confronto in appuntamenti come quello di questa mattina; questo serve per proporsi ma anche per misurarsi.

L’ho già detto al Dott. Ciampoli e lo ribadisco qui oggi: la Regione è disponibile anche a supportare percorsi che vi portino ad esplorare strade nuove, ovviamente auspicando che ciò possa avvenire mettendo a sistema ciò che esiste a livello regionale e non solo locale riminese.

E, qualora servisse, anche in futuro, lo dico ovviamente la netto di vicende elettorali, sarò disponibile anche a facilitare rapporti con enti statali qualora questo possa favorire riforme o percorsi che vi permettano di elevare ancora di più il vostro grado di innovazione rispetto alle strategie che intendete perseguire.

 

 

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