A Novafeltria per l’apertura dell’anno scolastico 2023-2024

𝘜𝘯 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘰, 𝘶𝘯 𝘪𝘯𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘯𝘵𝘦, 𝘶𝘯 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘰 𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘯𝘯𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰. 𝘗𝘳𝘦𝘯𝘥𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘪𝘯 𝘮𝘢𝘯𝘰 𝘪 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘪 𝘦 𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘯𝘯𝘦. 𝘚𝘰𝘯𝘰 𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦 𝘢𝘳𝘮𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘯𝘵𝘪.
L’anno scolastico delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi comincia oggi e per me è stato importantissimo iniziarlo a Novafeltria  assieme alle istituzioni e alla dirigente 𝗙𝗶𝗹𝗼𝗺𝗲𝗻𝗮 𝗗𝗶 𝗥𝗲𝗹𝗹𝗮, dopo l’alluvione di maggio.

IL MIO INTERVENTO

Buongiorno a tutte e tutti

Sono molto contenta di essere qui oggi insieme agli amministratori comunali a portarvi questo saluto a nome della regione Emilia-Romagna.

Oggi a livello regionale rientrano in aula oltre 500mila studenti e studentesse: si riparte regolarmente, nonostante le enormi difficoltà e grazie all’impegno comune di sindaci, cittadini, istituzioni.

Il via ovviamente riguarda anche 70mila docenti e 16mila addetti amministrativi, tecnici, ausiliari, che ringrazio vivamente per il loro lavoro quotidiano.

Quest’anno per l’inaugurazione dell’anno scolastico abbiamo scelto di essere presenti nelle zone colpite dall’alluvione del maggio scorso, per dare un segnale di vicinanza alle comunità di questi territori, soprattutto in questo giorno così importante per voi del mondo della scuola.

Dovete sapere che in alcuni casi, la maggior parte dei quali sono concentrati nelle zone di faenza, del forlivese, del cesenate e del ravennate, ci siamo trovati di fronte ad alcune scuole che sono state letteralmente attraversate da fiumi di acqua e il loro ripristino è potuto avvenire solo in parte.

Poi ci sono stati casi meno complessi, ma molto diffusi: per circa 200 edifici, infatti, sono stati segnalati danni derivanti all’allagamento di locali tecnici, che hanno compromesso caldaie, impianti elettrici e idraulici: tutti sistemi che sono stati ripristinati nei tempi necessari a garantire la continuità delle attività didattiche. Altro problema frequente è stato quello delle infiltrazioni di acqua da soffitti e pavimenti, anche in questi casi i lavori sono stati condotti durante l’estate per rendere agibili più spazi possibile.

Si è calcolato che per il ritorno alla piena normalità servono 12 milioni di euro; in provincia di Rimini siamo nell’ordine di circa 500mila euro di danni.

Là dove serve, i sindaci si sono attivati in tempi record per allestire strutture scolastiche temporanee in teatri, centri sociali o nelle strutture dei comuni vicini. In attesa dei fondi statali si attinge alle donazioni della raccolta regionale.

I Comuni sono spesso intervenuti con lavori di somma urgenza per garantire la riapertura degli istituti nei tempi, anche senza copertura di spesa, con interventi che ora vanno senz’altro saldati: in attesa dei fondi statali, la Regione ricorrerà alle donazioni raccolte.

Una parte sarà appunto usata per far sì che tutto il sistema scolastico pubblico sia ripristinato nel più breve tempo possibile e che gli enti locali possano pagare tempestivamente le imprese che hanno lavorato questa estate.

Mercoledì c’è stata la visita del commissario Figliuolo in zona e devo dire che abbiamo appreso con soddisfazione che le prime risorse sono state stanziate e dovrebbero arrivare a destinazione celermente.

Al di là dell’emergenza alluvione però vorrei approfittarne per ricordare un attimo l’impegno della Regione per la scuola

Fascia 0-3 anni: oltre 70 milioni di euro  

La Regione investirà per l’anno educativo 2023-24 oltre 70 milioni di euro complessivi per diversi impegni, tutti volti a potenziare i servizi educativi per la fascia 0-3 anni. Serviranno a qualificare e migliorare nidi d’infanzia e servizi integrativi al nido per i bambini, a ridurre le liste di attesta ampliando l’offerta educativa, a riproporre la misura “Al nido con la regione”. Quest’ultima garantirà l’abbattimento delle rette a carico delle famiglie sull’intero territorio regionale, con il completo azzeramento nei Comuni di montagna e delle aree interne.

Pluriclassi in montagna: 812 mila euro

Nell’ambito dei cosiddetti “Patti di Comunità” – nati per rafforzare l’alleanza tra scuole e territorio e per sostenere i servizi educativi che si fondano sul modello delle pluriclassi nelle aree montane – la Regione ha definito un progetto per le pluriclassi condiviso con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. Avviato in via sperimentale a inizio dell’anno scolastico 2022-2023 in 6 plessi scolastici e 12 pluriclassi di montagna delle province di Reggio Emilia e Forlì-Cesena, dall’anno scolastico 2023- 2024 viene esteso a tutto il territorio. Con un finanziamento di 812mila euro si dà la possibilità a tutti i 61 Comuni delle aree montane in cui sono presenti pluriclassi di realizzare progetti didattici e servizi innovativi anche grazie agli incentivi economici, che ammontano a 3.000 euro per ogni pluriclasse attivata, più 5.500 euro per ciascun plesso scolastico coinvolto

Borse di studio: 2,75 milioni di euro

La platea degli studenti delle superiori che beneficeranno delle borse di studio regionali è cresciuta del 25%: sono oltre 13mila, grazie a uno stanziamento di 2,75 milioni di euro, 500mila in più rispetto allo scorso anno scolastico. Sono destinati agli studenti del biennio delle scuole superiori e dei corsi di istruzione e formazione professionali appartenenti a nuclei familiari con Isee inferiore a 15.748 euro.

Borsa maggiorata del 25% per chi, tra loro, ha conseguito una media pari o superiore al 7 e per quelli con disabilità.

Trasporto scolastico, bus e treni gratuiti: 25 milioni di euro

Anche per l’anno scolastico 2023-24 si conferma l’iniziativa Salta su voluta dalla Giunta, che offre l’abbonamento gratuito a bus e treni regionali agli studenti residenti in Emilia-Romagna delle scuole elementari e medie. Possono beneficiarne anche gli studenti delle superiori e istituti di formazione professionale con Isee familiare annuo fino a 30mila euro. L’impegno della Regione è pari a oltre 25 milioni di euro, 6 milioni in più rispetto all’anno precedente

 

 

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