A Novafeltria all’iniziativa del PD Valmarecchia sul tema delle aree interne

Con l’onorevole Marco Sarracino, responsabile del Partito Democratico per la Coesione, il Sud e le Aree interne, ci siamo confrontati su 𝗔𝗿𝗲𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗲 𝗲 𝗦𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗲: 𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗲𝗴𝗶𝗲 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲 assieme alla coordinatrice dei circoli PD Valmarecchia 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗮 𝗠𝗼𝗱𝘂𝗴𝗻𝗼, con la consigliera comunale di #Novafeltria 𝗢𝘁𝘁𝗮𝘃𝗶𝗮 𝗕𝗼𝗿𝗴𝗵𝗲𝘀𝗶, il direttore marketing di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo 𝗖𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗩𝗮𝗿𝗮𝘁𝗶, l’agronomo 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗮𝗹𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗠𝗮𝗿𝘇𝗼𝗰𝗰𝗵𝗶 e il professor 𝗥𝗶𝗰𝗰𝗮𝗿𝗱𝗼 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼𝗹𝗶𝗻𝗶 dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.
Una serata di dialogo, ascolto e idee dalla nostra comunità per la nostra comunità, a partire dal lavoro fatto dalla Regione Emilia-Romagna per valorizzare i nostri territori.

 

LA MIA TRACCIA DI INTERVENTO

Fatemi innanzitutto ringraziare le amiche e gli amici del PD della Valmarecchia per aver accettato di organizzare questo momento politico di riflessione e dibattito su un tema molto importante, quello delle aree interne. In particolare a Francesca e Ottavia.

E ringrazio Marco Sarracino per la disponibilità a essere qui con noi. Marco oltre che deputato, fa parte della segreteria di Elly Schlein e si occupa proprio dei temi relativi alla coesione territoriale. Certo, essere all’opposizione non ci permette di fare politiche di governo, ma non ci impedisce di proporle, e su questo poi Marco dirà compiutamente nel suo intervento.

Lo dico solo a beneficio della conoscenza di Marco: siam in un territorio, quello dell’Alta Valmarecchia, composto da sette comuni (l’intera valle nel assomma altri tre) che nel 2009 sono passati dalla regione Marche all’Emilia-Romagna e quindi dalla Provincia di Pesaro a quella di Rimini.

Con tutto ciò che ne consegue: opportunità ma anche difficoltà, armonizzazione amministrativa ma anche lungaggini burocratiche, tenendo conto ad esempio del fatto che nel frattempo la riforma delle province (dobbiamo fare mea culpa) ha reso ancor più gravoso il quadro.

Io come assessore al riordino istituzionale regionale nel primo mandato Bonaccini ho seguito una parte di queste politiche, in particolare quelle relative alle Unioni dei Comuni, e ho toccato con mano difficoltà e problemi.

Nonostante ciò abbiamo mantenuto costante il finanziamento alle Unioni negli anni. E a quella della Valmarecchia arrivano ogni anno oltre 500mila euro.

 

Inoltre una cosa la rivendico: la Regione Emilia-Romagna ha posto il contrasto ai divari territoriali e la coesione, economica, sociale, territoriale al centro della sua azione sia in questa legislatura che in quella precedente, cogliendo appieno l’opportunità rappresentata dalla SNAI, la Strategia Nazionale Aree Interne nella programmazione della politica di coesione nel 2014-2020 e dandole continuità e rafforzandola con la programmazione 2021-2027

La Strategia Nazionale Aree Interne ha avuto il merito di sollevare l’attenzione dei policy maker, dei programmatori, ma anche dell’opinione pubblica sulle aree interne, quei luoghi distanti dai centri di servizio e per questo a rischio di spopolamento, ma ricchi di bellezza naturale, storico-artistica, di competenze, di opportunità di sviluppo

Nel 2024-20 la SNAI è stata inclusa nell’Accordo di Partenariato tra il governo e la Commissione europea, per finanziare con i fondi Europei FESR e FSE dei programmi regionali e con risorse stanziate dalla legge di stabilità strategie di sviluppo locale che offrissero al contempo opportunità di crescita e di occupazione, valorizzando le risorse locali ed intervenissero anche sui servizi per le comunità locali, scuola, sanità, trasporti e mobilità

In Emilia-Romagna la SNAI ha rappresentato un laboratorio di sperimentazione di un nuovo approccio alle politiche territoriali, che capitalizzava comunque una lunga tradizione di politiche “attente ai luoghi” della Regione.

Le  4 aree pilota individuate sono: Appennino Emiliano, Basso Ferrarese, Appennino Piacentino-Parmense, Alta Valmarecchia, che  è stata scelta anche per un impegno nei confronti delle comunità locali dei comuni che si erano distaccati dalla regione Marche appunto, per accompagnare gli enti locali e favorire un rafforzamento ed un avvicinamento anche dal punto di vista della capacità istituzionale.

La strategia 2024-20 dell’Alta Valmarecchia, intitolata “Paesaggi da vivere”, interessa 10 comuni, di cui 7 transitati in Emilia-Romagna nel 2009 (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello) e include 38 progetti in corso di realizzazione per un totale di 13 milioni di euro di investimenti

L’idea guida della strategia si basa sulla qualità del paesaggio, esaltando la bellezza dell’area caratterizzata da rocche e castelli, con la messa a valore e a sistema dei beni ambientali e culturali a fini turistici, e la promozione dell’agricoltura, puntando sul ricco patrimonio geologico dell’area per realizzare un Geoparco e sulla valorizzazione della filiera dei grani antichi

Nel ciclo 2021-27 della politica di Coesione la Regione Emilia-Romagna ha colto pienamente l’opportunità offerta dal nuovo Obiettivo di policy OP5 – un’Europa più vicina ai cittadini, che si attua attraverso strategie territoriali integrate nell’ambito del Documento Strategico Regionale (DSR) con cui ha definito priorità, metodo e governance della programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo 2021-27

Il DSR prevede 2 tipologie di strategie territoriali integrate, le ATUSS, Agende Trasformative Urbane per lo Sviluppo Sostenibile e le STAMI, Strategie Territoriali per le Aree Montane e Interne, che integrano risorse dei fondi europei FESR, FSE+ ma anche del fondo nazionale per lo sviluppo e la coesione FSC, in sinergia con gli investimenti del PNRR e per le aree rurali anche del Fondo di sviluppo rurale FEASR,

Per le STAMI la Regione ha scelto di estendere l’approccio SNAI sostanzialmente a tutto l’appennino, cui si aggiunge il basso ferrarese, in tutti i comuni che presentano un indice di fragilità territoriale (spopolamento, invecchiamento popolazione, rarefazione dei servizi) superiore alla media regionale, individuando 9 aree territoriali in cui sviluppare le strategie di sviluppo

L’aspetto qualificante delle strategie territoriali integrate, sia ATUSS che STAMI è che sono state co-programmate con gli enti locali, in partenariato con gli attori locale e realizzano un policy mix con investimenti in ambito rigenerazione urbana (soprattutto riqualificazione energetica) e inclusione sociale, turismo e valorizzazione del territorio, mobilità sostenibile e infrastrutture verdi urbane, biodiversità ed inclusione sociale, senza dimenticare il rafforzamento dei laboratori digitali finalizzati a creare nei luoghi più remoti e rafforzare nelle realtà urbane le comunità digitali

Le ATUSS finora approvate sono 14 e coinvolgono i 9 capoluoghi di provincia, il comune di Cesena insieme ad alcuni comuni limitrofi dell’Unione Valle del Savio, e 4 unioni di comuni (Nuovo Circondario Imolese, Unione della Bassa Romagna, Unione della Romagna Faentina, Unione delle Terre d’Argine), con una popolazione complessiva di oltre 2 milioni di abitanti (circa il 46% dei residenti in Emilia-Romagna) ed un investimento complessivo di 165 milioni di cui 150 di FESR e 15 di FSE+

Le STAMI finora approvate sono 5 e 4 sono in istruttoria, per un totale di 9, interessano 109 comuni ed una popolazione di 380.000 abitanti nelle aree più fragili dell’appennino e del basso ferrarese (alle 4 aree pilota 2014-20 cui si dà continuità si aggiungono 5 aree, Alta Val Trebbia e Val Tidone, Appennino Parma Est, Appennino Modenese, Appennino Bolognese, Appennino Forlivese Cesenate) con un investimento complessivo di oltre 97 milioni, di cui 64 tra FESR e FSE+, poco più di 20 comprensivi di cofinanziamento di FSC e 12 di risorse SNAI 2021-27

La STAMI 2021-27 candidata dalla Valmarecchia, al momento in istruttoria da parte del Nucleo regionale, si intitola PAESAGGI DA VIVERE, INSIEME E SEMPRE, e interessa 10 comuni sostanzialmente in continuità con la SNAI 14-20, cui si aggiunge Montecopiolo (nuovo comune proveniente dalla Regione Marche), per dare continuità anche all’investimento sul rafforzamento istituzionale

La STAMI in continuità con la strategia SNAI del 2014-20, lavora sulla valorizzazione del paesaggio e attrattività territoriale, candidando interventi di efficientamento del patrimonio pubblico e riqualificazione energetica, implementando i servizi alla persona, sostenendo il turismo e la ricettività, per un totale di 9.166.667 €  di investimento, con un contributo complessivo dei Programmi regionali FESR e FSE+ di 6.250.000,00 € e di FSC di 2.000.000,

Il Nucleo regionale sta lavorando in stretto raccordo con i referenti territoriali in un percorso di co-programmazione per affinare la strategia e gli interventi e arrivare ad un’approvazione entro fine marzo/inizi di aprile.

 Personalmente so bene che le problematiche al centro del dibattito sono molte, complesse e di non facile risoluzione.

E’ evidente che occorre una strategia a lungo raggio per affrontarle, che sia in primis nazionale ma poi anche regionale e provinciale.

E’ un lavoro che non inizia e finisce ma in progress.

Abbiamo il dovere come Partito Democratico di ‘stare sul pezzo’ come si suol dire, insieme ai nostri amministratori.

Lo facciamo anche attraverso occasioni di confronto come queste che sono senz’altro formative per tuti noi.

Grazie di nuovo al Pd Valmarecchia che ha creato questa occasione, a tutti gli ospiti e i relatori e a Marco Sarracino.

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *