A Cattolica allo spettacolo ‘Il tempo attorno’ che inaugura la Settimana della Legalità

Pienone al Teatro della Regina di Cattolica per 𝘐𝘭 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘰𝘳𝘯𝘰, il dramma di 𝗚𝗶𝘂𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗦𝗰𝗮𝗿𝗽𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 che si ispira alla storia vera dei suoi genitori e magistrati antimafia Roberto Scarpinato e Teresa Principato e degli eroici agenti della scorta che li hanno difesi.
Iniziamo così la 𝗦𝗲𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗟𝗲𝗴𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀!
IL MIO INTERVENTO DI SALUTO

Buonasera a tutte e a tutti,

sono lieta di essere qui oggi per quello che è il primo appuntamento della Settimana della Legalità promossa dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, quest’anno prevista dal 17 al 25 marzo.

Tra l’Assemblea legislativa, che ho l’onore di presiedere, e l’Osservatorio sulla criminalità organizzata della provincia di Rimini, si è creata una speciale collaborazione che fonda le basi sulla volontà di promuovere percorsi di legalità attraverso la narrazione teatrale. C’è poi la preziosa collaborazione con Riccione Teatro e ATER Fondazione.

Grazie a questa sinergia lo spettacolo arriverà anche all’Arena del Sole di Bologna martedì 19 marzo e sarà poi al teatro Asioli di Correggio con due repliche.

Lo spettacolo Il tempo attorno, ispirato al vissuto reale di Giuliano Scarpinato, dei suoi genitori, Roberto Scarpinato e Teresa Principato magistrati antimafia e degli agenti della scorta che li hanno affiancati per anni, racconta gli accadimenti avvenuti dagli anni ’80 in poi: le stragi Falcone e Borsellino, l’omicidio del piccolo Di Matteo, il “processo del secolo” a carico dell’uomo più potente d’Italia, Giulio Andreotti. Tutto questo entra prepotentemente nella casa del protagonista che vede volar via l’amore dei suoi genitori, l’innocenza dell’infanzia e ogni certezza, a partire da quella della vita stessa.

Affrontare temi così importanti attraverso lo spettacolo teatrale di Giuliano Scarpinato è un valore aggiunto che abbiamo voluto cogliere senza esitazioni e ringraziamo tutte le realtà che, insieme all’Assemblea legislativa, ne hanno permesso la realizzazione.

Ci apprestiamo a vivere di sette giorni ricchi di convegni, seminari formativi, incontri con testimoni, percorsi laboratoriali, disseminati su tutto il territorio regionale e rivolti a pubblici diversi: ragazzi e ragazze delle scuole, giovani, cittadini e cittadine, studenti e studentesse universitari/e, associazioni, professionisti.

Nel corso della “Settimana” sono previsti 80 eventi, 33 dei quali realizzati in collaborazione con Libera e 23 all’interno del progetto “Concittadini”, che vedono coinvolti 63 enti pubblici, 47 scuole e numerosi soggetti privati.

Altro appuntamento clou sarà, lunedì 18 marzo alle ore 10 nella sede dell’Assemblea legislativa a Bologna, l’inaugurazione della mostra “Una vita contro la mafia” che sarà inaugurata da Pietro Grasso, già presidente del Senato e già Procuratore nazionale antimafia. Saranno presenti gli studenti dell’istituto comprensivo Einaudi-Molari di Rimini che hanno contribuito a realizzare la mostra.

L’idea di istituire questa Settimana nasce dal Testo Unico regionale che punta a promuovere la legalità, grazie alla legge regionale 18 del 2016 che istituisce, all’art. 43, la “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile”, da celebrarsi ogni anno il 21 marzo.

L’obiettivo è promuovere l’educazione, l’informazione e la sensibilizzazione in materia di legalità su tutto il territorio. Assemblea legislativa e Giunta regionale, per la Settimana della legalità, collaborano ogni anno con Anci e Upi Emilia-Romagna.

In questo lavoro capillare sul territorio ci rivolgiamo in particolare agli studenti e alle studentesse per far sì che i semi della conoscenza dei fenomeni criminali e la consapevolezza su come contrastarli possano germogliare in loro creando una cittadinanza sempre più attiva e responsabile.

C’è un motivo se tendiamo spesso a rivolgerci alle scuole nel nostro lavoro.

Il fine infatti è quello di stimolare le giovani generazioni allo studio e alla conoscenza critica del fenomeno mafioso nei suoi vari aspetti e di acquisire autonomia di pensiero e di atteggiamento verso le mafie e fenomeni similari, e questa attività viene svolta in collaborazione con gli istituti superiori, come oggi, ma anche con gli Atenei.

Quando incontriamo i ragazzi c’è un messaggio forte e chiaro che vogliamo che arrivi ed è proprio quello relativo al fatto che la regione è, prima di tutto, il parlamento degli eletti, e quindi il luogo nel quale esercitare la potestà conferita dai cittadini, ma è anche la casa della democrazia aperta alla sua frequentazione e conoscenza, in particolare da parte dei giovani cittadini.

Per questa ragione il nostro consiglio regionale investe nel rapporto con gli studenti, affinché comprendiate l’importanza della responsabilità, che è presidio dei valori civici, del senso di comunità.

Non girare la testa dall’altra parte di fronte ad un sopruso, difendere la capacità di interpretare la realtà per dire la propria opinione, sapere che il proprio contributo lascia un segno all’interno di una collettività, sono gli investimenti che la nostra Assemblea legislativa rivolge ai suoi giovani cittadini, del cui punto di vista e della cui visione del mondo ha bisogno.

Lo facciamo promuovendo appunto la diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza attiva partendo ad esempio dal raccontare e dal portare a conoscenza i profili di figure e persone esemplari. Cercando di far imparare a riconoscere i fenomeni mafiosi e corruttivi e ad avere maggiore consapevolezza su come le mafie si siano insediate anche in Emilia-Romagna.

E poi coinvolgendo i giovani in un percorso di conoscenza delle regole e della valorizzazione delle stesse, nei diversi ambiti di vita mettendo in evidenza le migliori esperienze di protagonismo attivo.

Il Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili non ha solo finalità di coordinamento e di semplificazione ma ha anche offerto l’opportunità di inserire e disciplinare nuove modalità di prevenzione e di contrasto. Gli ambiti di intervento, la promozione di azioni e iniziative volte a contrastare i fenomeni d’infiltrazione e radicamento di tutte le forme di criminalità organizzata, sono tutte declinate nella prospettiva della prevenzione per agire da freno e da correzione allo sviluppo di tali fenomeni. Nel Testo Unico una particolare attenzione viene dedicata a tutte le iniziative sviluppate d’intesa con i diversi livelli istituzionali. Vi sono inoltre misure specifiche con riguardo:

-al sostegno per il recupero di immobili confiscati ed il loro riutilizzo a fini sociali e per la salvaguardia dei livelli occupazionali delle aziende sequestrate;

-all’assistenza alle vittime dell’usura e del racket ed alle vittime innocenti delle organizzazioni criminali ed iniziative di prevenzione del fenomeno dell’usura;

-alla prevenzione dei fenomeni di corruzione ed illegalità a partire dal settore degli appalti pubblici, ma anche nel settore dell’autotrasporto e facchinaggio, con il potenziamento dell’attività ispettiva e di controllo negli ambiti della logistica, e in quelli del commercio, turismo, agricoltura e della gestione dei rifiuti, anche al fine di contrastare i fenomeni del caporalato e dello sfruttamento della manodopera;

-al contrasto del gioco d’azzardo patologico.

 Dobbiamo sostenere ogni giorno chi si batte per prevenire ed estirpare la presenza e il consolidamento di mafie e criminalità organizzata, ma nella quotidianità questo intento deve essere accompagnato dall’impegno di tutti, istituzioni e cittadini, per il rispetto e la promozione della legalità e del convivere civile.

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