A Cattolica a una bellissima iniziativa sulla Memoria con amministratori e studenti

Questa mattina ho partecipato a Cattolica all’inaugurazione di cinque pannelli a mosaico realizzati da cinque classi dell’lstituto Comprensivo di Cattolica, all’interno del Progetto sulla Memoria del laboratorio di educazione all’immagine intitolato “𝐿𝑎 𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖𝑙𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜, 𝑖𝑙 𝑓𝑖𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑝𝑝𝑜𝑡𝑡𝑜”.
La storia rappresentata è quella di 𝐆𝐮𝐢𝐝𝐨 𝐌𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐭𝐢, il sarto cattolichino a cui è stato attribuito il riconoscimento di 𝐺𝑖𝑢𝑠𝑡𝑜 𝑓𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 per aver salvato tredici componenti delle famiglie ebree Finzi e Rimini dalla deportazione nei campi di concentramento nazisti.
IL MIO INTERVENTO

Buongiorno a tutte e a tutti

Grazie di cuore per l’invito all’inaugurazione di oggi alla sindaca Franca Foronchi e all’assessore Federico Vaccarini. E grazie a voi, ragazze e ragazzi, e ai vostri insegnanti, per essere qui e per aver realizzato il lavoro che tra poco vedremo.

Siamo all’indomani di una data importantissima, il 25 aprile, che è densa di significati e che è fondamentale a livello storico. Una data che non dobbiamo e possiamo dimenticare. Mai.

Il tema della memoria per l’Assemblea legislativa regionale che ho l’onore di rappresentare ha un significato fondamentale per soffermarci a riflettere sulla storia e nel farlo non possiamo che coinvolgere le nuove generazioni, attraverso voi insegnanti, con l’obiettivo di portare avanti nel tempo questo importante passaggio di testimone.

A livello istituzionale, oltre che ovviamente a livello personale, credo nell’importanza di sostenere, realizzare e promuovere iniziative che mirano a mantenere sempre salda la Memoria diffondendone i valori affinché ogni percorso non vada perso nel tempo. Come Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna siamo impegnati in progetti legati alla Memoria che si attivano e si realizzano lungo tutto l’anno.

La Legge regionale sulla Memoria (L.R.n.3/2016), approvata a marzo 2016, sostiene la conoscenza di fatti e avvenimenti storici avvenuti nel corso del Novecento in ambito emiliano-romagnolo. Unica nel panorama nazionale, promuove ricerche e approfondimenti storici ma anche progetti culturali e artistici che, attraverso i diversi linguaggi, affrontano avvenimenti e tematiche storiche.

La legge è intervenuta sia a sostegno delle attività degli Istituti storici regionali che di soggetti pubblici e privati.

La Regione Emilia-Romagna, con la legge sulla Memoria del Novecento, promuove e sostiene attività di conservazione, diffusione, ricerca, didattica e formazione volte a mantenere viva e a divulgare la memoria degli avvenimenti, delle persone, dei luoghi e dei processi storici, affinché dalla storia si possano trarre insegnamenti per le generazioni attuali e future e si possano sviluppare cittadinanza attiva e senso civico.

Sono reduce da una missione di lavoro a Parigi, presso il Mémorial de la Shoah, dove, insieme all’Università italiana a Parigi, vengono messe in campo iniziative proprio sulla Memoria. Sono stati due giorni intensi ed emozionanti.

Ricordare anche l’Olocausto e onorare le vittime è un dovere morale. Attraverso l’educazione, la ricerca e le testimonianze, possiamo preservare la memoria delle atrocità commesse e garantire che le future generazioni comprendano l’importanza della tolleranza, della diversità e della pace.

In questi anni abbiamo messo in campo tante attività, condiviso conoscenze con studenti, insegnanti, associazioni, contribuendo così a formare delle cittadine e dei cittadini i cui passi sanno di storia e consapevolezza del passato.

Molte ragazze e ragazzi partecipano anche al progetto annuale dell’Assemblea legislativa denominato “conCittadini”, condividendo esperienze e competenze per arricchire ulteriormente il percorso educativo in classe.

C’è poi il progetto sui Viaggi della Memoria, che prevede un cofinanziamento per le scuole dell’Emilia-Romagna per  progetti di viaggio che, partendo da luoghi, eventi, personalità, simboli, opere letterarie ed artistiche, portino gli studenti a riflettere sul valore della memoria e sull’importanza del processo d’integrazione europea, con le vicende che hanno caratterizzato la storia del Novecento.

 Continuiamo a coltivare questa preziosa eredità e a onorare le vittime attraverso il nostro impegno costante nella promozione della conoscenza e della comprensione storica.

E lo facciamo anche grazie a voi, al vostro lavoro e a progetti come quello che vedremo oggi che, sono certa, rappresenterò un tassello bello e importante in questo percorso di valorizzazione della memoria.

Grazie

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