A Casteldelci alla commemorazione dell’eccidio di Fragheto, avvenuto nel 1944
Ringrazio il Sindaco Tonielli per l’invito alla commemorazione di oggi.
Il saluto che porto a nome dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna è rivolto oltre che a lui a tutte le autorità politiche, religiose e militari e civili presenti, oltre che alle associazioni, ai ragazzi delle scuole e ai singoli cittadini.
E’ nostro dovere quello di ricordare fatti drammatici e atroci come quello accaduto qui a Fragheto esattamente 79 anni fa. E come questo ahimè, tanti altri avvenuti nella nostra regione e non solo.
Quello di Marzabotto per citare l’esempio forse più conosciuto; quello di Tavolicci, per rimanere qui in zona. O quello di Sant’Anna di Stazzema, nella vicina Toscana. Tutti avvenuti in quel terribile 1944 da parte dei nazifascisti.
Una delle armi della strategia nazifascista era proprio la guerra ai civili, al fine di impedire loro di aiutare chi si era ribellato ad un regime dittatoriale, quello fascista di Mussolini, che si perpetrava da troppi anni e nel corso dei quali aveva sempre stretto accordi con quel regime pazzo e sanguinario che era il nazismo di Hitler.
L’azione della furia nazifascista non si concluse in quella giornata ma si trasferì il giorno successivo a Ponte Carattoni, comune di Verucchio, oggi dedicato ai Nove Martiri fucilati pe mano nazifascista l’otto aprile 1944. Il frutto dell’azione iniziato il giorno precedente porta alla cattura di otto prigionieri: questi saranno condotti sul greto del fiume Senatello e lì fucilati.
C’è stato poi il processo qualche anno fa, a tanti anni di distanza dai fatti, e purtroppo si è concluso con un nulla di fatto giudiziario.
E allora possiamo forse augurarci di trovare la pace per noi e per una comunità dilaniata allargando l’orizzonte del nostro sguardo e collegando quell’episodio alla storia di un intero paese in guerra, di gente che a vent’anni ha messo a repentaglio la propria vita con un’idea di libertà in testa.
E noi abbiamo il dovere morale di ricordare quelle persone, perché anche grazie al loro sacrificio oggi possiamo dire di vivere in democrazia e in libertà.
Voglio cogliere questa occasione anche per fare i complimenti e ringraziare l’associazione ‘Il Borgo della Pace’, per l’attività che propone, tutta indirizzata a tenere viva la memoria. E’ quello che serve oggi.
Anzi soprattutto oggi, nel vedere ciò che sta accadendo in Ucraina, alle porte dell’Europa, vicino a noi. Cose che nel 2023 non avremmo mai più pensato di poter vedere nel continente che nell’ultimo secolo è stato già teatro di due conflitti mondiali.
Eppure succede.
Dicevo prima della Memoria e del perché sia importante lavorarci.
L’Assemblea legislativa contribuisce alle iniziative sulla Storia e la Memoria del Novecento con diverse attività e progetti che coinvolgono scuole, enti locali, associazioni e organizzazioni del territorio. In particolare, l’Istituzione regionale promuove la realizzazione di percorsi per le scuole, laboratori digitali e altre occasioni di studio, formazione e riflessione per favorire nei giovani la conoscenza degli eventi che hanno caratterizzato l’ultimo secolo di storia in Italia e in Europa. L’obiettivo è di sviluppare una maggiore consapevolezza sui diritti di cittadinanza e contribuire allo sviluppo di forme, strumenti e processi di democrazia partecipativa, di cittadinanza attiva e di cultura europea.
Inoltre da tempo il consiglio regionale collabora con la rete degli Istituti storici provinciali alla realizzazione dei progetti relativi ai “Viaggi della Memoria”, i viaggi di istruzione per le scuole negli ex campi di concentramento e sterminio. L’iniziativa è rivolta ai docenti e agli studenti delle scuole superiori del territorio. Consente ogni anno a centinaia di giovani di venire a contatto con i Luoghi della Memoria del Novecento a livello regionale, nazionale ed internazionale.
Ci siamo purtroppo dovuti fermare nei due anni caratterizzati dalla pandemia ma adesso i progetti sono ripartiti, con grande soddisfazione nostra e del mondo scolastico.
E su questo solco intendiamo continuare a lavorare anche nei prossimi anni.
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