Incontro del coordinamento dei centri antiviolenza della Regione Emilia-Romagna
Dal 2016 ad oggi la Regione Emilia-Romagna ha assegnato cinque milioni di euro di fondi statali (più di un milione di euro per l’attivazione di nuovi sportelli, centri antiviolenza e case rifugio, attraverso appositi bandi; più di tre milioni di euro per il finanziamento di centri antiviolenza e case rifugio pubbliche e private; 640.400 euro per finanziare, attraverso un bando, i progetti finalizzati all’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza; 240mila euro per la formazione del personale dei Pronto soccorso e della rete dei servizi sociosanitari realizzata nel biennio 2017-2018).
Entro il mese di giugno dovrebbero arrivare 1.778.010,77 euro di finanziamenti statali annualità 2018 del bilancio dello Stato, utilizzabili nel biennio 2019-2020 così ripartiti: 467.544,17 euro per l’istituzione di nuovi centri antiviolenza, nuove case rifugio e sportelli, che verrà assegnato attraverso bando regionale; 1.310.466,60 euro, destinato al funzionamento di case e centri regionali; 131.046,66 euro, destinato a finanziamenti aggiuntivi degli interventi regionali già operativi, che verrà utilizzato in larga parte per l’implementazione del sistema informativo regionale a supporto dell’Osservatorio regionale e per il sostegno ai servizi per il trattamento degli uomini autori di violenza. La somma di 1.310.466,60 euro, destinata al finanziamento di case e centri regionali esistenti, verrà ripartita e assegnata agli enti locali sedi di centri antiviolenza o case rifugio.
Il 20 maggio nella sede regionale di via Aldo Moro si è svolto un tavolo con gli assessori e le assessore alle pari opportunità del territorio regionale e l’occasione è servita per fare il punto sui progetti in essere e sullo stato di avanzamento.
“Continua l’impegno della Regione Emilia-Romagna per le politiche di genere – spiegano dall’assessorato alle Pari opportunità -. Sono tanti i progetti avviati, e tanti quelli che stanno volgendo al termine, sui quali abbiamo investito con la consapevolezza che la parità di genere è un valore aggiunto per le nostre comunità”.
IL PUNTO SUI PROGETTI
Formazione
Alla formazione regionale sulla violenza di genere, percorso finalizzato a migliorare la capacità di accoglienza, da parte dei servizi di emergenza e della rete dei servizi territoriali, delle donne che subiscono violenza e dei loro figli, hanno partecipato complessivamente circa 450 operatori. Il progetto si concluderà il 13 giugno prossimo con il seminario internazionale “L’approccio di rete nel contrasto alla violenza contro le donne: dalla formazione regionale ad uno sguardo europeo”.
Osservatorio regionale sulla violenza di genere
È stato avviato a fine 2017 con l’obiettivo di approfondire ulteriormente la comprensione del fenomeno della violenza di genere in Emilia-Romagna, attraverso l’apporto di tutti gli attori della rete. Il risultato degli approfondimenti svolti nel suo primo anno di attività è stato sintetizzato nel “Primo rapporto dell’Osservatorio regionale – anno 2018” divulgato in occasione del 25 novembre.
Elenco regionale dei centri antiviolenza e loro dotazioni
Approvato nell’agosto 2018 e la definizione dei requisiti necessari per poter entrare a far parte della rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio dell’Emilia-Romagna che registra la presenza di 20 Centri Antiviolenza, 29 case rifugio e 56 sportelli.
Bandi Pari Opportunità
Dal 2016 ad oggi sono stati promossi e gestiti tre bandi del valore di un milione di euro ciascuno, che hanno avuto l’obiettivo di favorire il rispetto di una cultura plurale delle diversità e della non discriminazione. Con il bando 2019 sono stati finanziati 54 progetti (29 hanno come capofila Comuni, Città metropolitana, Province e Unioni comunali e 25 interessano associazioni, centri antiviolenza e organizzazioni del privato sociale).
Bilancio di genere
Uno strumento per evidenziare quanto è stato fatto e anche ciò che si intende mettere in campo nelle politiche regionali per il futuro per promuovere le pari opportunità in Emilia-Romagna. Sono state realizzate due edizioni del Bilancio di genere: nel 2016 la prima edizione mentre il secondo Bilancio di genere è stato realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, e si è introdotta nella valutazione delle politiche regionali l’approccio “sviluppo umano” ovvero l’analisi dell’impatto delle politiche pubbliche sul benessere delle donne nella sua multidimensionalità e nella sua complessità.
Tavolo permanente per le politiche di genere
Nel 2017 è stato istituito il Tavolo permanente per le politiche di genere, che ha l’obiettivo di fornire un quadro unitario della dimensione di genere nelle politiche regionali.
L’attenzione al genere nella comunicazione
Per promuovere un’attenzione al genere e alle pari opportunità al genere nel linguaggio e nella comunicazione istituzionale, contrastando gli stereotipi di genere anche in questi ambiti, si è appena concluso il progetto per la trasformazione delle Linee guida in ottica di genere della Regione Emilia-Romagna, realizzate qualche anno fa con il coinvolgimento dei/delle comunicatori/ici della Regione, in uno strumento di autoformazione in e-learning, che verrà diffuso attraverso la piattaforma regionale SELF, e reso disponibile per le/i dipendenti regionali e per tutte le pubbliche amministrazioni.
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