Il mio cordoglio per la scomparsa di Clara Signori

Con Clara se ne va un pezzo importante di storia delle donne di sinistra a Rimini, di politica militante e femminista. Insieme ad altre compagne ha insegnato la lotta, la determinazione delle battaglie politiche insieme alla cura da avere per l’altro. Ricorderò sempre i nostri primi incontri, vent’anni fa alla Casa delle Donne di Rimini e poi i confronti in alcuni momenti cruciali della vita politica del nostro territorio. Era una donna generosa e con cui a volte bastava uno sguardo, lo sguardo attento e rigoroso che sapeva volgere nel confronto per cogliere la sua presenza. La ringrazio per tutto quello che abbiamo potuto condividere insieme ed esprimo le mie più sentite condoglianze ai suoi cari

A Roma per la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali

Assemblee legislative, richiesta di Emma Petitti: “Incontro urgente con Commissione parlamentare sui femminicidi”

La presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, in forza della delega al Coordinamento delle pari opportunità delle Assemblee legislativa, è intervenuta a Roma nel corso della riunione plenaria della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni

La Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio incontri con urgenza la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni. La richiesta è stata formulata nel corso della riunione plenaria della Conferenza dalla vicepresidente Emma Petitti, che ha la delega al Coordinamento delle pari opportunità e rappresentanza di genere, al fine di aprire un confronto sui contenuti delle proposte di legge in discussione alla Camera.

“Viviamo una grande emergenza nazionale che colpisce la dignità stessa della nostra comunità: femminicidi e violenze contro le donne hanno raggiunto oggi numeri e brutalità mai viste. Bisogna, quindi, intervenire senza perdere più altro tempo” ha affermato la vicepresidente Petitti.

“A conferma di ciò, e la notizia è di oggi – ha sottolineato la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna – la Polizia di Stato ha reso noto che dall’inizio dell’anno ci sono stati 84 femminicidi nel nostro Paese, ovvero ogni tre giorni in Italia è stata uccisa una donna da un marito, un fidanzato, un compagno, un ex compagno. Sconvolgente. Parallelamente c’è l’appello del Consiglio d’Europa che invita il nostro Paese a fare di più nel contrasto alle violenze contro le donne. E cita la condanna della Corte europea dei diritti umani che giudica inefficaci le risposte alle denunce da parte dell’Italia. C’è di che essere profondamente preoccupati”.

“Voglio essere più chiara – ha affermato la vicepresidente -. Il Consiglio d’Europa ha perfettamente ragione: dobbiamo fare tutti insieme un salto di qualità, a partire dal Parlamento, e smetterla di sottovalutare quella che è una vera emergenza nazionale e democratica. Dobbiamo riprendere e rafforzare l’impegno a tutela delle donne, della loro dignità, della loro vita”.

“Negli anni scorsi – ha evidenziato – sono state fatte scelte come quella del ‘codice rosso’ che hanno dato buoni risultati, ma la gravità della situazione è tale che oggi serve uno scatto in più: il Parlamento deve approvare una legge che incida significativamente sulla tragedia in corso, un provvedimento che sia frutto di ampia condivisione”.

“Per arrivare a questo – ha concluso Emma Petitti – a nome del Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative, in forza della delega al Coordinamento delle pari opportunità e rappresentanza di genere – chiedo un incontro urgente con la Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio per un ampio confronto sui contenuti delle proposte di legge in discussione alla Camera. Non possiamo più aspettare”.

Felicitazioni per i riconoscimenti Unesco a Gemmano e a San Leo

«Oggi è una grande giornata per il nostro territorio: le Grotte di Onferno sono state riconosciute come Patrimonio mondiale Unesco. Un riconoscimento che ci dà tantissima soddisfazione e ci porta a soffermarci su quanto sia importante valorizzare le ricchezze ambientali, storiche e culturali della nostra regione. Congratulazioni al Comune di Gemmano e al Comune di San Leo e a tutte e tutti coloro che si sono impegnati per questo importante risultato».

Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, commenta con entusiasmo la notizia che le Grotte di Onferno a Gemmano e gli Evaporiti di San Leo siano stati iscritti insieme agli altri siti carsici emiliano-romagnoli nei registri del Patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO oggi a Riyad. Il lavoro per questo riconoscimento è durato sette anni con l’impegno di Regione Emilia-Romagna, dell’Assemblea legislativa, del Comune di Gemmano e del Comune di San Leo e dei gestori dei Siti naturali.

 

A Sant’Agata Feltria con il commissario Figliuolo e gli amministratori

 

Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, ha partecipato all’incontro con il commissario Figliuolo in visita nella giornata di mercoledì 13 settembre a Sant’Agata Feltria.

Il commissario, dopo aver incontrato i sindaci della Provincia di Rimini, ha fatto tappa nel territorio che è stato pesantemente colpito dalle frane (nel Comune di Sant’Agata Feltria ammontano a 87), arrivando fino a Casteldelci.

Su 100 km di strade comunali sono 60 quelle che hanno problemi e per la viabilità si stimano 7,8 milioni di costi. Per gli interventi di somma urgenza sono stati sostenuti 388mila euro dal Comune di Sant’Agata Feltria, che qualche giorno fa ha ricevuto il rimborso.

“È stato un significativo momento di confronto sul territorio per poter mostrare al commissario Figliuolo tutte le criticità e toccare con mano la necessità di fare arrivare il prima possibile i fondi stanziati – commenta Emma Petitti –. Prendiamo atto con soddisfazione delle risposte positive date dal commissario Figliuolo circa lo stanziamento dei fondi a cui stanno lavorando per farli arrivare nell’arco di alcune settimane”.

“Siamo soddisfatti della presenza a Sant’Agata Feltria del commissario Figliuolo, della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Rimini – ha sottolineato il sindaco di Sant’Agata Goffredo Polidori – È stata un’ottima occasione per sottoporre a tutte le istituzioni l’accaduto e mi fa piacere che abbiano potuto vederlo di persona. Confido nell’arrivo delle risorse per il ripristino della situazione a livello urbanistico e ambientale”.

Arrivano i primi stanziamenti per i danni causati dall’alluvione

Non abbiamo perso tempo: nel riminese sono 241 interventi per somma urgenza dopo l’alluvione di maggio, in particolare nel Comune di Montecopiolo, 𝟰 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝘁𝗼𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝟵𝟱𝗺𝗶𝗹𝗮 𝗲𝘂𝗿𝗼, e nel Comune di San Leo, 𝟯𝟮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝘁𝗼𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝟮𝟮𝟬𝗺𝗶𝗹𝗮 𝗲𝘂𝗿𝗼.

𝗜𝗻 𝘁𝗼𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗶𝗻𝘃𝗼𝗹𝘁𝗶 𝘀𝘁𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗮𝗳𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝟭𝟮,𝟴 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗲𝘂𝗿𝗼: la Regione Emilia-Romagna e l’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna hanno lavorato per non lasciare sole le famiglie, le aziende e le Amministrazioni .

Anche oggi sono continuati i sopralluoghi sui nostri territori: facciamo quindi appello al commissario Figliuolo perché sblocchi il prima possibile i fondi stanziati per dare un po’ di respiro ai nostri territori.

Al link seguente tutte le info: https://bit.ly/manutenzioneER

Il mio cordoglio per la scomparsa del presidente di IEG Lorenzo Cagnoni

𝗟𝗼𝗿𝗲𝗻𝘇𝗼 𝗖𝗮𝗴𝗻𝗼𝗻𝗶 è stato senza ombra di dubbio uno dei più grandi manager pubblici del nostro territorio e del panorama nazionale.
La sua immagine è indissolubilmente legata alla Fiera di Rimini, allo sviluppo virtuoso che questa infrastruttura strategica per tutto il territorio riminese ha avuto in questi anni, giunto fino alla realizzazione del nuovo Palazzo dei Congressi.

Per me era ancora di più: ci sentivamo e ci confrontavamo spesso, fonte inesauribile di conoscenza e di saggezza. Amava visceralmente Rimini e il suo lavoro.

Mancherà a tutti noi, alla nostra comunità.
Le mie più sentite condoglianze alle figlie, alla moglie Gianna, a tutti i suoi famigliari.

Ciao Lorenzo, fai buon viaggio.

Il mio commento sulla condanna inflitta a Patrick Zaki

Condanna Zaki, Emma Petitti: “Sentenza inaccettabile, chiediamo la sua immediata liberazione”

La dichiarazione di Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della regione Emilia-Romagna: “Il limite è stato superato, servono pressioni internazionali decise che obblighino il regime a tornare sui suoi passi”.

Una vera e propria persecuzione giudiziaria: Patrick Zaki condannato a tre anni di reclusione. Lo studente egiziano ha affrontato in mattinata a Mansura l’ennesima udienza del processo che lo vedeva imputato per il reato, inesistente, di diffusione di notizie false.

“Patrick non merita tutto questo, siamo basiti e addolorati, la sentenza dei giudici egiziani è inaccettabile, una violazione palese di diritti fondamentali, questo è il peggiore degli scenari possibili, pretendiamo piena giustizia per questo ragazzo e la sua immediata liberazione”: la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-RomagnaEmma Petitti, commenta così a caldo la condanna del giovane egiziano.

“Patrick, intrappolato da anni in un processo farsa (siamo arrivati all’undicesima udienza), vene trattato da un regime antidemocratico – rimarca la presidente – come un vero proprio delinquente, una evidente sentenza politica, il limite è stato superato, servono pressioni internazionali decise che obblighino il regime a tornare sui suoi passi”.

Patrick Zaki è stato rilasciato l’8 dicembre 2021, dopo 22 mesi di custodia cautelare, pur restando imputato nel processo a suo carico. Era stato arrestato il 7 febbraio del 2020, al suo rientro in Egitto. Recentemente, con tutte le limitazioni cui è soggetto, ha conseguito la laurea a pieni voti in Lingue moderne all’Università di Bologna, discutendo la tesi dall’Egitto.

“Serve l’impegno di tutti, a partire dall’Unione europea, non possiamo lasciare solo questo ragazzo, come non possiamo accettare questa messa in scena portata avanti dai tribunali egiziani, vogliamo Patrick in Italia a Bologna, non ci stancheremo di chiedere la sua liberazione”, conclude Petitti.

Dalla regione finanziamenti per inserimento delle persone con disabilità

Lavoro. Inserimento delle persone con disabilità, la Regione stanzia per Rimini 347mila euro

La presidente dell’assemblea legislativa Emma Petitti: “Prosegue l’impegno della Regione a favore delle persone con disabilità”.

Oltre 4 milioni di euro sui percorsi educativi e formativi verso il lavoro, con particolare riferimento a costruire azioni di orientamento e formazione a sostegno del passaggio degli studenti e dei giovani con disabilità certificata dalla scuola al mondo del lavoro.

Questo l’importante stanziamento stabilito dalla Giunta regionale che ha provveduto a finanziare il Fondo regionale per le persone con disabilità per interventi e percorsi formativi di orientamento, utilizzabili in modo personalizzato e flessibile, per accompagnare i giovani con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92 dal percorso di studio alla dimensione lavorativa.

In Emilia-Romagna i progetti coinvolgono 1.147 ragazze e ragazzi su 32 progetti svolti in 142 istituti scolastici– afferma la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti – metà nelle scuole e il resto per chi ha già terminato il percorso scolastico”

I percorsi accompagneranno i ragazzi dagli ultimi anni del percorso scolastico o formativo fino all’ingresso nel mondo del lavoro, rispondendo ai loro bisogni e mettendo in campo tutte le collaborazioni necessarie tra Istituti scolastici, Servizi sociosanitari che hanno in carico i giovani e le loro famiglie, imprese, Associazioni delle persone con disabilità ed Enti di formazione professionale accreditati.

La regione continua a mettere in campo azioni concrete in più direzioni – continua Petitti –  perché si offrono opportunità sia agli studenti  (azioni personalizzate di orientamento, percorsi di formazione permanente utili alla realizzazione del progetto di transizione) e sia  ai giovani che hanno da poco terminato il percorso di istruzione (azioni personalizzate di accoglienza e orientamento, l’accompagnamento sul progetto individuale di collocazione al lavoro)

La mia intervista sul Corriere Romagna sui temi legati al turismo

Presidente Petitti, la stagione turistica è partita col freno tirato e Regione e Comuni sono intervenuti per rafforzare la macchina promozionale. 

L’inizio è stato molto complicato per via del maltempo e dell’alluvione che ha colpito la Romagna, non solo dal punto di vista meteorologico ma anche da quello delle presenze turistiche. Da Pasqua in poi, fino alla chiusura delle scuole, la riviera è solitamente mèta di turisti italiani in ogni week end; su questo siamo stati penalizzati. Ma le motivazioni a mio avviso vanno ricercate anche in altri fattori, diversamente sbaglieremmo l’analisi.

 

Meglio non sbagliare. Dica lei.

Nell’anno della pandemia e fino alla stagione scorsa abbiamo goduto del vantaggio relativo al fatto che i turisti hanno scelto località di prossimità come la riviera romagnola; osservando i dati si può vedere che questa dinamica ha riguardato anche i turisti stranieri provenienti da paesi come Germani, Svizzera e Olanda.

Ora tornano a guardare con interesse ad altre mète estere nostre concorrenti; se a questo aggiungiamo un certo timore per gli effetti ambientali dell’alluvione e la crisi del potere d’acquisto (innalzamento dei mutui e dell’inflazione in maniera preoccupante) che ha colpito il nostro paese, ecco che il mix rischia di diventare letale per noi. Io credo che non sia nemmeno più il tempo dei convegni, delle analisi e delle riflessioni: occorre agire e anche in fretta.

 

A questo punto però si apre il capitolo delle “cose da fare” che spesso rimangono parole sulla carta. Agire in fretta, ma come?

Rilanciando fortemente le due grandi leve che hanno storicamente rappresentato la forza della nostra riviera: le politiche pubbliche e gli investimenti privati.

In questi anni gli enti locali non sono stati con le mani in mano. La stessa regione Emilia-Romagna ha supportato fortemente i comuni costieri nella realizzazione di infrastrutture legate alla riqualificazione ambientale e alla rigenerazione urbana, penso in primis ai lungomari. Qualche settimana fa è stato inaugurato l’ultimo tratto di quello di Misano Adriatico, bellissimo; martedì scorso ho avuto modo di vedere quello di Cattolica, che ha ridisegnato la cartolina del waterfront della Regina. Senza dimenticare il Parco del Mare di Rimini e il lungomare Riccione, primo comune ad inizio anni 2000 ad averci creduto.

 

Il sindaco di Rimini e altri prima di lui hanno richiamato i privati alle proprie responsabilità.

E’ antipatico dire agli altri ciò che devono fare, ma a fronte di uno sforzo immane delle amministrazioni nel fare investimenti ed organizzare eventi, occorre una risposta adeguata anche da parte degli operatori. Coloro che sono più all’avanguardia lo sanno e lo fanno.

Per altri è più complicato e lo comprendo.

Occorre davvero fare scelte definitive su strutture marginali che in riviera sono tante, provando a mettere insieme nel ragionamento anche un impegno pubblico di riqualificazione di aree ad oggi degradate. La qualità dele nostre strutture ricettive va innalzata, diversamente temo che il declino sarà inesorabile.

Credo fortemente negli investimenti infrastrutturali, sia pubblici che privati, perché restano nel tempo e danno i loro frutti. Pensiamo a cosa sarebbe oggi la riviera senza la nuova fiera e i palazzi dei congressi; oppure senza le strutture sportive che ci permettono di totalizzare migliaia di presenze anche in bassa stagione.

 

Le diranno: si, ma con quali soldi?

Credo che siano da riproporre incentivi pubblici. La riqualificazione alberghiera non si fa senza politiche urbanistiche innovative e incentivi finanziari pubblici. D’altra parte tutta l’industria italiana si è sempre innovata grazie ad importanti interventi pubblici; in questo caso andrebbero destinati a chi fa innovazioni di carattere strutturale. Non sarebbe male valutare anche la conferma definitiva dello strumento dei buoni vacanza per le famiglie che non possono permettersela.

Ho presenziato alla discussione della tesi di laurea di Patrick Zaki

Oltre a congratularmi con Patrick che si è laureato con 110 e lode, voglio esprimere la mia profonda stima per il conseguimento di un traguardo tanto importante in modo per nulla scontato e superando un vero e proprio percorso a ostacoli. Patrick è stato un esempio di coraggio, perseveranza e determinazione nonostante le sfide difficili che ha dovuto affrontare. Dopo essere stato rinchiuso in carcere quasi due anni come prigioniero politico, ancora oggi si vede negata dal suo Paese, l’Egitto, la libertà di tornare in Italia dove ha svolto il suo percorso di studi. Aveva chiesto un permesso speciale per essere a Bologna a discutere la tesi di persona, circondato dai suoi compagni e dai suoi insegnanti, ma non gli è stato accordato. Eravamo comunque in tanti a festeggiare la sua laurea pur con l’amarezza di non avere qui Patrick per poterlo abbracciare. Voglio infine ribadire che non dobbiamo spegnere i riflettori sulla vicenda di Zaki. L’Assemblea legislativa non lo farà finché a Patrick non verrà riconosciuta la possibilità di tornare a Bologna per celebrare la conclusione del percorso universitario e la ritrovata libertà.